
(AGENPARL) – gio 23 novembre 2023 25 novembre, dal palco del Teatro Comunale di Ferrara il direttore
d’orchestra Mottadelli lancia un appello: “Mai più femminicidio. Le donne
di Puccini ispirazione per contrastare ogni violenza”
Diretto e commosso il pensiero a Giulia Cecchettin dal palco del Teatro
Abbado, durante le prove generali, prima del debutto ferrarese di domani 24
novembre della produzione italo-coreana Turandot, davanti a 500 studenti
Ferrara, 23 novembre 2023 – “Questa scia di sangue e morte deve finire. Che
le donne di Puccini e la loro forza ci ispirino nel contrastare ogni
violenza sulle donne. Il mio pensiero va a Giulia Cecchettin, e a tutte le
donne uccise, affinché questa tragedia non accada mai più”. Ha scelto la
prova generale di Turandot, davanti a cinquecento studenti, per dire queste
parole Marcello Mottadelli, direttore d’orchestra della produzione
operistica italo-coreana che debutterà domani sera, 24 novembre (ore 20),
al Teatro Comunale di Ferrara.
Di fronte a una platea composta da studenti universitari e delle scuole
superiori del territorio, ma anche da allievi delle scuole secondarie di
primo grado di Ferrara e provincia, Mottadelli ha voluto ricordare i
recenti e drammatici fatti e le 102 donne uccise solo nel 2023, di cui 82
in ambito familiare e affettivo e di queste 53 dal partner o dall’ex.
Mottadelli ha voluto, attraverso le figure femminili presenti nell’ultima
opera del compositore, riprendere anche la vicenda umana di Puccini. “Morì
proprio quando finì di comporre il momento della morte di Liù, giovane
fidata serva, guida del re tartaro spodestato Timur. Il coro commenta
questa scomparsa con tre bellissime parole: “Liù bontà, Liù dolcezza, Liù
poesia”. In questa chiusura, scritta per un personaggio che è essenziale
nella vicenda, il coro tende a scendere, invece in orchestra è presente un
ottavino, che impersonifica l’anima di Liù, ed è l’unico che cromaticamente
sale; questo crea un momento di grande tensione: mentre il corpo scende,
l’anima sale”.
Oltre alle molte donne che coinvolsero la vita del compositore, un posto
essenziale lo hanno proprio le eroine delle sue opere. “Puccini metteva al
centro dell’universo la donna – continua il Maestro – da Tosca, a Minnie,
Turandot e appunto Liù, ma soprattutto Cio-Cio-San, Madama Butterfly, la
sua preferita. Tutte loro impersonificano la forza. Conoscerle, ascoltarle,
ci dà ancora oggi la forza di cui sono messaggere”.
Nell’opera di domani, con replica domenica pomeriggio, Turandot è Lilla
Lee, Calàf è interpretato da Yoon Byungkil, Liù da Kim Eunhye, Timur da
Moon Seokhoon, Ping da Leo An, Pong da Choi Yosub, Pang da Park Sinhae,
Mandarino da Juhyeon Kim e Altoum da Kim Juntae, la musica è invece
affidata all’Orchestra Città di Ferrara, diretta da Marcello Mottadelli. La
regia è di Plamen Kartaloff, anche direttore del Teatro nazionale
dell’opera e balletto di Sofia, in Bulgaria. La coproduzione firmata da
Daegu Opera House e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara vede in scena
infine il Coro Colsper – Coro Lirico Sinfonico di Parma e dell’Emilia
Romagna (maestro del coro Andrea Bianchi) e il Coro di voci bianche del
Teatro Comunale di Bologna. Info e biglietti: http://www.teatrocomunaleferrara.it.
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Foto del direttore d’orchestra Marcello Mottadelli, foto dopo la prova
generale di ieri al Teatro Comunale e una foto di scena di Turandot
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CARTELLA STAMPA
TURANDOT in Drive
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