
(AGENPARL) – ven 24 novembre 2023 Comunicato stampa
FASHION & ANTIQUITY
Roma, 27 novembre – 1 dicembre
Promosso da Museo Nazionale Romano, Sapienza Università di Roma e NABA, Nuova Accademia di
Belle Arti, con il patrocinio dell’Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di
Roma, Fashion & Antiquity intende indagare il rapporto sfaccettato che lega l’Antico – da sempre repertorio
e patrimonio comune e inesauribile stimolo concettuale – alla moda, nella contemporaneità, mettendone a
fuoco le ispirazioni formali e iconografiche, che attraversano le culture da oriente ad occidente.
Curato da Alessio de’ Navasques, curatore e docente presso Sapienza Università di Roma e NABA, Nuova
Accademia di Belle Arti e Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano, con il contributo scientifico di Romana Andò, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Fashion Studies, Sapienza Università
di Roma, e Colomba Leddi, NABA Fashion Design Areava Leader, il progetto è concepito con un format
innovativo, in cui la moda offre una lente sensibile per mettere a fuoco differenti punti di vista, attraverso le
molteplici letture e metodologie.
Espressione del movimento del tempo, nella sua natura irrequieta legata agli usi e ai costumi, la moda ha
sollecitato il pensiero di studiosi e filosofi come Aby Warburg e Walter Benjamin che ne hanno messo a fuoco
le linee di una continuità in cui le forme più nuove riprendono quelle più antiche, rielaborate in diversi contesti
geografici e combinazioni. Così l’Antichità – studiata, copiata, riassemblata, idealizzata, reinterpretata – ha
oltrepassato la sua cornice cronologica, entrando in un territorio libero e permeabile, un archivio interculturale
del pensiero e della creazione. In questo di spazio di libertà e innovazione, si è mossa – e si muove – la moda,
nello sviluppo di nuove forme e idee. Le sue pratiche diventano così una prospettiva immateriale, per rileggere
le collezioni e gli archivi del Museo Nazionale Romano, riattivandole attraverso immaginari, temi e questioni
del contemporaneo.
Fashion & Antiquity parte da questa premessa per sviluppare un innovativo laboratorio umanistico di ricerca,
in una riflessione aperta e inclusiva, in cui le tre istituzioni promotrici ospitano un’ampia programmazione
composta di attività formative, interventi espositivi, in dialogo e confronto con l’archeologia, e un simposio in
cui ricercatori, studiosi di differenti ambiti – storici, archeologi, antropologi, sociologi, filosofi – curatori e scrittori, attivi in ambito nazionale e internazionale, sono chiamati ad unirsi e confrontarsi sul tema al centro del
progetto.
I WORKSHOP E LE PRESENTAZIONI DEGLI ESITI (27 – 29 NOVEMBRE)
Nelle giornate del 27 – 28 -29 novembre, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e Museo Nazionale Romano
realizzano tre workshop aperti agli studenti dell’Accademia e a quelli del Dipartimento SARAS (Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo) di Sapienza Università di Roma, che coinvolgono le sedi di Palazzo Altemps, di Palazzo Massimo alle Terme e Terme di Diocleziano. Ai partecipanti è offerta la possibilità di uno
studio “attivo” e sul campo delle collezioni, attraverso la guida dei tre docenti: Judith Clark, Marco Pecorari
e Jan-Jan Van Essche coadiuvati da Chiara Giobbe, archeologa e responsabile della sede di Palazzo Altemps, Agnese Pergola, archeologa e responsabile della sede di Palazzo Massimo, con il contributo scientifico di Colomba Leddi. La presentazione degli esiti dei workshop presso il Museo Nazionale Romano nelle
giornate del 28 e 29 novembre prevede l’esposizione al pubblico, su prenotazione, dei risultati delle attività
didattiche, nel formato di mostra o di installazione.
Judith Clark, curatrice ed exhibition maker, docente di Fashion and Museology al London College of Fashion,
cura il workshop Building Classical Ideals: Recognising the Gods through their attributes: partendo dall’osservazione e dallo studio delle sculture della collezione Boncompagni Ludovisi esposta presso Palazzo Altemps e dal riconoscimento degli attributi tipici che ricorrono nella rappresentazione del variegato pantheon
greco-romano, gli studenti rielaborano, attraverso il filtro della moda, la propria contemporanea visione di
questi oggetti distintivi. Durante la presentazione finale, il 28 novembre dalle 16.00 alle 18.00, gli attributi
creati dagli studenti vengono esposti nelle sale del museo, creando un percorso alternativo, con inedite traiettorie legate alla bellezza, alla sessualità o al potere.
Marco Pecorari, Ph.D. Program Director MA Fashion Studies, Parsons Paris, cura il workshop Indexing Fashions: ripensare l’archivio fotografico del Museo Nazionale Romano attraverso la moda. Il workshop esplora
l’archivio, conservato nella sede di Palazzo Massimo, per riflettere sulle pratiche istituzionali di interpretazione
della scultura. Partendo dalla schedatura esistente, gli studenti sviluppano una narrazione trasversale, in cui
la moda e altre discipline creative evocano nuovi repertori di immagini e traiettorie di interpretazione. La
presentazione finale, il 29 novembre dalle 16.00 alle 18.00 a Palazzo Massimo, restituisce, anche in chiave
performativa, l’operazione di rilettura e riattivazione dell’archivio.
