
(AGENPARL) – lun 04 dicembre 2023 Qualità della vita in Puglia: Cisl, dati sconfortanti. Spendere bene
le risorse disponibili
Nota del Segretario generale Cisl Puglia, Antonio Castellucci
I dati sulla qualità della vita del Sole 24 Ore non sono certo
confortanti: la prima città pugliese che coincide con il capoluogo
è 69esima in classifica, mentre Foggia risulta purtroppo ultima,
fino a Brindisi che perde 8 posizioni. Insomma nonostante si continui
a sostenere, per diversi aspetti, che la nostra Puglia è la
locomotiva del Sud l’indagine stilata dal quotidiano economico fa
emergere a livello regionale tutti i limiti, rispetto agli indicatori
esaminati, anche probabilmente di una politica troppo spesso
autoreferenziale e litigiosa, sia tra schieramenti che all’interno
degli stessi singoli partiti più preoccupata forse di costruire un
consenso politico, che interventi articolati, concordati e costruiti
insieme con le altre istituzioni e con le parti sociali spesso, come
in occasioni dell’ultima legge di bilancio regionale, convocate
qualche giorno prima dell’approvazione. Come Cisl sollecitiamo un
patto sociale tra istituzioni, rappresentanze imprenditoriali e dei
lavoratori nel merito, a cominciare dalle tematiche di sviluppo,
industriali, energetiche, infrastrutturali e agricole, ma anche sui
temi della sanità, della formazione e del turismo.
Al di là delle dichiarazioni rituali forse le scelte effettuate e le
azioni messe in campo fino ad oggi, alla luce di questa classifica,
non hanno garantito risultati sufficienti atti a migliorare in
maniera significativa la “qualità della vita” di queste aree del
Paese, pur riconoscendo i problemi di una realtà molto complessa
alle prese anche con criticità di valenza nazionale come per esempio
il settore industriale ed energetico. Di certo siamo alle prese con
un’elevata povertà assoluta e relativa, tasso occupazionale delle
donne basso, denatalità, povertà educativa, percentuale Neet tra le
più elevate del Paese, sistema sanitario con grandi criticità, poco
efficaci politiche attive del lavoro e con grandi realtà
industriali/manifatturiere in grosse difficoltà. È evidente
inoltre, che occorre un tessuto imprenditoriale sempre più
strutturato e solido per poter garantire nuova, sicura e stabile
occupazione attraverso nuovi investimenti, basati su innovazione,
modernizzazione, maggiore produttività e fondato su una politica
industriale ed economica, fatta di più contrattazione e
partecipazione. Certo, ci rendiamo conto che nessuno possiede la
bacchetta magica, ma non bastano solo dichiarazioni ad effetto, serve
innanzi tutto spendere bene le risorse a disposizione, per creare
crescita, opportunità e benessere per i cittadini pugliesi.
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