
(AGENPARL) – mer 29 novembre 2023 Comunicato Stampa
Ufficio Stampa del Comune di Uta
Nuove prospettive di sviluppo con la Variante al Piano per l’Assetto
Idrogeologico (PAI) approvata dal Consiglio comunale
Il sindaco di Uta, Giacomo Porcu, ha espresso grande soddisfazione per
l’approvazione della Variante al Piano per l’Assetto Idrogeologico
durante la seduta del Consiglio comunale del 27 novembre 2023.
“Dopo anni di lavoro, finalmente siamo riusciti nell’intento che ci
eravamo prefissati sin dal primo mandato elettorale. Questa decisione –
ha rimarcato il primo cittadino – segna un passo importante per la
nostra comunità, aprendo la strada a nuove opportunità di sviluppo che
beneficeranno l’intero paese”.
Vale la pena ripercorrere le tappe fondamentali di questo percorso a
ostacoli. Nel mese di luglio 2012 venne approvato lo studio Piano
Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF) da parte dell’Autorità di Bacino,
con la conseguente applicazione delle norme di salvaguardia e dei
relativi vincoli, che decretarono l’istituzione della zona HI4; in
pratica l’inedificabilità totale su una vasta parte delle aree del
paese. Importante sottolineare che lo studio PSFF venne effettuato
attraverso un metodo cosiddetto “monodimensionale” e su cartografie
vecchie. Per consentire la presentazione di osservazioni, giusto il
tempo di un anno i vincoli vennero temporaneamente congelati.
A dicembre 2013, dopo il ciclone Cleopatra, i vincoli di inedificabilità
imposti dalla zona HI4 furono reintrodotti. Ad aprile del 2015 il PSFF
venne definitivamente approvato e le osservazioni presentate dal Comune
di Uta bocciate. Intanto, il 31 maggio sempre del 2015, il governo del
paese passò all’attuale gruppo di maggioranza.
Nel 2019, il mese di marzo, venne adottato Piano di Gestione del Rischio
Alluvioni (PGRA), con ulteriore estensione dei vincoli HI4. Ma nel mese
di febbraio 2020 la Regione Autonoma della Sardegna (RAS) accoglie le
istanze del Comune di Uta, anche con il sostegno dalla Città
Metropolitana di Cagliari, per condurre nuovi e più definiti studi sul
territorio con un metodo “bidimensionale”, più coerente con contesto
locale, e riconsiderando la morfologia del tessuto urbano esistente.
Passano 2 anni e nel mese di aprile 2021 la RAS recepisce il nuovo
rilievo topografico fornito dal Comune di Uta, dando il via a nuove
indagini, questa volta attraverso un metodo “bidimensionale”,
sollecitato sin dal 2015 dall’Amministrazione comunale, sia del
Fluminimannu che del Cixerri. A cura dell’Università di Cagliari,
l’esito delle nuove analisi giungono questo scorso mese di ottobre 2023.
Non passa neanche un mese e il 27 novembre 2023 il Consiglio comunale
approva la Variante che ribalta gli esiti del PSFF e del PGRA
determinando la forte riduzione in piccole frazioni urbane delle zone
HI4. Inoltre, sono state previste alcune opere di mitigazione del
rischio, praticabili agevolmente sia da un punto di vista tecnico che
economico, in grado di metterei sicurezza e “svincolare” la quasi
totalità dell’abitato utese.
A termine dell’iter questo determinerà il riconoscimento del diritto a
un utilizzo edificatorio, bloccato per oltre un decennio, aprendo di
fatto a tanti cittadini nuove prospettive per progetti di sviluppo e
investimenti. “Un impegno – ha scandito il sindaco – che questa
Amministrazione comunale sta portando avanti con rigore scientifico,
correttezza istituzionale e forte determinazione”.
Ecco dunque quali saranno i prossimi passi che il Comune dovrà compiere.
Per prima cosa inviare la Variante al PAI approvata dal Consiglio
comunale lo scorso 27 novembre all’Autorità di Bacino per la verifica e
la successiva indizione della conferenza di servizi. Approvare, quindi,
le nuove Norme d’Attuazione (NA) urbanistiche nelle aree declassate da
parte del Comune di Uta e successiva conferma da parte della RAS. Fatto
ciò i successivi passaggi necessiteranno di tempistiche decisamente
brevi.
“Quello di lunedì 27 novembre 2023 – ha concluso Porcu – è tra i giorni
più speciali da quando ho l’onore di essere sindaco. L’impegno che
abbiamo profuso tutti per vedere riconosciute le nostre ragioni nel
chiedere una revisione dei vincoli edificatori partendo da metodologie
valutative e di studio coerenti con il nostro territorio è sempre stata
una priorità dell’Amministrazione. La deliberazione del Consiglio
comunale rappresenta un punto di svolta fondamentale in questo percorso.
E anche se ci attendono gli ultimi passi per metterci definitivamente
alle spalle questa annosa vicenda, sapremo percorrerli insieme con
grande determinazione e velocità, continuando la proficua collaborazione
con tutti gli Enti competenti, per armonizzare al meglio, sviluppo,
sostenibilità ambientale e sicurezza dei nostri concittadini”.
Con preghiera di pubblicazione:.