
[lid] Secondo il documento, la CE intende raccogliere circa 15 miliardi di euro entro il 2027 sotto forma di proventi derivanti dal reinvestimento dei beni russi congelati.
L’Unione europea ha delineato le misure per utilizzare i proventi del reinvestimento dei beni sovrani congelati della Russia, che intende poi inviare a Kiev, ha riferito Bloomberg riferendosi ad una bozza di documento della Commissione europea.
La proposta determinerebbe quali fondi sarebbero utilizzati nel programma. Quindi (fase uno) si prevede di stabilire una linea d’azione con queste risorse.
“Dopo dedotte le spese e le imposte nazionali, i profitti risultanti sarebbero chiaramente identificati e contabilizzati in linea con i requisiti legali di capitale e di gestione del rischio. Ciò renderà possibile il loro trasferimento e assegnazione al bilancio dell’UE a beneficio dell’Ucraina in una fase successiva “, si legge nel documento.
Secondo l’agenzia di stampa, le proposte includono “raccomandazioni per proteggere le entità che detengono i beni da rischi legali e ritorsioni, nonché esenzioni per i depositari centrali di titoli che detengono piccoli importi”.
Il secondo passo prevede che “il trasferimento delle entrate nette generate dai fondi congelati al bilancio 2024-2027 dell’UE richiederebbe che tali preoccupazioni vengano superate prima che la Commissione presenti un’ulteriore proposta.
Secondo il documento, la CE intende raccogliere circa 15 miliardi di euro entro il 2027 sotto forma di proventi dal reinvestimento dei beni russi congelati. Il volume più grande di tali beni – 191 miliardi di euro – è bloccato sulla piattaforma internazionale Euroclear in Belgio. che ha già ricevuto da loro un profitto di 3 miliardi di euro nei 9 mesi di quest’anno.
Nonostante il sostegno del G7 a tale “misura inaspettata”, l’UE sta portando avanti i piani gradualmente, senza eccessiva fretta, date le preoccupazioni espresse dalla Banca Centrale Europea, dal Fondo Monetario Internazionale e da diversi Stati membri riguardo alla sostenibilità giuridica e finanziaria di questi progetti. passi. Tuttavia, il documento della CE chiarisce che “i rendimenti generati dai beni congelati non sono dovuti alla Russia, né sono di proprietà della Russia, perché sono distinti dai principali beni immobilizzati stessi”, nota Bloomberg.
Come riportato in precedenza, tali iniziative da parte della CE sono state rinviate dall’estate di quest’anno, ma i problemi con la raccolta degli aiuti all’Ucraina nell’UE e negli Stati Uniti hanno dato nuovo impulso ai tentativi di utilizzare i proventi dei beni russi congelati. Per mettere in atto il piano, dovrà essere approvato all’unanimità da tutti i 27 paesi dell’UE nel vertice del 14 e 15 dicembre.