
[lid] Il Governo lavori con il Sindacato per formule innovative di partecipazione e realizzazione di profitti
“Con sempre maggiore insistenza leggiamo del presunto trasferimento di un ulteriore pacchetto azionario di Poste Italiane SpA in favore di soci privati, al fine di ricavare liquidità per le casse del sistema Paese. Questo costituirebbe, in pratica, la definitiva privatizzazione di questa azienda che, se confermata, potrebbe avere notevoli impatti sia sul tavolo di rinnovo del CCNL di riferimento che sul nuovo Piano Industriale previsto per i primi mesi del 2024” è quanto dichiara il Segretario Generale FNC UGL Comunicazioni, Salvatore Muscarella. “In attesa di conoscere nel dettaglio l’eventuale decisione dell’esecutivo in merito, come Sindacato di riferimento della categoria esprimiamo netta contrarietà ad ogni processo che possa pregiudicare il “diritto di proprietà”, attualmente in mano al MEF, attraverso l’assegnazione di quote di maggioranza ad altri soggetti.
Non ci interessano soluzioni ed assetti diversi” prosegue il sindacalista, “poiché rappresenterebbero una seria minaccia per i livelli occupazionali futuri della categoria così come per la qualità dei servizi resi alla cittadinanza, soffocando irreversibilmente la vocazione sociale che ha sempre contraddistinto questa azienda nei suoi 160 anni di attività e svendendo il sacrificio di tutti i lavoratori che hanno contribuito negli ultimi anni ai successi ed ai risultati economici dell’impresa”. Prosegue Muscarella “Ci sembra oltremodo fuori luogo immaginare la perdita di fatto del controllo dello Stato su Poste italiane in un momento in cui invece il Sindacato persegue in Poste Italiane la realizzazione di nuove forme di coinvolgimento ai processi decisionali aziendali, attraverso la grande opportunità offerta dalla auspicata attuazione di quanto previsto dall’art.46 della Costituzione sulla partecipazione dei lavoratori, dentro e fuori i perimetri aziendali. Abbiamo contrastato in altri tempi assetti e determinazioni non coerenti a logiche di interesse generale” conclude il Segretario “se si dovessero riproporre saremo pronti alla mobilitazione a tutti i livelli”.