
(AGENPARL) – lun 11 dicembre 2023 Comunicato stampa
81/2023
11 dicembre
Fitofarmaci: quale impatto su insetti impollinatori?
Lo studio, con il fondamentale contributo del CREA,
è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature
L’uso di fitofarmaci influisce negativamente sui bombi (importanti insetti impollinatori delle
colture e della flora spontanea, appartenenti alla stessa famiglia delle api) in tutti i paesaggi
europei: è quanto emerge dal monitoraggio condotto in 128 siti di 8 Paesi europei dal Consorzio
costituito da 42 partner (tra cui enti di ricerca, università, associazioni di apicoltori e agricoltori)
con il fondamentale contributo del CREA, centro di ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). Il
relativo studio Pesticide use negatively affects bumble bees across European landscapes (L’uso di
fitofarmaci influisce negativamente sui bombi in tutti i paesaggi europei) è appena stato
pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Nature.
Lo studio. Nell’ambito del progetto PoshBee – Pan-European assessment, monitoring, and
mitigation of Stressors on the Health of Bees (Monitoraggio europeo della salute delle api), è stata
condotta la valutazione dei fattori di stress attraverso uno studio di campo a livello europeo (128
siti in 8 paesi) con un focus su colza e meleti, in quanto colture presenti in tutta Europa (annuale la
prima e perenni i secondi), sottoposte a differenti pressioni di parassiti e di fitofarmaci e fonte di
nutrimento per gli impollinatori.
In ciascun sito, caratterizzato da diversa intensità agricola e uso del suolo, i ricercatori hanno
posizionato tre colonie di Bombus terrestris per l’intero periodo della fioritura, per poi svolgere
misurazioni sullo sviluppo e campionamenti per valutare la presenza di residui di fitofarmaci. I dati
usati in questo studio riguardano lo sviluppo delle colonie in termini di peso e di presenza di
bozzoli (nuovi individui) alla fine della fioritura, la presenza di residui di fitofarmaci nel polline
stoccato nella colonia, la sua origine botanica e l’uso del suolo in un raggio di 3 km intorno al sito.
I risultati. I fitofarmaci in uso – regolarmente autorizzati – hanno avuto un effetto negativo sullo
sviluppo e la riproduzione delle colonie di bombi. Il polline raccolto e immagazzinato dai bombi,
infatti, è risultato contaminato da più fitofarmaci: 8 differenti molecole per colonia in media, ma in
alcuni casi sono stati riscontrati fino a 27 diversi composti, in prevalenza fungicidi. E’ stato
calcolato, quindi, un indice di rischio sulla base della tossicità di tali sostanze e della loro
concentrazione nel polline: 9 insetticidi sono risultati responsabili del 99% del rischio. Nonostante
le normative europee impongano limiti all’uso dei fitofarmaci proprio per garantire che le perdite
di individui nelle colonie di api mellifere (Apis mellifera) non superino il 10%, è stato riscontrato
che più della metà delle colonie di bombi monitorate ha subito decremento di popolazione
maggiore del 10%. Questi decrementi sono risultati esacerbati nei siti con agricoltura più intensiva.
“E’ evidente – ha spiegato Cecilia Costa, prima ricercatrice CREA Agricoltura e Ambiente,
responsabile del progetto nel cui ambito è stato effettuato lo studio – che le attuali procedure di
CONTATTO STAMPA