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[lid] Moody’s ha abbassato le aspettative sul rating creditizio della Cina da “stabile” a “negativo” in un contesto di aumento del debito nella seconda economia mondiale.
Moody’s in una nota afferma: “La decisione di modificare l’outlook in negativo riflette crescenti indicazioni che il governo e il settore pubblico in generale forniranno sostegno finanziario alle autorità regionali e locali in difficoltà finanziaria e alle aziende pubbliche”.
Ciò, ha aggiunto, “presenta rischi per la forza finanziaria, economica e istituzionale della Cina” a causa della crescita economica “più debole” del gigante asiatico e delle difficoltà nel settore immobiliare.
Il Ministero delle Finanze cinese ha espresso la sua “delusione” per questa decisione.
È interessante notare che il settore immobiliare rappresenta da tempo un quarto del prodotto interno lordo cinese, che costituisce il sostegno per migliaia di aziende e dipendenti con competenze limitate. Questo settore ha registrato una crescita significativa nell’arco di due decenni, ma le difficoltà finanziarie di importanti società immobiliari gruppi immobiliari come Evergrande e Country Garden stanno riducendo la fiducia degli investitori, in un contesto di case non finite e prezzi al metro quadrato in calo.
A sua volta, il governo – per rilanciare il settore immobiliare e stimolarne l’attività – ha aumentato le misure di sostegno negli ultimi mesi, ma i risultati rimangono modesti.
La crisi immobiliare rappresenta un grosso ostacolo al progresso economico e pesa pesantemente sulla capacità della Cina di raggiungere l’obiettivo di crescita per il 2023, che il governo ha fissato a circa il 5%.
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