Jan-Jan Van Essche, fashion designer belga conosciuto internazionalmente, cura il workshop Timeless Shapes and Constructions of Handwoven Garment Making dedicato all’indagine sulle forme archetipiche del vestiario, nei tagli, materiali e lavorazioni, comuni alle culture mediterranee e archivio universale di luoghi, culture ed epoche diverse. Dettagli e drappeggi delle collezioni delle Terme di Diocleziano, le linee pure dei
tessuti filati a mano, come il khadi indiano, provenienti dall’archivio di Gaia Ceriana, Indoroman, le forme
atemporali degli abiti etnici autentici, dell’archivio di Luigi Piccolo, Sartoria Farani, così come i possibili modi
di trattare il tessuto, sono gli elementi di partenza da cui gli studenti sviluppano i propri progetti, poi esposti
nella giornata del 29 novembre dalle 14.00 alle 16.00 negli stessi spazi museali.
IL SIMPOSIO (30 NOVEMBRE – 1 DICEMBRE)
Pluralità di voci, attraversamenti disciplinari e tematici esplorano l’Antico come territorio vivo di scoperte e
nuove visioni, nella relazione tra abito, corpo, rappresentazione: le due giornate – che saranno ospitate
nell’Aula Odeion del Museo dell’Arte Classica della Facoltà di Lettere e Filosofia di Sapienza Università di
Roma – sono state concepite dai curatori con la consulenza scientifica di Romana Andò, come un’agorà
contemporanea articolata in panel e conversazioni, in cui studiosi italiani e internazionali sono chiamati a
proporre chiavi di lettura e di ricerca, traiettorie e intersezioni inedite sul rapporto tra archeologia e moda.
Il primo panel della prima giornata è dedicato al Senso simbolico e rituale della moda, esplorando – attraverso
gli interventi di Stéphane Verger, Alessandro Saggioro ed Emanuela Cristiani – l’abito e l’ornamento arcaico nei suoi significati apotropaici, il ruolo dei vestimenti nelle prime esperienze sceniche, per arrivare ad
analizzare l’origine della moda, tra cambiamenti climatici, simbolismo e metodi di indagine interdisciplinare.
Il corpo e l’identità di genere è il tema del secondo panel, con le riflessioni di Patrizia Calefato, Chiara
Giobbe e Maria Luisa Frisa dedicate al rapporto tra il corpo, la moda e il grottesco, alle questioni identitarie
e del travestimento attraverso le opere delle collezioni del Museo Nazionale Romano, all’evocazione e rappresentazione del corpo dell’eroe.
Dell’Antico come immaginario parlano Vittoria Caratozzolo e Gwen Grewal affrontando, dal punto di vista
dei Fashion Studies e dell’approccio filosofico, l’incorporazione dell’antico e del mito nella moda, nella costruzione culturale di fenomeni che fanno dei designer i nuovi imperatori e che arrivano alla creazione di icone
contemporanee.
Chiude la sessione pomeridiana Una prospettiva interculturale, conversazione tra Romeo Gigli e Alessio
de’Navasques, che attraversa la storia del fashion designer e delle sue iconiche collezioni, nelle trasformazioni della silhouette femminile e nella visione della rilettura di un Antico mediterraneo.
Il dinamismo delle vesti, nella sua entità simbolica, nella rappresentazione visuale e nella pratica performativa,
è al centro del primo panel della seconda giornata, La piega e l’abito in movimento, con interventi di Donatella
Barbieri, Judith Clark e Irene Baldriga che spaziano dalla danza modernista e la liberazione del corpo, allo
studio del frammento a bassorilievo del Giudizio di Paride della collezione Boncompagni Ludovisi e della
ricostruzione della parte mancante, all’arte di disporre il panneggio, nel dialogo tra la pittura rinascimentale
italiana e quella fiamminga.
Luca Scarlini e Clara Tosi Pamphili affrontano il tema della Sacralità della vestizione attraverso immaginari
tardo ottocenteschi e novecenteschi dove abito e costume, persona e personaggio si sovrappongono in
cerimonie pubbliche e rituali privati, assumendo un rinnovato senso del magico, nell’analisi di figure come
Sar Peladan, il conte Fersen, Isadora Duncan nel rapporto con Mariano Fortuny, Leonor Fini, Fabrizio Clerici
o Carmelo Bene.
Il terzo panel è dedicato ai Fashion Remains con la partecipazione di Marco Pecorari, Agnese Pergola,
Marco Galli e Francesca Coletti, con interventi che analizzano le possibili riattivazioni degli archivi, con casi
di studio specifici che riguardano il fondo fotografico del Museo Nazionale Romano e due importanti testimonianze tessili, attraverso le analisi archeometriche che permettono di rintracciare una vera e propria biografia del tessuto e del suo ecosistema.
