
(AGENPARL) – lun 04 dicembre 2023 Comando Provinciale Carabinieri di Benevento
Benevento, 4 dicembre 2023
Operazione ?Caudium?
Su delega del Procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli si
comunica quanto segue.
Nella mattinata odierna, nelle province di Benevento, Avellino, Roma, Padova
e Campobasso i Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, supportati
dai reparti dell?Arma territorialmente competenti e dal Nucleo Cinofili di
Sarno, hanno eseguito un?ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa
dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della
Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 23 indagati.
I destinatari delle misure cautelari (12 custodie cautelari in carcere, 9
custodie cautelari agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora nel
comune di residenza) sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di
tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di
sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con
l?aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare l?associazione
camorristica denominata clan PAGNOZZI, operante nella Valle Caudina e
territori limitrofi.
L?odierno provvedimento segue ad un?articolata indagine, coordinata e
diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, condotta dal
Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Benevento, che ha avuto inizio a
seguito della denuncia sporta il 9 luglio 2021 dall?amministratore di
un?impresa edile beneventana impegnata nei lavori di realizzazione di
un?arteria stradale, appaltati dal Comune di Castelpoto (BN) per un valore
di oltre 2 milioni di euro.
Nella circostanza, l?imprenditore riferiva ai Carabinieri del Comando
Provinciale di Benevento che il giorno precedente, presso il citato
cantiere, si erano presentati due uomini a bordo di un?auto. Uno di loro,
tenendo la propria mano destra costantemente all?interno della tasca del
borsello che portava a tracolla, dando l?impressione di impugnare una
pistola, dopo essere sceso dall?auto, si era rivolto agli operai presenti
intimando loro di abbandonare immediatamente i lavori altrimenti avrebbe
?sparato tutti?, in quanto ?dovevano mettersi a posto con la Valle Caudina?,
esplicito riferimento ai gruppi criminali operanti in tale ambito
territoriale.
All?esito di una complessa attività di indagine, condotta anche mediante il
c.d. ?pedinamento elettronico?, gli autori del tentativo di estorsione
venivano identificati in due esponenti del clan PAGNOZZI, oggi colpiti da
custodia cautelare in carcere. Inoltre, le successive attività di
perquisizione delegate dall?A.G consentivano ai Carabinieri di rinvenire e
sequestrare, a carico di un indagato, i medesimi indumenti con i quali egli
si era recato presso il citato cantiere.
La prosecuzione dell?attività investigativa ha permesso di raccogliere
rilevanti elementi probatori in ordine alla sussistenza di un sodalizio
criminoso che gestiva un intenso traffico di sostanze stupefacenti (cocaina
e hashish) tra il litorale romano (Aprilia, Anzio, Pomezia), dove veniva
approvvigionato gran parte dello stupefacente, e le province di Benevento ed
Avellino, dove il sodalizio operava sotto l?egida del clan PAGNOZZI.
Le investigazioni hanno consentito di individuare i gestori delle ?piazze di
spaccio? ubicate a San Martino Valle Caudina e in località Tufara Valle di
Benevento, nonché di identificare una fitta rete di ?corrieri? e ?pusher? e
individuare uno dei luoghi di stoccaggio della sostanza stupefacente sito ad
Aprila (LT), presso l?abitazione di uno degli arrestati. All?interno di tale
immobile gli indagati provvedevano al taglio ed al confezionamento
?sottovuoto? dello stupefacente, che poi veniva trasportata nella Valle
Caudina, ove spesso gli indagati si incontravano presso la sede di una
società ubicata in località Tufara Valle, di cui erano soci alcuni degli
odierni arrestati.
A finanziare il citato sodalizio criminale, vi era un elemento di spicco del
clan PAGNOZZI, il quale, forte del suo potere criminale in zona, autorizzava
gli indagati al libero spaccio sul suo territorio di competenza, in alcuni
casi anche supportandoli economicamente e fornendo, in un?occasione, l?auto
per il trasporto della droga.
Nel corso dell?indagine sono stati eseguiti anche gli arresti in flagranza
di 5 soggetti, nonché sequestrati circa 1,5 kg. di cocaina, 5 kg. di
hashish, una pistola clandestina illegalmente detenuta e 23 cartucce.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di
indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i
destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi
presunte innocenti fino a sentenza definitiva.