
(AGENPARL) – mer 29 novembre 2023 *COMUNICATO STAMPA*
*Nell’ambito di un progetto di ricerca PRIN 2020 sulla Violenza di genere,
in cui Unimore è capofila, le Università di Modena e Reggio Emilia, Milano,
Roma e Torino, lanciano la prima indagine interuniversitaria in Italia
volta a rilevare la diffusione delle molestie sessuali nel contesto
accademico*
Nell’ambito del *progetto di ricerca interunivesitario PRIN 2020 sulla
“Violenza di genere e le molestie sessuali nelle Università italiane*”, che
vede *Unimore come capofila,* con la partecipazione dell’Università Statale
di Milano, dell’Università Torino e dell’Università La Sapienza di Roma, *verrà
diffuso un questionario online a tutta la comunità Unimore* (studenti e
studentesse, docenti e personale tecnico-amministrativo) e a quelle degli
altri Atenei coinvolti, *volto a rilevare la diffusione delle molestie
sessuali nel contesto accademico*.
Lo *studio “PUSH-in Academia”*, coordinato dalla Prof.ssa *Laura De Fazio*
di Unimore (Principal Investigator) con il contributo delle Prof.sse *Tindara
Addabbo* e *Silvia Ferrari, mira a indagare il fenomeno con diverse linee
di ricerca, al fine di prevenirlo e contrastarlo. *
*“Dopo un lungo e proficuo lavoro congiunto, siamo felici di lanciare la
nostra indagine che si rivolge all’intera comunità accademica. Auspichiamo
una grande partecipazione da parte di tutte e tutti perché il fenomeno
delle molestie sessuali e della violenza di genere è per definizione
trasversale e richiede l’impegno di tutta l’università per essere
contrastato” *afferma la Prof.ssa *De Fazio*.
La rilevazione, approvata dal Comitato di Bioetica dell’Università di
Torino, include sia domande generali (informazioni socio-demografiche), sia
domande legate all’esperienza personale, volte ad analizzare diversi
aspetti riguardanti possibili situazioni di molestia accaduti nel contesto
universitario. La durata complessiva della compilazione è di circa 20
minuti.
Il *questionario, *su base volontaria,* può essere compilato da computer,
smartphone o tablet*, collegandosi al link:
https://pushacademia.qualtrics.com/jfe/form/SV_br8mUXYNUVfoPZQ. I dati
raccolti dalla rilevazione, che sono anonimi, saranno utilizzati e
analizzati solo in forma aggregata: non sarà pertanto possibile risalire
all’identità di nessuna persona che ha partecipato allo studio.
Al fine di individuare le strategie più efficaci per arginare il fenomeno,
l’équipe di ricerca di Modena e Reggio Emilia ha inoltre realizzato una
revisione della letteratura dedicata alle misure di prevenzione. Ne è
emerso che tra i programmi più efficaci a livello internazionale vi sono
quelli che si rivolgono ai bystander, cioè a coloro che si trovano a
osservare forme di molestia o di violenza sessuale. Oltre ai necessari
aspetti culturali relativi alle differenze di genere, questi programmi
insegnano attraverso metodologie attive delle strategie per intervenire, e
le fanno sperimentare attraverso simulazioni e laboratori dedicati.
“*L’auspicio* – conclude la Prof.ssa *De Fazio* – *è di poter importare dei
programmi efficaci anche nel contesto universitario italiano, naturalmente
adattandoli alla nostra realtà. In questo modo potremmo ricongiungere
davvero la ricerca scientifica alla sua vocazione pubblica, mettendola al
servizio dell’intera comunità accademica*”.
Saluti
*Ufficio Stampa Unimore*
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia