
(AGENPARL) – mar 05 dicembre 2023 CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Asili Nido: in Sicilia solo per un bimbo su 10. Cgil, “…e il Governo
dirotta altrove i fondi del Pnrr e nei bandi non ha neanche tenuto conto
delle peculiarità e delle difficoltà del Mezzogiorno”
Palermo, 5 dic- I servizi di educazione e cura per la prima infanzia
continuano a essere del tutto insufficienti in Sicilia. Nell’ ‘Isola il
rapporto tra posti disponibili negli asilo nido, nei micro-nidi e nelle
sezioni primavera e bambini è del 12,4%, solo un bambino su 10 riesce
in pratica a usufruirne. Un dato ben lontano dalla media italiana, che è
del 26,1%, drasticamente abbassata dall’insieme delle regioni del
Mezzogiorno, e dagli standard europei fissati nel 45% entro il 2030 per
i bambini da 0 a 3 anni nel 96% per quelli da tre anni fino all’inizio
dell’istruzione primaria obbligatoria. In questo contesto sono 1.568
nell’Isola le donne che hanno lasciato il lavoro nel 2022 per esigenze
legate principalmente alla cura dei figli. A fare il punto sulla
situazione è la Cgil, che contesta la rimodulazione del Pnrr fatta dal
governo “con tagli già operati- scrivono in una nota Gabriella Messina,
segretaria confederale Cgil Sicilia ed Elvira Morana, del dipartimento
politiche di genere- e altri annunciati”. Le due esponenti della Cgil
sottolineano che “si era peraltro partiti male, impostando i bandi su
modalità competitive che non tenevano conto del fabbisogno, su cui non é
stata fatta nessuna analisi di partenza”. A questo si sono aggiunte le
difficoltà dei comuni nella progettazione, anche per carenza di
personale. A fare le spese di tutto ciò sono stati il Mezzogiorno e le
aree più fragili del Paese. “Quelle cioè del Mezzogiorno che si sono
trovate svantaggiate- sottolineano Messina e Morana- anche perché i
tagli ulteriori del governo a comuni già in difficoltà hanno reso ancora
più difficile la gestione delle strutture esistente e di quelle a
venire”. La Cgil chiede dunque al governo di “ridare centralità alle
politiche per la prima infanzia, con opportuni investimenti e non
dirottando su altro le risorse. “Il successo educativo- formativo dei
bambini- rilevano le due sindacaliste- ha le sue basi nella prima
infanzia. Questi servizi sono dunque fondamentali sia per il futuro
delle giovani generazioni che per facilitare la partecipazione delle
donne al mercato del lavoro. E tutto questo è ancora più importante per
la ripresa del Mezzogiorno e per il rilancio dell’occupazione
femminile”. La Cgil critica anche il governo regionale che “tratta il
tema dei servizi per l’infanzia in maniera episodica e non omogenea,
senza una programmazione utile a dare risposte concrete”.
2023 DA