
(AGENPARL) – mer 29 novembre 2023 Piemonte
Industria 2023:
scenari
occupazionali
Indice
Introduzione
• Nota metodologica progetto capitale umano
Classificazione codici ATECO
L’occupazione in Piemonte
Le dinamiche dei settori economici ottenute
dall’analisi dei flussi occupazionali da lavoro
dipendente dal 2017 al 2022
Le qualifiche professionali prevalenti ottenute
dall’analisi dei flussi occupazionali da lavoro
dipendente tra il 2021 e il 2022
• Vercelli
Glossario
Analisi provinciale
• Alessandria
• Asti
• Biella
• Cuneo
• Novara
• Torino
• Verbano Cusio Ossola
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Introduzione
La seconda edizione di scenari occupazionali, alla
luce delle indicazioni ottenute dalla prima, ha
cercato di sviluppare una versione più sintetica
nella visione d’insieme, ma più ricca nei dati
riguardanti le figure ricercate.
La situazione che emerge evidenzia in Piemonte
un mercato del lavoro molto dinamico e in costante
crescita.
Il capitale umano si dimostra sempre più la vera risorsa
strategica per le imprese e conoscere le dinamiche
occupazionali diventa fondamentale per comprendere
come evolve il mercato del lavoro, quali settori sono più
attivi, quali in sviluppo e quindi pianificare ed organizzare
i processi di ricerca del personale.
Il ricambio generazionale è sempre uno dei temi che
emerge come impatto rilevante nelle prospettive delle
aziende, inoltre è accompagnato da una crescita nei
profili a qualifica media ed alta in associazione ad una
elevata mobilità.
Qualifiche più alte e mobilità richiedono riflessioni sui
modelli organizzativi, ambiente e dinamiche interne del
lavoro per evitare che il binomio necessità di formazione
più specifica e tempo di permanenza in azienda,
diventino un fattore di crisi; la capacità di trattenere il
personale assume un carattere strategico ed uno dei
fattori di successo per le imprese.
Il report delle qualifiche più ricercate riportate per
ognuna delle classi alte, medie e basse, consente, sia
a livello regionale che provinciale, di valutare meglio le
difficoltà di reperimento del personale ed al sistema
territoriale di pianificare con più cognizione di causa i
percorsi formativi.
Dai dati emerge inoltre come la manifattura tenda
a garantire rapporti di lavoro più stabili rispetto alla
media regionale ed emerge come l’anzianità non sia
omogenea tra le diverse filiere, ma migliore rispetto ad
altri macrosettori, in primis la pubblica amministrazione;
questo dato però solleva un problema di concorrenza tra
settori in termini di attrattività del personale considerata
la carenza di figure tecniche medio/alte.
Da Scenari Occupazionale emerge un quadro preciso
delle dinamiche occupazionali mettendo in luce chiari
e scuri delle prassi sulla gestione del capitale umano
adottate dalle filiere in base alla propensione ad
instaurare occupazione più o meno stabile, al turn over
gestito, ai trend di crescita ed alla ricerca di qualifiche a
livelli maggiori. Il rapporto tra il totale dei contratti e
le ULA è del 36,7% sull’insieme dei settori e del 42,2%
nella manifattura, rispetto alle persone assunte il
rapporto è del 63,5% rispetto al 75% del manifatturiero,
dati che confermano propensione a rapporti più stabili.
Una fotografia che aiuta a comprendere le sensazioni
sulle dinamiche dei settori che alla fine pilotano le scelte
delle persone in cerca di occupazione o di miglioramento
delle loro posizioni.
Nota metodologica
Le analisi in oggetto si basano sull’elaborazione
di dati amministrativi provenienti dalle
Comunicazioni Obbligatorie1 dei rapporti di lavoro
subordinato e parasubordinato2 (2017-2022) e
di dati campionari sugli occupati dipendenti
raccolti dalla Rilevazione sulle Forze di Lavoro
ISTAT (2011-2020).
Tutti i dati sono stati analizzati sia su base
regionale sia su base provinciale.
Al fine di rispondere all’esigenza conoscitiva del
committente, è stata definita una preselezione
dei codici ATECO20073 finalizzata a circoscrivere il
macro ambito di interesse4.
Per raggiungere gli obiettivi specifici del progetto,
sono stati elaborati i seguenti indicatori:
Rilevazione sulle Forze di Lavoro
Stima dello stock di occupati dipendenti di 60 anni
e più nella selezione di codici ATECO individuata
in tutte le province piemontesi tra il biennio 201112 e 2019-20. Questo stock costituisce un buon
indicatore della quota di personale di cui è atteso il
pensionamento nel quinquennio successivo ai periodi
di osservazione.
Comunicazioni Obbligatorie sui rapporti di
lavoro
• Settori economici: flussi assunzioni e cessazioni e
relativi saldi dei movimenti contrattuali da lavoro
dipendente per settore economico ATECO2007:
confronto congiunturale 2021-2022 su provinciale e
regionale; per il livello regionale è disponibile anche
il confronto tendenziale 2017-2022;
• Qualifiche prevalenti: variazione percentuale ULA5
per classificazione professioni ISTAT CPI20116 al IV
criterio di competenza7, riferite all’anno 2022 e con
relativa variazione congiunturale rispetto al 2021, su
scala regionale e provinciale.
