
(AGENPARL) – gio 23 novembre 2023 Da: Coldiretti – Relazioni Esterne
Inviato: giovedì 23 novembre 2023 10:19
Oggetto: CONSUMI: COLDIRETTI/CENSIS, TORNA CUCINA “POVERA” SU 73% TAVOLE
La Coldiretti autorizza la libera e gratuita pubblicazione della foto che raffigura: “Al Forum agroalimentare Coldiretti/Studio Ambrosetti la prima tavola della cucina povera con piatti e ricette, simbolo della candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco”
N. 996 – 23 novembre 2023
CONSUMI: COLDIRETTI/CENSIS, TORNA CUCINA “POVERA” SU 73% TAVOLE
ARCHITRAVE CANDIDATURA ITALIANA PATRIMONIO UNESCO
Tornano i piatti tradizionali della cucina “povera” sul 73% delle tavole italiane per mangiare bene salvando le tasche, con l’utilizzo di massa e nel quotidiano delle ricette della nonna che consentono di realizzare piatti non elaborati con ingredienti agevolmente reperibili e non particolarmente costosi. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Censis su “La guerra in tavola” diffusa in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti a Villa Miani a Roma, dove è stata apparecchiata la prima tavola della cucina povera con piatti e ricette che hanno reso grande la cucina italiana e rappresentano l’architrave della sua candidatura a patrimonio dell’Unesco.
Ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come – rileva la Coldiretti – la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta.
In occasione del Forum i cuochi contadini della Coldiretti hanno preparato una serie di ricette povere della tradizione, dalla pappa al pomodoro ai canederli, dalla minestra di pane all’acquacotta fino alla torta di pane, ma anche i piatti del giorno dopo come la frittata di pasta o le polpette, che consentono di riciclare il cibo altrimenti destinato alla pattumiera.