
(AGENPARL) – sab 25 novembre 2023 Gentilissime/i
invio nota stampa relativa alla conferenza web che si è tenuta oggi, in
occasione della giornata nazionale del Parkinson, durante la quale è
intervenuto il professor Paolo Solla della Neurologia dell’Aou di Sassari.
I dati presentati danno un quadro di una patologia legata all’età e che
sono destinati a raddoppiare a causa dell’invecchiamento della popolazione
Nella nota i dettagli e in allegato due fotografie
Grazie per l’attenzione
Cordiali saluti
Andrea Bazzoni
Comunicato n. 0132/2023/US
*COMUNICATO STAMPA*
*Parkinson, malattia legata all’età*
*In una conferenza web, organizzata oggi in occasione della Giornata
nazionale, i numeri di una patologia destinati a raddoppiare per
l’invecchiamento della popolazione*
Sassari 25 novembre 2023 – È una patologia che spesso non è riconoscibile
immediatamente, che può avere forme benigne mentre, in altre occasioni, può
avere evoluzioni più gravi. Si tratta della malattia di Parkinson che
costituisce la *seconda patologia neurodegenerativa* dopo la malattia di
Alzheimer, con una prevalenza stimata di circa il 2% nella settima decade
di vita. In Sardegna si stima possano esserci tra i 5 mila e i 6 mila
pazienti, mentre in Italia si stimano circa 230 mila pazienti. Sono numeri
importanti di una malattia che presenta anche costi sociali elevati.
La diagnosi quindi la ricerca delle cause che hanno provocato la malattia,
la terapia farmacologica, la sopravvivenza, le cause del decesso sono state
al centro della conferenza web che si è svolta questa mattina, in occasione
della *Giornata nazionale del Parkinson* che si celebra ogni anno il *25
novembre, *in collaborazione con la *Limpe Parkinson*. A incontrare on line
il pubblico è stato il professor *Paolo Solla*, direttore della *Neurologia*
dell’*Aou* *di Sassari*.
«È una patologia che colpisce maggiormente il stesso maschile – ha
detto il *docente
sassarese* – e colpisce chiaramente persone in età avanzata. Per questo,
entro il 2030, in considerazione del crescente invecchiamento della
popolazione i *numeri sono destinati a raddoppiare*. Si registrano, però,
casi di esordi precoci della malattia, anche prima dei 50 anni, associata a
una suscettibilità familiare e altre comorbilità».
Le cause potrebbero essere di tipo genetico e ambientale, come l’utilizzo
di farmaci e l’inquinamento. «La genetica è un cantiere aperto – *ha detto*
– e a volte è possibile riscontrare malattie sovrapponibili al Parkinson,
altre volte completamente diverse».
Il professore quindi ha ricordato che la malattia di Parkinson viene
classificata nell’ambito dei disordini del movimento e presenta *tre
segnali di riconoscimento* al suo esordio: la *lentezza dei movimenti*
(bradicinesia), *rigidità* degli arti e del tronco quindi il *tremore a
riposo*. Il tutto associato a un quadro di *instabilità posturale*, con il
busto proteso in avanti.
«Ma la malattia inizia molti anni prima dei segni clinici tipici – ha detto
ancora *Solla* – con problemi legati al sonno, all’olfatto, alla
stitichezza e alla regolazione pressoria arteriosa». Viene associata anche
a disturbi non-motori, compresi quella della sfera neuropsichiatrica quali
apatia, ansia e depressione.
E se l’aspettativa di vita con gli interventi farmacologici è praticamente
sovrapponibile, se non in casi particolari, a quella della popolazione in
generale, il problema è la qualità di vita. «Dobbiamo preoccuparci anche di
questo – ha *ribadito* – perché non si tratta solo di un dato di
sopravvivenza. Quello che dobbiamo sicuramente *migliorare* è la *qualità
di vita* dei pazienti».
Questo implica quindi un *approccio* anche di tipo *olistico* che, però,
non prescinda dal trattamento farmacologico. «L’approccio alla malattia di
Parkinson è globale – ha ricordato ancora *Solla* – farmacologico,
riabilitativo, ma si deve anche pensare a un approccio sul versante sociale
e psicosociale. Quindi è importante che ci sia una strategia condivisa, che
non sia solo volta al mero del trattamento farmacologico, che è
importantissimo e fondamentale, ma non può essere il solo». Un esempio è il
progetto di attività fisica preventiva adattata che ha visto la
collaborazione di associazioni sportive, Università di Sassari, Azienda
ospedaliero universitaria e l’Asl.
Alcuni di questi temi, e in particolare la problematica su “*come
ottimizzare la gestione delle fluttuazioni motorie, non motorie e dei
sintomi ansio-depressivi*”, sono stati, infine, al centro del corso
convegno organizzato dalla Neurologia che, nei giorni scorsi all’hotel
Grazia Deledda di Sassari, ha visto la partecipazione di specialisti in
neurologia, geriatria, psichiatria, medicina generale (medici di famiglia),
medicina fisica e riabilitazione. Un incontro che si è tradotto in una vera
e propria *occasione* per un approfondimento specifico.
All’incontro sono intervenuti esperti nel settore provenienti dalle *aziende
del servizio sanitario della Sardegna* (Aou Sassari, ASL Sassari)
delle *Università
di Sassari* e *Cagliari* e dall’*Istituto* *Besta *di Milano.
Ufficio stampa Aou Sassari
Addetto stampa
Andrea Bazzoni
sito web: http://www.aousassari.it