COb – Comunicazione Obbligatoria. L’obbligo di comunicazione è un vincolo che ricade in capo al datore di lavoro che al momento
dell’instaurazione, proroga, trasformazione, cessazione del rapporto di lavoro, subordinato o autonomo o delle altre tipologie di lavoro individuate
dalla legge (art. 9-bis c. 2 del DL n. 510/96) deve dare comunicazione al Servizio competente del Centro per l’Impiego nel cui ambito territoriale è
ubicata la sede di lavoro.
Il lavoro parasubordinato indica un tipo di lavoro con caratteristiche intermedie tra quelle del lavoro subordinato e quelle del lavoro autonomo.
Si tratta di forme di collaborazione svolte continuativamente nel tempo, coordinate con la struttura organizzativa del datore di lavoro, ma senza
vincolo di subordinazione:
Contratto di lavoro a progetto (abrogato dal 25 giugno 2015 ai sensi dell’art. 52 del Decreto legislativo 81/2015)
Collaborazioni coordinate e continuative (D.lgs. n. 81/2015)
Le più comuni forme di lavoro parasubordinato sono il contratto di lavoro a progetto (Co.co.pro.), abrogato dal 25 giugno 2015 e non più
applicabile, e il contratto di collaborazione coordinata e continuativa (Co.co.co.).
ATECO2007 – L’ATECO è la classificazione delle attività economiche adottata dall’Istat per finalità statistiche cioè per la produzione e la diffusione
di dati statistici ufficiali. La gestione della classificazione è affidata all’Istat nelle diverse fasi di aggiornamento alle quali è sottoposta sia a livello
nazionale che internazionale. A livello nazionale, la classificazione è utilizzata anche per altre finalità di natura amministrativa (ad esempio fiscali).
La selezione comprende tutti i settori indicati a pagina 5.
Unità Lavorative per Anno
A partire dal 2011 l’Istat ha adottato la classificazione delle professioni CP2011, frutto di un lavoro di aggiornamento della precedente versione
(CP2001) e di adattamento alle novità introdotte dalla International Standard Classification of Occupations – Isco08. La classificazione CP2011
fornisce uno strumento per ricondurre tutte le professioni esistenti nel mercato del lavoro all’interno di un numero limitato di raggruppamenti
professionali, da utilizzare per comunicare, diffondere e scambiare dati statistici e amministrativi sulle professioni, comparabili a livello
internazionale; non deve invece essere inteso come strumento di regolamentazione delle professioni. L’oggetto della classificazione, la
professione, è definito come un insieme di attività lavorative concretamente svolte da un individuo, che richiamano conoscenze, competenze,
identità e statuti propri.
Il criterio della competenza delinea un sistema classificatorio articolato su 5 livelli di aggregazione gerarchici delle professioni: quello preso in
esame nell’analisi è il quarto, formato da 511 categorie.
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Classificazione codici ATECO
Industrie alimentari, delle bevande e del
tabacco
Fabbricazione di mezzi di trasporto
• 10 industrie alimentari
• 29 fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi
• 11 industria delle bevande
• 30 fabbricazione di altri mezzi di trasporto
• 12 industria del tabacco
Altra industria
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli
articoli in pelle
• 23 fabbricazione di altri prodotti della lavorazione
di minerali non metalliferi
• 13 industrie tessili
• 32 altre industrie manifatturiere
• 14 confezione di articoli di abbigliamento;
confezione di articoli in pelle e pelliccia
• 15 fabbricazione di articoli in pelle e simili
Trasporti e logistica
• 49 trasporto terrestre e trasporto mediante
condotte
Legno, carta, stampa
• 50 trasporto marittimo e per vie d’acqua
• 16 industria del legno e dei prodotti in legno e
sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli
in paglia e materiali da intreccio
• 51 trasporto aereo
• 17 fabbricazione di carta e di prodotti di carta
• 53 servizi postali e attività di corriere
• 18 stampa e riproduzione di supporti registrati
• 31 fabbricazione di mobili
• 52 magazzinaggio e attività di supporto ai
trasporti
Public utilities
Chimica e gomma-plastica
• 35 fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria
condizionata
• 20 fabbricazione di prodotti chimici
• 36 raccolta, trattamento e fornitura di acqua
• 21 fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e
di preparati farmaceutici
• 37 gestione delle reti fognarie
• 22 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in
metallo
• 38 attività di raccolta, trattamento e smaltimento
dei rifiuti; recupero dei materiali
• 39 attività di risanamento e altri servizi di gestione
dei rifiuti
• 24 metallurgia