A concludere il simposio, il panel dedicato alle Nuove metodologie di studio della moda, con Simona Segre
Reinach, Alessandro Manzi, Romana Andò e Silvia Mazzucotelli Salice, che discutono dell’evoluzione
della disciplina nel suo ambito di studi e nelle modalità della didattica, confrontandosi con nuove forme di
rappresentazione, riproducibilità digitale e innovazione tecnologica.
Si ringrazia Palazzo delle Pietre e FraMmenti Club per il supporto e l’ospitalità e per aver sostenuto Fashion
& Antiquity, nell’ambito di una visione condivisa dell’Antico come territorio di scoperta.
Palazzo delle Pietre – dimora storica legata all’ospitalità, con una propria collezione di marmi, statuaria e rilievi
– si connette al progetto di ricerca tra moda e relazioni con il mondo antico nell’abito di FraMmenti Club. Una
ricca programmazione di incontri interdisciplinari che spaziano dalla storia dell’arte, al cinema, all’architettura,
aprendo inediti punti di vista su Roma.
Per il concept e il progetto grafico si ringraziano Nico Fiore e Misia Bacci, studenti del Triennio in Graphic
Design e Art Direction di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.
Museo Nazionale Romano
Istituito nel 1889, il Museo Nazionale Romano, la cui sede storica sono le Terme di Diocleziano, riunisce uno
dei più straordinari patrimoni artistici d’Italia suddiviso, tra il 1995 e il 2001, anche in altre tre sedi museali:
Palazzo Altemps, Palazzo Massimo alle Terme e Crypta Balbi. Quattro luoghi per scoprire la storia di Roma
dai primi insediamenti nel Lazio agli splendori dell’età imperiale, fino alla passione rinascimentale per le
antiche opere romane che portò alla nascita delcollezionismo. Il Museo Nazionale Romano ha come
missione l’acquisizione, la conservazione, la valorizzazione e la fruizione di un patrimonio culturale unico al
mondo. Questa eccezionale testimonianza del passato viene promossa e sviluppata dal Museo Nazionale
Romano, proiettando nel futuro il senso della continuità storica.
Il Museo Nazionale Romano è diretto dal Prof. Stéphane Verger.
Dipartimento SARAS – Sapienza Università di Roma
Il Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo, dipartimento di eccellenza, si è costituito il
1°novembre 2018 con la fusione dei Dipartimenti di Storia Culture Religioni e di Storia dell’Arte e Spettacolo.
Questa fusione, avvenuta nel quadro della ristrutturazione dell’Ateneo, ha dato luogo ad una unità scientifica
e didattica ampia e articolata nell’ambito delle discipline umanistiche e sociali, dal Medioevo all’Età contemporanea: Storia, Antropologia, Religioni, Storia dell’arte, Spettacolo, Storia della scrittura e del libro, Storia del
cristianesimo, Egittologia, Lingue e Letterature antiche (quali il copto e il siriaco), Storia dell’Europa Orientale,
Valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale, ma anche studi e ricerche sulle culture delle moda,
la storia del cinema, i media.
Fondata nel 1303, la Sapienza è la più antica università di Roma e la più grande in Europa. La sua missione è
contribuire allo sviluppo della società della conoscenza attraverso la ricerca, la formazione di eccellenza e di
qualità e la cooperazione internazionale. I principali ranking universitari mondiali collocano l'Ateneo ai
primi posti in Italia, per la qualità della ricerca e della didattica e per la dimensione internazionale.
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
NABA è un’Accademia di formazione all’arte e al design: è la più grande Accademia di Belle Arti in Italia e la
prima ad aver conseguito, nel 1981, il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca
(MUR). Con i suoi due campus di Milano e Roma, offre corsi di primo e secondo livello nei campi del design,
fashion design, grafica e comunicazione, arti multimediali, nuove tecnologie, scenografia e arti visive, per i
quali rilascia diplomi accademici equipollenti ai diplomi di laurea universitari.
Fondata da Ausonio Zappa a Milano nel 1980, coinvolgendo in una prima fase Guido Ballo e Tito Varisco, e
poi attivando un nucleo di artisti tra cui Gianni Colombo, l’Accademia ha avuto da sempre l’obiettivo di contestare la rigidità della tradizione accademica e di introdurre visioni e linguaggi più vicini alle pratiche artistiche
contemporanee e al sistema dell’arte e delle professioni creative. NABA è stata selezionata da QS World
University Rankings® by Subject come la migliore Accademia di Belle Arti italiana e tra le prime 100 istituzioni
al mondo in ambito Art & Design, è stata inserita da Domus Magazine tra le 100 migliori scuole di Design e
Architettura in Europa, e da Frame tra le 30 migliori scuole postgraduate di Design e Fashion al mondo.
Comunicazione
Museo Nazionale Romano
Ufficio stampa Angelina Travaglini
Sapienza Università di Roma
Corso di Laurea Magistrale in Fashion Studies
Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
WEBER SHANDWICK ITALIA