
(AGENPARL) – mer 22 novembre 2023 C.s. Coordinamento Donne Acli Bologna: 33 giorni a Natale e 103 vittime di femminicidio. Una giornata dedicata alle donne, tra cronaca e guerre.
Bologna, 22 Novembre 2023
Anche quest’anno si sono superate le 100 vittime di femminicidio solo in Italia. Le notizie stanno travolgendo le vite di persone, ma soprattutto di giovani donne che si sentono ancora più insicure e meno fiduciose del prossimo, del futuro.
“Gelosia e possesso sono le parole che ogni giorno spaventano e mettono tutti in guardia. Il papà di Giulia Cecchettin ha deciso di raccontare il suo dolore come monito per le famiglie e ha parlato direttamente alle donne incoraggiandole a chiedere aiuto. Il suo dolore si è rivolto anche alla famiglia di Filippo Turetta, non con odio, ma con comprensione e accettazione del loro dolore” dice Claudia Malerbi, Responsabile del Coordinamento Donne Acli di Bologna.
“Il 25 Novembre dovrebbe richiamare l’attenzione su come ognuno di noi può contribuire attivamente a costruire un mondo in cui uomini e donne vivano liberi dalla paura e dalla minaccia di violenze” prosegue Malerbi. “Diventa sempre più necessario un intervento strutturato nelle scuole, dove si possano affrontare le tematiche della parità di genere, abbattimento degli stereotipi e del consenso. Le scuole dovrebbero supportare le famiglie in questo difficile compito, offrendo ai giovani studenti gli strumenti in modo che la società si liberi della violenza”.
Le Acli, in tal senso, ormai da 4 anni propongono percorsi educativi nelle scuole di ogni ordine e grado che, con linguaggi idonei, toccano le tematiche più significative della legalità, del rispetto, dell’inclusione, “senza mai essere ideologici, ma calando nella vita degli studenti e nelle situazioni che affrontano concretamente alcune indicazioni e proponendo loro modelli positivi, perché l’esempio è più efficace di qualsiasi teoria” continua Malerbi. “Oggi tendiamo a preservare i giovani dalla sofferenza, dalle brutte notizie: invece, dobbiamo mostrare loro che il male, purtroppo, esiste, che a volte ha un volto familiare e rassicurante e che, conoscendo la sofferenza degli altri, impegnandosi nel sociale per i più fragili si può dare un senso diverso alla propria vita, accettando che il rifiuto, la sconfitta, il fallimento possono essere parte di essa”.