• 25 fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi
macchinari e attrezzature)
• 60 attività di programmazione e trasmissione
Fabbricazione e riparazione di
apparecchiature e macchinari
• 26 fabbricazione di computer e prodotti di
elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali,
apparecchi di misurazione e di orologi
• 61 telecomunicazioni
• 62 produzione di software, consulenza informatica
e attività connesse
• 63 attività dei servizi d’informazione e altri servizi
informatici
• 27 fabbricazione di apparecchiature elettriche ed
apparecchiature per uso domestico non elettriche
• 28 fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca
• 33 riparazione, manutenzione ed installazione di
macchine ed apparecchiature)
L’occupazione in Piemonte
Media 2019-2020
ie 60
on .A
ol Cu
Stima dei dipendenti
di 60+ anni per
settore e provincia
Dipendenti totali per
settore e provincia
Agricoltura,
silvicoltura e pesca
1.389
4.149
7.991
2.688
18.174
1.247
Industria in senso
stretto
39.953
19.574
19.835
65.320
39.414
212.082
11.897
16.950
425.026
17.596
Costruzioni
6.913
3.574
1.953
7.407
2.975
28.348
3.495
2.974
57.638
2.070
Commercio
17.363
6.307
7.282
22.207
17.787
79.502
5.602
6.167
162.216
3.777
Alberghi e ristoranti
4.880
3.138
1.969
5.413
4.508
30.045
3.772
2.239
55.964
1.663
Trasporto e
immagazzinaggio
7.117
2.529
1.939
6.500
9.364
33.412
3.054
2.747
66.664
5.611
Servizi di
informazione e
comunicazione
2.696
2.563
31.118
1.433
40.967
1.491
Attività finanziarie e
assicurative
3.146
1.482
3.942
8.350
3.645
24.793
1.426
1.214
47.998
2.509
Attività immobiliari,
servizi alle imprese
e altre attività
professionali e
imprenditoriali
9.490
3.955
3.377
11.558
10.579
76.333
3.809
4.848
123.948
5.503
Amministrazione
pubblica e difesa
6.406
assicurazione sociale
obbligatoria
3.661
2.330
7.668
6.861
39.001
3.865
3.116
72.908
8.836
12,1%
Istruzione, sanità ed
altri servizi sociali
19.501
10.799
8.701
28.676
17.779
123.566
8.339
8.895
226.256
26.621
11,8%
Altri servizi collettivi
e personali
8.208
4.646
3.972
11.295
7.419
47.915
3.442
3.517
90.415
10.338
11,4%
125.349
64.394
56.510
56.510
123.600
728.803
49.610
54.827
87.262
Totale complessivo
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Media 2019-2020
Confronto tra la distribuzione dei dipendenti totali e dei
dipendenti di 60+ anni nei principali settori industriali
Dipendenti
di cui 60+
distr. dip.
distr. 60+
Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari
94.793
5.889
18,0%
24,2%
Trasporti e logistica
66.664
5.611
12,7%
23,1%
Fabbricazione di mezzi di trasporto
96.521
3.453
18,4%
14,2%
Altra industria
27.141
2.222
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
59.097
1.566
11,2%
36.310
1.241
Chimica e gomma-plastica
39.941
1.160
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
32.013
1.008
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle
26.512
Public utilities
25.674
Legno, carta, stampa
20.748
Totale dipendenti selezione
525.412
24.337
37,8%
27,9%
Totale dipendenti
87.262
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Le dinamiche dei settori economici ottenute
dall’analisi dei flussi occupazionali da lavoro
dipendente dal 2017 al 2022
In Piemonte nel 2022 sono state
registrate in totale 777.806 attivazioni
di contratti di lavoro dipendente, in
crescita sui due anni precedenti. Tale
numero è il più alto della serie storica
sulle attivazioni tra il 2017 e il 2022
raffigurata nel Grafico 1.
Il saldo tra attivazioni e cessazioni
di contratti di lavoro dipendente si
mantiene positivo in tutti e sei gli
anni, e nel 2022 è in crescita rispetto
all’anno precedente, ma rimane
al di sotto dei valori del 2017 e del
2018. Questo è dovuto a una rapida
crescita anche delle cessazioni, le
quali raggiungono a loro volta nel
2022 il picco del periodo in esame.
Il mercato del lavoro dei settori
analizzati nel presente rapporto
(Grafico 2), afferenti alla manifattura
e ai settori affini, tra il 2017 e il 2021
segue sostanzialmente lo stesso
andamento del totale aggregato.
Tuttavia, si nota una divergenza
nel 2022: le attivazioni, sebbene in
crescita sull’anno precedente, hanno
una variazione percentuale molto
più contenuta rispetto al totale
aggregato di tutti i settori.
Grafico 1
Mostra invece una crescita più
sostenuta del saldo tra attivazioni
e cessazioni, il quale raggiunge il
miglior risultato dopo il picco del
2018. Anche in questo caso, il saldo si
mantiene positivo per tutto il periodo
considerato.
Le attivazioni su tutti i settori nel 2022
hanno riguardato 494.208 lavoratori.
Di questi, il 27,4% ha riguardato i
settori oggetto di analisi del presente
documento (Grafici 3 e 4).
Grafico 2
Elaborazione APL su dati SILP
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Grafico 3
Si può osservare che il peso
delle attivazioni nei settori della
manifattura non rispecchia il
peso che ha il totale dei lavoratori
occupati nella manifattura sul
totale dei lavoratori dipendenti in
Piemonte. Questo fatto implica
che chi viene assunto nella
manifattura ottiene, mediamente,
dei rapporti di lavoro più stabili,
ma potrebbe anche indicare un
declino del settore, oppure un
effetto combinato di entrambe le
tendenze. Per interpretare questo
fatto occorre quindi un’analisi più
approfondita che faremo più avanti.
Si rileva inoltre come il peso delle
persone assunte in Piemonte
nella manifattura sia superiore al
peso delle attivazioni sul totale
regionale (il 27,4% contro il 23,2%).
Motivazione di questo fatto è che
chi viene assunto in questi settori
ha un contratto mediamente di
durata maggiore rispetto ad altri
settori dove un numero maggiore
di attivazioni coinvolge, ma anche
che nella categoria dei lavoratori
dipendenti che, nel corso dell’anno,
stipulano più di un contratto di
lavoro, quelli che attivano almeno
un rapporto di lavoro nei settori
manifatturieri sono sopra la media.
La durata maggiore della media dei
contratti nei settori manifatturieri
è dimostrata anche confrontando
le attivazioni nei settori della
manifattura con le unità di lavoro
annuo (ULA). Si nota infatti come
queste ultime abbiano un peso
maggiore sul totale attivato in
Piemonte nel 2022 rispetto alle
attivazioni. Questo significa che i
contratti attivati nella manifattura
prevedono mediamente un
numero di ore di lavoro e una
durata superiori alla media
regionale.
A complemento di quanto
Grafico 4
osservato sopra, il Grafico 5 mostra,
nei settori oggetto di analisi, la
variazione percentuale tra il 2021 e
il 2022 delle attivazioni, delle ULA
e delle persone assunte. Si rileva
come, a fronte di un aumento delle
attivazioni che, rispetto al totale
aggregato, risulta relativamente
contenuto, le singole persone che
hanno attivato un contratto e le
ULA hanno riscontrato una crescita
nettamente superiore. Questo è
indice del fatto che tra il 2021 e
il 2022 sono cresciute la durata
media dei contratti all’attivazione
e il numero di ore lavorative
settimanali previste da questi.
Grafico 5
Elaborazione APL su dati SILP
Il Grafico 6 mostra come le unità
di lavoro annue ULA in Piemonte
nel 2022 si sono distribuite tra
gli 11 settori analizzati. Questa
configurazione si allinea a quella
delle rappresentatività dei settori
in termini di numero di persone
interessate da almeno un contratto
attivato nell’arco del 20221, eccezion
fatta per ICT che in termini di ULA
riporta un peso maggiore rispetto a
quello delle persone interessate da
almeno 1 contratto e per Industrie
Alimentari e del Tabacco che
invece mostra una situazione
inversa. (Grafico 6)
Peso % Unità Lavoro Annue (ULA) nel 2022, dei settori rispetto al totale dei principali settori industriali
Fabbricazione
e riparazione di
apparecchiature e
macchinari, 13,9%
Trasporti e
logistica,
21,9%
Metallurgia e
fabbricazione di
prodotti in metallo,
13,3%
Fabbricazione di
mezzi di
trasporto,
Chimica e
gommaplastica,
ICT, 12,1%
Industrie
alimentali, dalle
bevande e del
tabacco, 9,3%
Industrie
tessili,
dell’abbigliamento, degli
articoli in
pelle, 4,6%
Public
utilities,
Altra industria,
Legno,
carta,
stampa,
Grafico 6
Per completezza informativa si riportano a seguire le percentuali relative alla rappresentatività per settore in termini di persone interessate
da almeno un contratto nell’arco del 2022: Trasporti e logistica (28,1%); Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari (13,3%);
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (15,4%); ICT (8,6%); Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (12,7%); Fabbricazione di
mezzi di trasporto (7,9%); Chimica e gomma-plastica (7,3%); Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle (4,5%); Altra industria (3,8%);
Public utilities (3,1%); Legno, carta, stampa (3,5%).
Elaborazione APL su dati SILP
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Il Grafico 7 mostra le ULA negli
undici settori manifatturieri
nel 2022 e la sua variazione
percentuale rispetto al 2021. Si
nota una crescita generalizzata
in ogni settore, in particolare nei
settori dell’ICT e del tessile. L’unico
settore che mostra un calo sensibile
delle assunzioni è quello della
metallurgia, probabilmente perché
composto da aziende il cui sistema
produttivo necessita di un elevato
consumo di energia e che quindi
sono risultate più sensibili agli
aumenti dei prezzi energetici dello
scorso anno.
Sul versante dei flussi dei
movimenti contrattuali (Grafico
8) del solo anno 2022 invece
questo settore riporta un saldo
assunzioni/cessazioni positivo, al
contrario di Fabbricazione Mezzi di
trasporto che mostra un turnover
contrattuale negativo (-1.218
contratti attivi). In forte sviluppo
l’ ICT e a sviluppo contenuto gli altri
settori.
