
[lid] Un tribunale di Tokyo ha condannato un ex dirigente operativo del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo a due anni di prigione, con sospensione della pena per quattro anni, per aver svolto un ruolo centrale nell’aver manipolato le offerte relative ai Giochi estivi del 2021.
Yasuo Mori “ha preso l’iniziativa di organizzare turbative d’asta tra gli operatori, sfruttando la sua influenza come dirigente”, ha affermato il giudice presidente della Corte distrettuale di Tokyo Kenji Yasunaga nella sentenza sul ruolo di Mori nelle turbative d’asta per contratti del valore di circa 43,7 miliardi di yen (301 milioni di dollari). ) per pianificare e gestire eventi e competizioni di prova olimpica.
Il caso, insieme allo scandalo di corruzione che ha coinvolto un altro ex dirigente del comitato organizzatore, ha gettato un’ombra sull’eredità delle Olimpiadi che si sono svolte nell’estate 2021 dopo un rinvio di un anno a causa della pandemia di coronavirus.
La sentenza afferma che Mori ha concepito e svolto un ruolo centrale nello schema illegale, guidato dalla convinzione che le gare dovessero essere truccate per evitare esiti sfavorevoli e garantire il successo agli operatori designati.
Notando le ingenti somme in gioco, ha affermato che le azioni di Mori hanno notevolmente ostacolato una concorrenza leale e libera. Ha criticato il suo disprezzo per il principio della gara pubblica stabilito in considerazione della natura pubblica del comitato, ritenendo il suo approccio “miope”.
Mori aveva precedentemente ammesso la colpa, affermando durante la sua udienza iniziale che credeva che le sue azioni fossero necessarie per garantire il successo delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Tokyo. I pubblici ministeri avevano chiesto una pena detentiva di due anni per Mori mentre la sua difesa aveva chiesto clemenza.
La sentenza ha riconosciuto che Mori non ha commesso gli atti per tornaconto personale, affermando: “Non si può negare che il suo senso di responsabilità nel condurre le Olimpiadi al successo” abbia avuto un ruolo in una certa misura nella questione.
Secondo la sentenza e altre fonti, Mori ha collaborato con altri, tra cui Koji Hemmi, ex dirigente del colosso pubblicitario giapponese Dentsu Inc., nel decidere tra febbraio e luglio 2018 quali società avrebbero ottenuto i contratti per pianificare eventi di prova e gestire i tornei veri e propri. .
Nel caso, sei società, tra cui Dentsu Group Inc. e la rivale Hakuhodo Inc., insieme a Mori e altri sei individui, sono state incriminate, con Mori visto come una figura centrale nell’orchestrazione della turbativa d’asta.
In un altro scandalo legato alle Olimpiadi di Tokyo, Haruyuki Takahashi, ex dirigente del comitato organizzatore e in precedenza amministratore delegato della Dentsu, è stato incriminato con l’accusa di aver ricevuto tangenti per un totale di circa 198 milioni di yen in cambio di aver aiutato a selezionare le aziende come sponsor olimpici o agenti di marketing.