(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2023(AGENPARL) – ven 24 novembre 2023 Cordiali saluti,
Ufficio stampa Cons. Eleonora Mattia
*25 novembre – Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne*
*Comunicato stampa*
Violenza donne: Mattia (Pd), fact checking su Giunta Rocca
In 8 mesi tagliati almeno 2,7 su 7 milioni già stanziati, e mai spesi, per
attuare la legge su parità salariale
Presentate una serie di interrogazioni sull’attuazione delle norme approvate
e una mozione per il bilancio di genere
“La violenza di genere si combatte e previene con misure concrete e risorse
adeguate, promuovendo innanzitutto l’autonomia economica delle donne per
scardinare il patriarcato come fenomeno strutturale in tutti i settori
della nostra società, dal lavoro alla scuola, dalla famiglia alle
Istituzioni. In Regione Lazio invece, da quando è al governo la destra, con
la Giunta Rocca stiamo regredendo: *in circa 8 mesi, dal suo insediamento,
la Giunta Rocca, stando ad una prima stima, ha tagliato almeno 2,7 milioni
complessivi in favore delle donne su 7 milioni già stanziati, ma finora mai
spesi*, per attuare la legge sulla parità salariale”. Così la consigliera
regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, traccia un fact checking
dell’operato della Giunta Rocca sulla parità di genere, attraverso una
serie di interrogazioni e una mozione, in vista della Giornata
Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne di domani, 25
novembre.
“Di questi 2,7 milioni tagliati, 2,4 riguardano la legge n.7/2021 sulla
parità salariale, ancora non attuata (che all’inizio vantava una dotazione
di 7 milioni ad oggi inutilizzati) e risultano dal taglio di 1,4 milioni
per bonus baby sitting e caregiver, previsti anche per le libere
professioniste precarie con Partite Iva, e di 1 milione per sostenere
l’imprenditorialità femminile, mentre 300mila euro sono stati sottratti al
finanziamento della legge 3/2022 per promuovere presso le donne le
discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche,
cosiddette STEM, contro gli stereotipi di genere”, spiega Mattia.
“Ancora più lunga è *la lista delle norme approvate e mai finanziate*:
riguardo alle misure previste dalla legge sulla parità salariale, nessun
finanziamento previsto per favorire l’occupazione femminile stabile e di
qualità né per il reinserimento lavorativo delle donne disabili e vittime
di violenza; mai attuato il bilancio di genere, il registro delle aziende
virtuose su parità di genere e la ‘Giornata regionale contro le
discriminazioni di genere sul lavoro’ né istituiti lo ‘Sportello Donna’
presso le sedi regionali, il Fondo per il microcredito per donne in disagio
sociale; nessun intervento per garantire la parità di genere in giunte
comunali, organi di amministrazione, controllo, enti strumentali e
partecipate della Regione e l’alternanza di genere negli incarichi
regionali per le libere professioni”.
“Al depotenziamento delle legge sulla parità salariale, si aggiungono:
l’azzeramento del ‘contributo di libertà’ per le donne vittime di violenza,
per la salute di genere e il blocco del bando 2023/2024 per il Premio
Colasanti – Lopez nelle scuole, in ricordo delle vittime del Circeo.
Rimaste nel cassetto anche le due proposte di legge: quella sull’educazione
sessuale e all’affettività, della collega dem Marta Bonafoni, quella sulla
parità di genere in scuole, università e percorsi formativi depositate mesi
fa. Un immobilismo atipico visto il Piano sull’educazione alle relazioni
annunciato in questi giorni dal ministro dell’Istruzione Valditara in
seguito al femminicidio di Giulia Cecchettin”, conclude Mattia.
Roma, 24 novembre