Considerando invece l’intero il
periodo 2017-2022 (Grafico 9 sulla
variazione delle attivazioni per
settore), si nota come ogni settore
ha subito forti trasformazioni:
nessun settore ha avuto variazioni
inferiori al 10%.
In particolare, coerentemente con
i megatrend che oggi influenzano
maggiormente il mercato del
lavoro, i settori maggiormente in
crescita in tutto l’arco temporale
sono quelli appartenenti alle
tecnologie digitali e alla logistica.
I settori più tradizionali, come
l’industria pesante e quella
alimentare, restano comunque
predominanti, nonostante i forti
cali degli ultimi anni.
Elaborazione APL su dati SILP
Grafico 7
Grafico 8
Grafico 9
Le qualifiche professionali prevalenti ottenute dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente tra il 2021 e il 2022
Il Grafico 10 mostra le prime 10
professioni in ordine di attivazioni per
ULA nella manifattura in Piemonte
nel 2022, nonché la variazione di
queste rispetto al 2021, classificati per
livello di qualificazione: Alta, Media,
Bassa.
Anche in questo caso si possono
notare, anche a distanza di un
singolo anno, gli effetti delle
trasformazioni in atto nel mercato del
lavoro. Diminuiscono le assunzioni di
operai non qualificati e di addetti alle
catene di montaggio, mentre cresce
la richiesta di tecnici specializzati,
informatici, autotrasportatori, e
personale impiegatizio.
Grafico 10-a Qualifiche Alte, Grafico 10-b Qualifiche intermedie, Grafico 10-c Qualifiche basse
Le altre qualifiche alte nel 2022
registrano 13.440 ULA; pari a
+2.462 unità rispetto al 2021
Grafico 10-a
Le altre
qualifiche
intermedie
nel 2022
registrano
18.580 ULA;
pari a +1.918
unità rispetto
al 2021
Grafico 10-b
Le altre
qualifiche
basse
nel 2022
registrano
19.576 ULA;
pari a -178
unità rispetto
al 2021
Elaborazione APL su dati SILP
Grafico 10-c
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Analisi provinciali
Il Grafico 11 mostra la suddivisione
tra le provincie piemontesi delle
ULA nei settori analizzati nel 2022.
Lo stesso grafico contiene anche la
variazione percentuale delle ULA
per provincia tra il 2021 e il 2022.
Si osserva immediatamente
che quasi la metà esatta (50,4%)
riguarda la Città Metropolitana di
Torino. Sono però altre le provincie
dove la manifattura cresce
maggiormente.
Su tutte, svetta Biella, che mostra
una crescita del 33,0% delle ULA
rispetto al 2021.
La crescita, in ogni caso, rimane
nettamente positiva su ogni
provincia, con l’eccezione del
Verbano Cusio Ossola che subisce
un netto calo. Si noti, tuttavia, che
si tratta della provincia piemontese
dove, in generale, si riscontrano
meno assunzioni nel settore
manifatturiero. Questo significa che
il calo percentuale comporta solo
un lieve calo del numero assoluto
degli assunti nella manifattura.
Grafico 11
Interessante, infine, osservare la
distribuzione provinciale in termini
di flussi di attivazioni contrattuali e
relativi saldi assunzioni cessazioni
del 2022. La provincia di Asti
sembra chiudere il 2022 con un
saldo leggermente negativo.
(Grafico 12).
I paragrafi a seguire riportano
il dettaglio analitico provinciale
rispetto ad alcuni degli indicatori
fino a qui illustrati per l’analisi dei
principali settori industriali in tutta
la regione.
Elaborazione APL su dati SILP
Grafico 12
Verbano
Cusio Ossola
Biella
Novara
Vercelli
Torino
Alessandria
Cuneo
Alessandria
Dipendenti totali e stima dei dipendenti di 60+ anni
nei principali settori industriali
Media 2019-2020
Provincia di Alessandria
Dipendenti
di cui 60+
distr. dip.
distr. 60+
Altra industria
10.446
21,9%
38,8%
Trasporti e logistica
7.117
14,9%
27,2%
Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari
5.565
11,7%
15,7%
Chimica e gomma-plastica
7.724
16,2%
10,2%
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
6.667
14,0%
Public utilities
3.346
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
2.682
Legno, carta, stampa
1.593
Fabbricazione di mezzi di trasporto
1.138
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle
Totale dipendenti selezione manifattura
47.628
2.206
38,0%
28,0%
Totale dipendenti provincia
125.349
7.880
100,0%
100,0%
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Alessandria
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Cuneo
Biella
Le dinamiche dei settori economici dall’analisi
dei flussi occupazionali da lavoro dipendente:
saldo attivazioni/cessazioni 2022
Torino
Novara
Le qualifiche prevalenti dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente:
ULA 2022 e relativi saldi 2022/2021
Vercelli
Verbano
Cusio
Ossola
Le altre qualifiche alte nel
2022 registrano 731 ULA;
pari a +63 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche
intermedie nel 2022
registrano 1.581 ULA;
pari a -285 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche basse
nel 2022 registrano
1.487 ULA; pari a -169 unità
rispetto al 2021
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Verbano
Cusio Ossola
Biella
Novara
Vercelli
Torino
Alessandria
Cuneo
Dipendenti totali e stima dei dipendenti di 60+
anni nei principali settori industriali
Media 2019-2020
Provincia di Asti
Dipendenti
di cui 60+
distr. dip.
