
(AGENPARL) – sab 25 novembre 2023 *COMUNICATO STAMPA*
25 novembre 2023
*Stati generali della ripartenza, l’intervento di Edoardo Rixi, vice
ministro Infrastrutture e trasporti: Pnrr, 24 miliardi per il sistema
ferroviario. Nel 2032 completato il sistema dei corridoi europeo*
“Porto i saluti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Per noi è
fondamentale aumentare la capacità logistica di un Paese come l’Italia che
si trova nel mare con il più alto tasso di traffico, il mare del
Mediterraneo e si trova in questo momento in condizioni di poter diventare
il secondo pilastro logistico dell’industria europea. È fondamentale,
quindi, in questo momento di trasformazione, accettare le sfide che
riguardano i mezzi, le infrastrutture e la digitalizzazione dell’intero
sistema”.
“Per far questo noi siamo partiti con una serie di bandi anche sulle
autorità di sistema portuale, per potenziarne l’aspetto digitale e
semplificare i processi. Stiamo potenziando gli scali a livello
infrastrutturale e stiamo investendo 24 miliardi di euro di Pnrr sul
sistema ferroviario per garantire in linea alcune opere da qua al 2026. E
abbiamo una visione di medio lungo periodo fino al 2032 per il
completamento del sistema dei corridoi europei che attraversano il nostro
Paese”.
“Ci scontriamo anche con delle situazioni contingenti, sia sul sistema dei
valichi alpini, dove abbiamo alcuni contenziosi aperti, ad esempio con
l’Austria per quanto riguarda il Brennero, su cui stiamo facendo pressioni
anche a livello internazionale per sbloccare la situazione e garantire
all’Adriatico di tornare ad avere una capacità anche su gomma assolutamente
importante in direzione della Germania. E stiamo lavorando con la Svizzera
per il potenziamento dei valichi ferroviari, anche rivedendo alcune norme
oggi non in linea con il dettame europeo, soprattutto per quanto riguarda i
treni merci che noi vorremmo portare a un unico conducente, così come
avviene nel resto d’Europa. Questo ci consentirà un aumento della capacità
dei valichi ferroviari di circa il 15%. E in un momento dove noi viviamo
una situazione di difficoltà sulle Alpi occidentali, con la chiusura del
Frejus che ormai è certificato che sarà per circa un anno, aumentare la
capacità dei valichi ferroviari vuol dire mantenere in vita le nostre
aziende, diminuirne i costi e consentire anche di portare avanti il sistema
intermodale”.
“Nel frattempo stiamo portando avanti delle deroghe e un tavolo di
coordinamento per individuare i corridoi per quanto riguarda i trasporti
eccezionali, che sono elemento fondamentale soprattutto per l’industria
metalmeccanica del Nord Italia e non solo per raggiungere i propri mercati
di destinazione alle proprie clientele. Su tutto questo ci stiamo
coordinando con le associazioni di categoria e stiamo cercando di
individuare degli stakeholders, quelli che sono degli obiettivi di medio e
lungo periodo per il sistema Paese”.
“È evidente che quando si investono circa 200 miliardi nei prossimi 15
anni, sulla ristrutturazione di un sistema logistico complesso come quello
nazionale, riuscire anche a garantire flussi di traffico in presenza dei
cantieri è un elemento che stressa ancora di più il sistema, ma necessario
per garantire l’approvvigionamento del nostro sistema industriale. Su
questo, quindi, noi riteniamo che ogni confronto sia utile, ogni
possibilità di accelerare o di trovare soluzioni innovative anche
attraverso la digitalizzazione dei processi, è fondamentale per raggiungere
le performance già da subito a infrastrutture invariate”.
Ufficio stampa
Alessandro Ricci