
(AGENPARL) – mer 06 dicembre 2023 Oggi a Osoppo il convegno di chiusura degli interventi di
recupero di aree degradate
Osoppo, 6 dic – “Un progetto importante, quello illustrato
oggi, che dimostra come la collaborazione tra pubblico e privato,
tra istituzioni tutte, associazioni ed enti di studio e ricerca,
possa portare a risultati di notevole rilievo per il recupero di
aree naturali degradate o abbandonate del nostro Friuli Venezia
Giulia: zone restituite alla fruizione delle comunit? locali e
anche di chi, da turista, ha il piacere di visitare la nostra
regione”.
Lo ha sottolineato l’assessore alle Risorse agroalimentari,
forestali e ittiche del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier,
che questa mattina ha preso parte all’evento di chiusura del
progetto “La valorizzazione della struttura ecologica nel mosaico
paesaggistico ambientale prealpino-collinare e della alta pianura
lungo il corso del fiume Tagliamento nei comuni di Osoppo,
Forgaria nel Friuli, Majano, San Daniele del Friuli, Ragogna e
Dignano”.
La strategia, ormai ultimata, ha visto come capofila il Municipio
di Osoppo; ? stata finanziata dal Programma di sviluppo rurale
della Regione (Psr 2014-2020) con una dotazione finanziaria
complessiva un milione di euro, met? della quale ? stata
destinata al progetto presentato stamani, nella sede del Comune
di Osoppo, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Osoppo,
Luigino Bottoni, e di diversi amministratori municipali dei paesi
contermini.
“Il progetto – ha sottolineato, nel suo intervento finale,
Zannier – ha visto la fattiva collaborazione di numerosi partner,
dall’Autorit? di gestione del Psr Fvg, al Servizio biodiversit?
RaFvg fino all’Universit? di Udine. Ha permesso di raggiungere un
traguardo che ha molteplici valenze, consentendo di valorizzare
le aree naturali di un ambiente unico, lungo l’asta del fiume
Tagliamento, tramite molteplici iniziative. Sono stati realizzati
nuovi percorsi per raggiungere zone prima inaccessibili,
recuperati prati stabili, frenato l’avanzare di bosco incolto,
puliti e ristrutturati muretti a secco, realizzati pozzi e
laghetti abbeveratoi, ripristinati habitat di interesse
comunitario, creata viabilit? rurale, eseguiti diradamenti e
potature”.
“I risultati, frutto di un eccellente lavoro svolto in squadra,
sono evidenti e si accompagnano, peraltro, a importanti studi di
monitoraggio sulla flora e sulla biodiversit?, in particolare per
l’importante area dei magredi, ma anche sulla fauna e sugli
spostamenti degli animali in questa zona, dal gatto selvatico
allo sciacallo dorato; indagini che ci aiutano a comprendere
meglio le evoluzioni e mutazioni di un ambiente che non ha eguali
in Europa, quello che gravita attorni al ‘grande fiume’. Non meno
importante, infine, l’aspetto della comunicazione, legato a
questo progetto, con il coinvolgimento di studenti, incontri
didattici, produzione di materiali divulgativi”, ha aggiunto
ancora, Zannier ricordando come adesso sar? fondamentale
mantenere e manutenere queste aree, anche tramite l’azione
dell’uomo.
ARC/PT/pph
061426 DIC 23