distr. 60+
Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari
5.224
23,1%
30,9%
Trasporti e logistica
2.529
11,2%
20,3%
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
4.046
17,9%
10,2%
Fabbricazione di mezzi di trasporto
2.444
10,8%
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
2.705
11,9%
Altra industria
Chimica e gomma-plastica
1.679
Public utilities
1.193
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle
Legno, carta, stampa
Totale dipendenti selezione
22.654
1.049
35,2%
25,9%
Totale dipendenti
64.394
4.048
100,0%
100,0%
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Alessandria
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Cuneo
Biella
Le dinamiche dei settori economici dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente:
saldo attivazioni/cessazioni 2022
Torino
Novara
Le qualifiche prevalenti dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente:
ULA 2022 e relativi saldi 2022/2021
Vercelli
Verbano
Cusio
Ossola
Le altre qualifiche alte nel
2022 registrano 248 ULA;
pari a +24 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche
intermedie nel 2022
registrano 650 ULA; pari
a -22 unità rispetto al 2021
Le altre qualifiche basse
nel 2022 registrano 631
ULA; pari a -148 unità
rispetto al 2021
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Verbano
Cusio Ossola
Biella
Novara
Vercelli
Torino
Alessandria
Cuneo
Biella
Dipendenti totali e stima dei dipendenti di 60+ anni nei
principali settori industriali
Media 2019-2020
Provincia di Biella
Dipendenti
di cui 60+
distr. dip.
distr. 60+
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle
12.002
53,5%
42,0%
Trasporti e logistica
1.939
15,7%
Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari
2.622
11,7%
15,7%
Chimica e gomma-plastica
1.666
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
1.140
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
Fabbricazione di mezzi di trasporto
Altra industria
Public utilities
Legno, carta, stampa
Totale dipendenti selezione
22.444
1.040
39,7%
29,3%
Totale dipendenti
56.510
3.552
100,0%
100,0%
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Alessandria
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Cuneo
Biella
Le dinamiche dei settori economici dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente: saldo
attivazioni/cessazioni 2022
Torino
Novara
Le qualifiche prevalenti dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente:
ULA 2022 e relativi saldi 2022/2021
Vercelli
Verbano
Cusio
Ossola
Le altre qualifiche alte nel
2022 registrano 228 ULA;
pari a +55 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche
intermedie nel 2022
registrano 611 ULA; pari
a +113 unità rispetto al 2021
Le altre qualifiche basse nel
2022 registrano 870 ULA;
pari a +117 unità rispetto al
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Verbano
Cusio Ossola
Biella
Novara
Vercelli
Torino
Alessandria
Cuneo
Cuneo
Dipendenti totali e stima dei dipendenti di 60+ anni nei
principali settori industriali
Media 2019-2020
Provincia di Cuneo
Dipendenti
di cui 60+
distr. dip.
distr. 60+
Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari
14.241
19,4%
26,0%
Trasporti e logistica
6.500
16,1%
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
13.708
18,6%
12,7%
Fabbricazione di mezzi di trasporto
8.788
11,9%
Altra industria
3.242
Chimica e gomma-plastica
6.388
Legno, carta, stampa
6.524
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
5.786
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle
3.176
Public utilities
Totale dipendenti selezione
73.562
3.407
39,7%
29,3%
Totale dipendenti
185.083
11.634
100,0%
100,0%
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Alessandria
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Cuneo
Biella
Le dinamiche dei settori economici dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente: saldo
attivazioni/cessazioni 2022
Torino
Novara
Le qualifiche prevalenti dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente:
ULA 2022 e relativi saldi 2022/2021
Vercelli
Verbano
Cusio
Ossola
Le altre qualifiche alte nel
2022 registrano 1.383 ULA;
pari a +143 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche
intermedie nel 2022
registrano 3.079 ULA;
pari a +76 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche basse
nel 2022 registrano 3.144
ULA; pari a -198 unità
rispetto al 2021
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Verbano
Cusio Ossola
Biella
Novara
Vercelli
Torino
Alessandria
Cuneo
Novara
Dipendenti totali e stima dei dipendenti di 60+ anni nei
principali settori industriali
Media 2019-2020
Provincia di Novara
Dipendenti
di cui 60+
distr. dip.
