
(AGENPARL) – mar 05 dicembre 2023 BUZZI UNICEM, FIRMATA L’IPOTESI DI ACCORDO DI II LIVELLO. SINDACATI:
“RISULTATI SIGNIFICATIVI SUL PIANO ECONOMICO E NORMATIVO”stamp
È stata sottoscritta ieri l’ipotesi di accordo di II livello per il
Gruppo Buzzi Unicem, valido fino al 31 dicembre 2026, evitando così
la sovrapposizione dei cicli negoziali con il rinnovo del contratto
nazionale del cemento. L’intesa riguarda 1.600 addetti in 10
stabilimenti in tutta Italia.
Soddisfatti i sindacati: “Dal punto di vista normativo – spiegano i
segretari nazionali Mauro Franzolini, FenealUil, Claudio Sottile,
Filca-Cisl, Tatiana Fazi, Fillea-Cgil – l’accordo ha il merito di
aver accolto molte delle nostre richieste: aggiornato il contenuto
del sistema di relazioni sindacali; riconosciuto in materia di
formazione, un ruolo maggiore agli RLSSA e ai delegati alla
formazione; previste 12 ore aggiuntive di aula e vengono introdotti
temi come la digitalizzazione, le politiche e le parità di genere.
Istituito un tavolo di “sito produttivo” su sostenibilità
ambientale, introdotto la staffetta generazionale per favorire la
trasmissione delle competenze nonché l’uscita dai turni, a parità
di stipendio, al raggiungimento del 65 anno di età”.
La salute e la sicurezza restano temi centrali: “Con l’accordo –
spiegano i tre sindacalisti – viene istituita una commissione tecnica
composta da Rspp e Rlssa (Responsabile Servizio Prevenzione e
Sicurezza e Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, Salute e
Ambiente).
Novità anche in tema di benessere organizzativo con la possibilità
di regolamentare il lavoro agile e per individuare un percorso
condiviso finalizzato ad iniziative in tema di conciliazione
vita-lavoro. Viene migliorata la fruizione delle 3 giornate di
permesso retribuito per le persone che svolgono attività di
volontariato”.
Molto significativi anche i risultati ottenuti sul fronte economico:
“Il premio di risultato – spiegano Franzolini, Sottile, Fazi – viene
calcolato sulla base di 3 parametri, indipendenti tra loro: la
produttività, la redditività e la Co2. È prevista una verifica
annuale riguardante l’andamento dei suddetti obiettivi. Ai 3
parametri che determinano la quota del PdR viene aggiunta
un’ulteriore quota del 23% della somma dei 3 valori che
scaturiscono dai 3 indicatori per il 2024, 24% per il 2025 e 25% per
il 2026 sul fondo di previdenza complementare settoriale Concreto.
Nel corso della vigenza contrattuale le parti valuteranno la
possibilità di istituire forme di welfare contrattuale. Verrà anche
esaminato lo strumento della Banca ore solidale.
Ora l’ipotesi di accordo passa al vaglio dei lavoratori, che si
esprimeranno sul testo nelle assemblee.
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Vanni Petrelli