
(AGENPARL) – mar 12 dicembre 2023 COMUNICATO STAMPA
Trasporto Pubblico Locale ANAV-ASSTRA: indispensabile una deroga urgente per
garantire il servizio TPL con bus EURO 2
Si prevede una diminuzione di circa 70 milioni di chilometri all’anno, corrispondente
al 4,5% dell’offerta complessiva annua di trasporto pubblico.
Nicola Biscotti, Presidente ANAV: “Il TPL con autobus ha un’impronta ambientale
sostanzialmente irrilevante mentre è in grado di ridurre dell’1,7% le emissioni complessive di
CO2 attraverso lo shift modale dalla motorizzazione privata. Il divieto di circolazione dei bus
Euro 2 non ha quindi senso dal punto di vista ambientale”.
Andrea Gibelli, Presidente di ASSTRA: “Serve una deroga al divieto di circolazione dei bus
Euro 2 per accompagnare e rendere efficace il processo di transizione energetica intrapreso dalle
aziende evitando ripercussioni sul servizio e quindi sui cittadini”.
Roma, 12 dicembre 2023
In Italia, oltre 1.500 autobus a gasolio o benzina, classificati come Euro 2 per le loro
caratteristiche antinquinamento, sono attualmente impiegati quotidianamente nei servizi di
trasporto pubblico locale (TPL).
Questi mezzi sono fondamentali per assicurare la mobilità dei cittadini, ma a partire dal 1°
gennaio 2024, per questi autobus senza interventi normativi immediati, scatterà un divieto di
circolazione.
Le aziende saranno costrette a fermarli nei depositi, portando a una significativa riduzione dei
servizi di trasporto offerti.
Si prevede una diminuzione di circa 70 milioni di chilometri all’anno, corrispondente
al 4,5% dell’offerta complessiva annua di trasporto pubblico, con alcune Regioni che
potrebbero subire riduzioni fino al 10% a causa della percentuale più alta di autobus Euro 2 in
circolazione
ANAV e ASSTRA, le Associazioni che rappresentano le imprese del TPL rispettivamente in seno
a Confindustria e a Confservizi, evidenziano come sia impossibile sostituire e mettere in servizio
1500 autobus entro la fine dell’anno in ragione delle problematiche e dei ritardi causati dalla
carenza globale delle materie prime, della filiera produttiva e dalla necessità di aggiornare le
gare alla dinamica inflattiva determinata dalla crisi energetica in atto.
La richiesta di ANAV e ASSTRA, già portata all’attenzione del Governo e delle Regioni, è quindi
quella di intervenire in continuità con quanto fatto con la recente conversione in legge del D.L.
132/2023 – Proroghe fiscali che ha introdotto una deroga al divieto di circolazione previsto per
gli autobus di classe Euro 3 individuati dalle Regioni e dalle Province autonome come necessari
a consentire la continuità e la regolarità dei servizi resi alla collettività.
Le due Associazioni propongono questo intervento confermando che la completa sostituzione dei
bus di TPL di classe Euro 2, avverrà comunque al più tardi entro la fine del 2024.
Nicola Biscotti, Presidente ANAV: “L’impronta ambientale del trasporto pubblico locale con
autobus è sostanzialmente irrilevante essendo responsabile di solo lo 0,5% delle emissioni totali
di CO2 mentre la semplice realizzazione dell’obiettivo previsto dal PNRR di trasferimento del 10%
della mobilità privata motorizzata alla mobilità collettiva comporterebbe una riduzione del’1,7%
del totale delle emissioni climalteranti. Fermo restando la necessità di procedere secondo i tempi
previsti nel programma di rinnovamento del parco autobus, anche per garantire un adeguamento
miglioramento della qualità del servizio, non si comprendono quindi le ragioni ambientali di tale
divieto di circolazione per gli autobus adibiti al TPL tenuto anche conto dell’ancora elevatissima
diffusione di autovetture e veicoli commerciali di classe euro 2 ancora circolanti, non inferiore a
qualche milione di unità.”
Andrea Gibelli, Presidente di ASSTRA: “Sono in corso straordinari investimenti a carattere
europeo e nazionale per rinnovare il parco autobus delle aziende di trasporto pubblico con mezzi
a zero emissioni, pari ad oltre 8 miliardi di euro fino al 2033, a cui si aggiungono risorse in
autofinanziamento nelle diverse realtà territoriali.
Le aziende di trasporto pubblico sono impegnate in un processo di rinnovamento straordinario e
in grande sforzo progettuale e attuativo, ma le aziende comprano i veicoli non li producono. Le
gare hanno i loro tempi e anche il sistema produttivo ha i suoi tempi. In questa situazione il
divieto di circolazione si traduce in una riduzione dell’offerta di trasporto che mette in difficoltà i
cittadini italiani. Serve una deroga urgente al divieto di circolazione degli Euro 2 per
accompagnare e rendere efficace il processo di transizione energetica intrapreso dalle aziende,
evitando ripercussioni sul servizio e quindi sui cittadini”
Anav, Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori
Piazza Dell’Esquilino, 29 Roma
Ufficio Stampa e Comunicazione