distr. 60+
Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari
15.985
31,5%
42,2%
Trasporti e logistica
9.364
18,5%
33,5%
Fabbricazione di mezzi di trasporto
4.113
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle
3.354
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
4.428
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
3.246
Chimica e gomma-plastica
3.155
2.448
Altra industria
Public utilities
Legno, carta, stampa
Totale dipendenti selezione
50.750
2.351
41,1%
30,3%
Totale dipendenti
123.600
7.770
100,0%
100,0%
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Alessandria
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Cuneo
Biella
Le dinamiche dei settori economici dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente: saldo
attivazioni/cessazioni 2022
Torino
Novara
Le qualifiche prevalenti dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente:
ULA 2022 e relativi saldi 2022/2021
Vercelli
Verbano
Cusio
Ossola
Le altre qualifiche alte nel
2022 registrano 895 ULA;
pari a +19 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche
intermedie nel 2022
registrano 1.758 ULA; pari
a +70 unità rispetto al 2021
Le altre qualifiche basse
nel 2022 registrano 1.786
ULA; pari a -120 unità
rispetto al 2021
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Verbano
Cusio Ossola
Biella
Novara
Vercelli
Torino
Alessandria
Cuneo
Torino
Dipendenti totali e stima dei dipendenti di 60+ anni nei
principali settori industriali
Media 2019-2020
Provincia di Torino
Dipendenti
di cui 60+
distr. dip.
distr. 60+
Trasporti e logistica
33.412
12,2%
22,3%
Fabbricazione di mezzi di trasporto
77.238
28,3%
21,9%
Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari
44.112
16,2%
21,7%
28.018
10,3%
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
32.338
11,9%
Altra industria
8.618
Chimica e gomma-plastica
16.448
Public utilities
12.857
Legno, carta, stampa
8.943
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle
Totale dipendenti selezione
272.775
12.635
37,4%
27,6%
Totale dipendenti
728.803
45.813
100,0%
100,0%
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Alessandria
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Cuneo
Biella
Le dinamiche dei settori economici dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente: saldo
attivazioni/cessazioni 2022
Torino
Novara
Le qualifiche prevalenti dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente:
ULA 2022 e relativi saldi 2022/2021
Vercelli
Verbano
Cusio
Ossola
Le altre qualifiche alte nel
2022 registrano 8.538 ULA;
pari a +1.560 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche
intermedie nel 2022
registrano 8.685 ULA;
pari a +833 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche basse
nel 2022 registrano 7.741
ULA; pari a -868 unità
rispetto al 2021
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Verbano
Cusio
Ossola
Biella
Novara
Vercelli
Torino
Alessandria
Cuneo
Verbano Cusio Ossola
Dipendenti totali e stima dei dipendenti di 60+ anni nei
principali settori industriali
Media 2019-2020
Provincia di Verbano Cusio Ossola
Dipendenti
di cui 60+
distr. dip.
distr. 60+
Trasporti e logistica
3.054
20,5%
37,3%
Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari
3.225
21,7%
29,1%
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
3.151
21,2%
12,1%
Altra industria
Chimica e gomma-plastica
1.203
Public utilities
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
Legno, carta, stampa
Fabbricazione di mezzi di trasporto
Totale dipendenti selezione
14.892
30,0%
22,1%
Totale dipendenti
49.610
3.119
100,0%
100,0%
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Alessandria
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Cuneo
Biella
Le dinamiche dei settori economici dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente: saldo
attivazioni/cessazioni 2022
Torino
Novara
Le qualifiche prevalenti dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente:
ULA 2022 e relativi saldi 2022/2021
Vercelli
Verbano
Cusio
Ossola
Le altre qualifiche alte nel
2022 registrano 113 ULA;
pari a +18 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche
intermedie nel 2022
registrano 396 ULA; pari a
-3 unità rispetto al 2021
Le altre qualifiche basse
nel 2022 registrano 631
ULA; pari a -148 unità
rispetto al 2021
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Verbano
Cusio Ossola
Biella
Novara
Vercelli
Torino
Alessandria
Cuneo
Vercelli
Dipendenti totali e stima dei dipendenti di 60+ anni nei
principali settori industriali
Media 2019-2020
Provincia di Vercelli
Dipendenti
di cui 60+
distr. dip.
distr. 60+
Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari
3.819
18,4%
24,7%
Trasporti e logistica
2.747
13,3%
24,1%
Altra industria
1.921
16,4%
Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle
2.260
10,9%
Fabbricazione di mezzi di trasporto
1.995
Chimica e gomma-plastica
1.678
Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo
1.745
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
1.352
Public utilities
1.451
Legno, carta, stampa
Totale dipendenti selezione
20.709
37,8%
27,8%
Totale dipendenti
54.827
3.446
100,0%
100,0%
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Alessandria
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Cuneo
Biella
Le dinamiche dei settori economici dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente: saldo
attivazioni/cessazioni 2022
Torino
Novara
Le qualifiche prevalenti dall’analisi dei
flussi occupazionali da lavoro dipendente:
ULA 2022 e relativi saldi 2022/2021
Vercelli
Verbano
Cusio
Ossola
Le altre qualifiche alte nel
2022 registrano 489 ULA;
pari a +102 unità rispetto
al 2021
Le altre qualifiche
intermedie nel 2022
registrano 545 ULA; pari a
+77 unità rispetto al 2021
Le altre qualifiche basse
nel 2022 registrano 647
ULA; pari a -225 unità
rispetto al 2021
Elaborazioni IRES Piemonte su dati RFL ISTAT
Glossario
Classificazione delle attività economiche Ateco 2007
Dal primo gennaio 2008 l’Istat ha adottato la nuova
classificazione delle attività economiche Ateco 2007.
