
(AGENPARL) – mar 05 dicembre 2023 Rapporto Svimez: Cestari, per le rinnovabili un ulteriore e autorevole
conferma del Progetto Sud Polo Magnetico
“Il Rapporto Svimez 2023, presentato oggi a Roma, ribadisce che è
essenziale sostenere lo sviluppo della filiera rinnovabile nel Mezzogiorno,
che potrebbe garantire un vantaggio competitivo alle regioni del Sud. Un
ulteriore e autorevole conferma del Progetto Sud Polo Magnetico e di quanto
abbiamo evidenziato, solo qualche giorno fa, nell’incontro di Crotone alla
Camera di Commercio”. E’ quanto afferma Alfredo Carmine Cestari, presidente
del gruppo che con base operativa in Basilicata e per il Sud a Moliterno,
attraverso proprie società specializzate in Italia e all’estero, opera nel
settore della produzione elettrica da fonti rinnovabili, realizzando
impianti ecocompatibili e valutando gli impatti ambientali e sociali
connessi all’implementazione di tecnologie alimentate da fonti alternative
di energia, impegnato a promuovere le Cer soprattutto al Sud e presidente
Camera ItalAfrica.
A livello nazionale, la capacità installata in Italia è arrivata a 61 GW
nel 2022, segnando una crescita del +5,3% su 2021 (3,1 GW addizionali): una
tendenza di crescita ancora non sufficiente per raggiungere gli obiettivi
europei (oltre 10 GW annui). La crescita è stata trainata da fotovoltaico
(+11% ? 2,5GW) ed eolico (+5% ? 0,6GW), con alcune regioni del Sud che
hanno fatto segnare ritmi di crescita sopra la media nazionale: Sicilia
(+9%), Puglia (+6%) e Campania (+6%). I progressi nella capacità installata
nascondono tuttavia la sotto-dotazione manifatturiera e la dipendenza
strategica dalle importazioni asiatiche nel comporto delle tecnologie verdi
(pannelli, turbine e biocarburanti), che nel 2022 sono raddoppiate (+104%)
a 22 miliardi a livello europeo. Proprio in questo settore si potrebbe
dispiegare il potenziale del Mezzogiorno, che a partire dalle eccellenze
sul territorio può ambire a diventare un polo produttivo strategico
rispetto agli obiettivi di sicurezza energetica e autonomia strategica
europea.
Cestari insiste: con il via libera della Commissione Europea al decreto
italiano contenente gli incentivi per lo sviluppo di comunità energetiche,
che contiene risorse per 5,7miliardi di euro, non ci sono più alibi per
accelerare i programmi e i progetti al Sud. Le *Comunità energetiche
rinnovabili – afferma ancora -*sono uno strumento strategico, specie al Sud
per la transizione energetica, per il risparmio sulle bollette di energia,
per accrescere l’occupazione. Solo il fotovoltaico vale 300 mila posti di
lavoro a fronte delle 25 mila unità occupate attualmente. Purtroppo la
burocrazia e la carenza di personale, soprattutto installatori e personale
qualificato, frenano crescita e raggiungimento degli obiettivi al 2030.