
(AGENPARL) – mer 06 dicembre 2023 *CENTRALE ENEL BRINDISI – CERANO: OGGI INCONTRO SUL FUTURO DOPO LA
DISMISSIONE. EMILIANO: REINDUSTRIALIZZARE IL SITO PER TUTELARE TESSUTO
ECONOMICO*
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha presieduto questa
mattina un incontro sulla questione della centrale Enel “Federico II” di
Cerano a Brindisi, alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico,
Alessandro Delli Noci con la direttora del dipartimento regionale Sviluppo
economico Gianna Elisa Berlingerio, del sindaco Giuseppe Marchionna, dei
rappresentanti del MIMIT – Ministero dell’Impresa e del Made in Italy,
della società Enel, dell’Autorità portuale e delle parti sociali.
“La centrale Enel di Cerano a Brindisi chiuderà nel 2025. E’ una buona
notizia – ha dichiarato il presidente Emiliano – per l’ambiente, per la
decarbonizzazione della Puglia ma è una notizia pesantissima per tutti i
lavoratori della centrale e soprattutto per il tessuto economico della
città che già soffre del diminuito peso di quanto gira intorno alla
centrale. Quindi abbiamo chiesto ad Enel unanimemente, a nome della città
di Brindisi, della Regione e di tutte le forze produttive e del
partenariato, di reindustrializzare il sito con altre attività che
sostituiscano almeno in parte l’importanza economica che questa grande
centrale ha svolto in questi 40 anni. Il prezzo pagato dai brindisini in
termini di salute e ambiente in questi 40 anni è troppo alto perché Enel si
limiti a chiudere la centrale: bisognerà fare molto di più e in questo c’è
l’impegno mio personale e della Regione Puglia”.
“In questi lunghi anni a Brindisi è stato chiesto uno sforzo senza
precedenti nel contesto nazionale – ha commentato l’assessore allo Sviluppo
economico, Alessandro Delli Noci –. Oggi, con l’imminente chiusura della
centrale abbiamo voluto convocare tutti gli attori coinvolti per
rappresentare ad Enel di certo le nostre preoccupazioni legate alla perdita
dei numerosi posti di lavoro diretti e indiretti e agli effetti che la
chiusura della centrale comporterà per il Porto e per le aziende della zona
industriale di Brindisi, ma anche per sottolineare un punto di partenza
indispensabile e condiviso: la reindustrializzazione di Brindisi di cui
Enel deve farsi carico, la necessità di generare un piano industriale
specifico dell’area in grado di diversificare e non mettere a repentaglio i
posti di lavoro. Questo tavolo intende tracciare un percorso comune
finalizzato ad ipotizzare scenari di investimento da insediare nel
territorio di Brindisi. Aspettiamo che Enel, un’azienda in salute e la più
grande multinazionale del Paese, nonché attore protagonista in questo
processo, ci fornisca in tempi ridotti un piano industriale, delle
progettualità che coinvolgano l’area brindisina di cui, nel piano
industriale presentato, non c’è traccia. Puntare sulla produzione di
dispositivi energetici potrebbe essere una soluzione che la Regione Puglia
potrebbe sostenere ”.
Link video Emiliano: http://rpu.gl/ydcYP
Link video Delli Noci: http://rpu.gl/MOcEG