
(AGENPARL) – mer 29 novembre 2023 [image: sid logo.png]
COMUNICATO STAMPA
APP PER IL CONTROLLO DEL DIABETE:
LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL CONTROLLO DELLA MALATTIA
DALLE SFIDE DELLA GAMIFICATION ALLA PSICOLOGIA COGNITIVA ECCO COME SÌ
GESTISCE IL DIABETE CON LO SMARTPHONE
L’87.9% dei diabetologi ritiene che le app possano avere un ruolo nella
prevenzione del diabete di tipo 2, ma solo al 14% capita di utilizzarle nei
pazienti a rischio
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Roma, 29 novembre 2023 – Con 46,5 mln di smartphone e il 77% della
popolazione che ne possiede uno (quinto stato al mondo), *l’Italia si
presta favorevolmente ad un utilizzo diffuso delle app in medicina e in
particolare nel controllo e nel trattamento del diabete. *
“Si tratta di un terreno particolarmente fertile” sottolinea il *Dottor
Federico Boscari, diabetologo presso l’azienda Ospedale-Università di
Padova* “e negli ultimi anni sono fiorite numerose soluzioni per affiancare
i pazienti (e i loro medici) nella gestione della malattia. Le app possono
registrare dati, orari dei pasti, incrociarli con l’attività fisica,
rilevare parametri come la glicemia e monitorare l’aderenza alle terapie
con messaggi di promemoria, e la possibilità di contatto con i curanti. In
altri casi si sono rilevati efficaci interventi di ‘gamification’ in cui le
attività hanno un aspetto ludico con interazioni sociali virtuali”.
Prosegue Boscari: “Giocare è un modo efficace per educare al controllo del
diabete, permette di stabilire degli obiettivi da raggiungere e rendere
l’esperienza più coinvolgente. Sfruttano in maniera pratica tecniche di
psicologia cognitiva per aiutare a motivare le persone a modificare alcuni
stili di vita, come ad esempio il rispetto di una corretta alimentazione e
lo svolgimento di regolare attività fisica “.
Una ricerca internazionale (Meltwater 2023) ha indicato tra le principali
ragioni suggerite dagli utenti per usare internet c’è la ‘ricerca di
informazioni sulla salute’ per il 34%. Un trend iniziato già nel 2021
quando app e device erano usati da due italiani su 3 con l’obiettivo di
monitorare la dieta, la pressione, il battito cardiaco e il ciclo mestruale.
Un boom: l’utilizzo del telefonino per monitorare aspetti legati alla
salute tramite app era dell’8% nel 2019, balzato al 67% nel 2021 complice
la pandemia. Anticipato dagli standard italiani per la cura del diabete
mellito del 2018 che già sostenevano la necessità di counseling per il calo
ponderale e l’avvento dell’attività fisica anche attraverso supporti
tecnologici (social network, DVD e app). Le app possono avere un ruolo
nella prevenzione primaria, rivolgendosi sia alla popolazione generale che
a quella a rischio. Ma sono di valido aiuto anche nella prevenzione
secondaria in termini di prevenzione delle complicanze.
“Un’indagine presentata al Congresso Panorama Diabete ha indicato che
l’87.9% dei diabetologi ritiene che le app possano avere un ruolo nella
prevenzione del diabete di tipo 2” *ricorda il Prof. Angelo Avogaro,
Presidente SID,* “ma solo al 14% capita di utilizzarle nei pazienti a
rischio. Perché così pochi? Il 25.9% del campione non conosce app dedicate,
il 23.5% ritiene che le app siano troppe e non certificate e il 38.8% ha
difficoltà a valutare l’efficacia. *Più diffuso invece l’uso delle app nei
pazienti che hanno ricevuto una diagnosi: il 72.7% e consiglia nei pazienti
con diabete di tipo 1, il 23.2% in quelli con diabete di tipo 2, l’11% solo
se è il paziente a chiederlo*”.
Esistono ancora difficoltà di tipo gestionale, burocratico o logistiche, ma
le app hanno ampi margini di diffusione anche perché economiche, flessibili
e personalizzabili. Si sta però lavorando per superare i limiti come la