La migrazione delle statistiche economiche alla nuova
classificazione è avvenuta secondo un calendario
specifico per le singole indagini statistiche e unico per
i paesi dell’Unione Europea. L’Ateco 2007 è la versione
nazionale della classificazione Nace Rev. 2 definita
in ambito europeo che, a sua volta, deriva da quella
definita a livello Onu (Isic Rev. 4). La classificazione
Ateco 2007 presenta le varie attività economiche
raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni (21),
divisioni (88), gruppi (272), classi (615), categorie (996) e
sottocategorie (1.224).
Classificazione delle Professioni 2011
A partire dal 2011 l’Istat ha adottato la classificazione
delle professioni CP2011, frutto di un lavoro di
aggiornamento della precedente versione (CP2001)
e di adattamento alle novità introdotte dalla
International Standard Classification of Occupations
– Isco08. La classificazione CP2011 fornisce uno
strumento per ricondurre tutte le professioni esistenti
nel mercato del lavoro all’interno di un numero
limitato di raggruppamenti professionali, da utilizzare
per comunicare, diffondere e scambiare dati statistici
e amministrativi sulle professioni, comparabili a livello
internazionale; non deve invece essere inteso come
strumento di regolamentazione delle professioni.
L’oggetto della classificazione, la professione, è definito
come un insieme di attività lavorative concretamente
svolte da un individuo, che richiamano conoscenze,
competenze, identità e statuti propri.
COB – comunicazione obbligatoria
L’obbligo di comunicazione è un vincolo che
ricade in capo al datore di lavoro che al momento
dell’instaurazione, proroga, trasformazione, cessazione
del rapporto di lavoro, subordinato o autonomo o
delle altre tipologie di lavoro individuate dalla legge
(art. 9-bis c. 2 del decreto legge n. 510/96) deve dare
comunicazione al servizio competente del Centro per
l’impiego nel cui ambito territoriale si trova la sede di
lavoro.
Dati statistici da fonti amministrative
Le fonti amministrative sono costituite da informazioni
raccolte e conservate da istituzioni pubbliche o private
ai fini di controllo e di intervento. Il fine amministrativo
della raccolta dei dati ne contraddistingue la natura.
I dati amministrativi offrono una base disponibile per
l’utilizzo a finalità statistiche.
ULA è l’acronimo di Unità lavorative per anno. È stato
creato per standardizzare e interpretare il numero
di ore e giornate lavorative utilizzate in una specifica
attività. Per calcolare le ULA vanno conteggiati tutti
i dipendenti dell’impresa a tempo determinato
o indeterminato e legati all’impresa da forme
contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza,
fatta eccezione di quelli posti in cassa integrazione
straordinaria. Ai fini del calcolo delle ULA i dipendenti
occupati part time sono conteggiati come frazione di
ULA in misura proporzionale al rapporto tra le ore di
lavoro previste dal contratto part time e quelle fissate
dal contratto collettivo di riferimento.
Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali
Flusso
Rilevazione Campionaria Forze Lavoro Istat
Una variabile di flusso rappresenta il conteggio di un
fenomeno nel corso di un periodo di tempo, come il
numero di nati, morti, immigrati o emigrati, oppure il
numero di persone che hanno trovato o perso il lavoro
in un certo periodo di tempo.
La rilevazione sulle forze di lavoro è una indagine
campionaria condotta mediante interviste alle
famiglie, il cui obiettivo principale è la stima degli
aggregati che compongono l’offerta di lavoro: occupati
e persone in cerca di occupazione. La rilevazione
raccoglie inoltre informazioni sugli individui che non
appartengono alle forze di lavoro (inattivi).
Lavoratori interessati
Persone interessate da attivazione di una fattispecie
contrattuale (assunzione), a carattere permanente o
temporaneo, sottoposta a comunicazione obbligatoria
da parte del datore di lavoro. •Persone interessate
da conclusione di una fattispecie contrattuale
(cessazione), a carattere permanente o temporaneo,
sottoposta a comunicazione obbligatoria da parte
del datore di lavoro. In particolare, si intende per
“cessazione a termine” la conclusione di un rapporto di
lavoro temporaneo per il quale, essendo la fine prevista
dal contratto (la cosiddetta data presunta), non è
dovuta la comunicazione obbligatoria di avvenuta
conclusione da parte del datore di lavoro.
Lavoro subordinato
Il lavoro subordinato è la tipologia contrattuale con
la quale il lavoratore si obbliga a prestare la propria
attività manuale o intellettuale alle dipendenze e
sotto la direzione del datore di lavoro in cambio di una
determinata retribuzione.
Lavoro parasubordinato
Il lavoro parasubordinato è una tipologia contrattuale
ibrida, che si pone a metà strada tra il lavoro
subordinato e quello autonomo ai sensi della legge
183/ 2014, per il quale il datore di lavoro è tenuto a
dare comunicazione obbligatoria di attivazione. Sono
comprese in questa tipologia contrattuale anche le
collaborazioni coordinate e continuative e i contratti di
collaborazione a progetto attivati prima del 2015.