
(AGENPARL) – gio 23 novembre 2023 FEDERAZIONE REGIONALE ORDINI ARCHITETTI PPC DELLA SARDEGNA
Testo Unico Edilizia: i quattro Ordini degli Architetti PPC della Sardegna
(con altri 91 ordini d’Italia) scrivono al Governo affinché ne modifichi una serie di punti:
«Abbiamo aspettato tanto, ora l’Esecutivo non ceda alla fretta e ci ascolti.
Professionisti, cittadini e pubbliche amministrazioni hanno bisogno
di un quadro normativo chiaro, snello ed efficiente»
Da una parte il nuovo T.U. Edilizia che il Governo vorrebbe approvare con legge delega entro
dicembre; dall’altra 95 Ordini degli Architetti e PPC d’Italia che hanno sottoposto alla lente di
ingrandimento il nuovo testo e ne hanno valutato comma per comma potenzialità e criticità.
«Che l’Italia abbia estremo bisogno di una normativa sull’edilizia che sia finalmente organica,
snella ed efficiente è un fatto assodato. Questo però non può significare (e giustificare)
un’accelerata da parte dell’Esecutivo senza tenere conto delle legittime e puntuali osservazioni che
arrivano dal mondo dei professionisti». Sono queste le parole di Aron Murgia, neo eletto
presidente della Federazione regionale degli Ordini degli Architetti PPC della Sardegna al
posto di Teresa De Montis. Ci sono infatti anche gli Ordini delle province di Cagliari, Nuoro,
Oristano e Sassari, tra i firmatari, insieme ad altri 91 in tutta Italia, della lettera indirizzata agli
uffici legislativi, in cui si chiedono alcune modifiche al testo.
Tra i primi punti trattati c’è la separazione netta tra le tipologie di intervento con il superamento
della doppia conformità amministrativa e strutturale, ormai anacronistica e d’ostacolo alla
rigenerazione urbana. È stata prevista la possibilità per i Comuni di ridurre il contributo di
costruzione anche per gli interventi di trasformazione del patrimonio edilizio esistente, in modo da
agevolare le azioni di rigenerazione urbana. Riscrittura delle norme sulle distanze,
aggiornando la norma del Dm 1444 del 1968. Sono stati previsti incentivi per le soluzioni
innovative volte alla sostenibilità ambientale e aggiornamento del concetto di eliminazione delle
barriere architettoniche.
«Dovrebbe essere ormai pacifico che riduzione del consumo di suolo e promozione del riuso e
della rigenerazione urbana devono essere la bussola che muove qualsiasi intervento, anche alla
luce degli obiettivi posti dall’Agenda 2030 – spiega Murgia –. Ma non tutte le strade per
raggiungere tali obiettivi sono uguali. Ecco perché chiediamo al Governo che ci ascolti e tenga
conto del documento che abbiamo redatto in cui analizziamo punto per punto quanto elaborato
finora dagli uffici, con proposte e spunti che speriamo vengano accolti a vantaggio di cittadini,
pubbliche amministrazioni e professionisti».
La questione ha naturalmente ricadute sui singoli territori regionali: «Sarà compito della nuova
amministrazione regionale guidare questo processo – sottolinea Michele Casciu, presidente
dell’Ordine cagliaritano -. Contribuire a uno sviluppo urbano sostenibile e mirato alla Sardegna
sarà un compito fondamentale che la nuova giunta regionale non potrà eludere, poiché il
coinvolgimento attivo dei professionisti del settore si rivelerà cruciale per plasmare un futuro
urbanistico in armonia con le esigenze e le peculiarità della nostra Isola».
—Ufficio Stampa
Valentina Lo Bianco