(AGENPARL) - Roma, 21 Novembre 2023(AGENPARL) – mar 21 novembre 2023 Comunicato stampa
*VIOLENZA DI GENERE, *
*CRESCONO LE DENUNCE AI CAV*
/I//dati raccolti sulla base delle rilevazioni effettuate dai
cinque Centri antiviolenza //e dalle Case rifugio delle
Marche////illustrati nel corso della seduta aperta del
Consiglio regionale dedicata alla presentazione del Rapporto
annuale sul fenomeno avviata con //un minuto di silenzio in
ricordo di Giulia Cecchettin //e Rita Talamelli/
I numeri parlano da soli. Nel 2022 le richieste di aiuto pervenute ai
Centri anti violenza sono aumentate rispetto al 2021, in tutto 705
denunce contro le 663 dell’anno precedente. Si sono rivolte ai Cav
soprattutto donne italiane (71%), coniugate o unite civilmente (40,3%),
con un’età compresa tra i 30 e i 59 anni (75%) e con una occupazione
(58,6 per cento). Cresce anche la percentuale delle donne con figli che
hanno assistito o subìto violenza, compiuta attraverso modalità di tipo
psicologico (88,8%), fisico (69,1%), economico (48,1%), sessuale
(23,1%), minacce (68,2%), stalking o cyberstalking (22,3%) e tra loro
associate. Questi alcuni dei dati contenuti nel “Rapporto annuale sul
fenomeno della violenza contro le donne” raccolti nel 2022 sulla base
delle rilevazioni effettuate dai cinque Centri antiviolenza delle
Marche, uno per provincia, e dalle Case rifugio.
Il dossier è stato illustrato nel corso della seduta aperta del
Consiglio regionale, avviata con un minuto di silenzio in ricordo di
Giulia Cecchettin, la ragazza di Vigonovo, e Rita Talamelli, di Fano.
“Due femminicidi – ha sottolineato il presidente del Consiglio
regionale, Dino Latini – che lasciano sbigottiti, increduli, indignati.
Il nostro pensiero sia rivolto a tutte le donne, a quelle che hanno
subìto o subiscono continue violenze, piccole o grandi che siano,
affinché nessuno possa più ergersi a padrone delle loro vite e della
loro libertà”.
La situazione complessiva è stata presentata, così come emerge dal
rapporto, dai due relatori, per la maggioranza il Presidente della
Commissione Sanità Nicola Baiocchi, e per l’opposizione la consigliera
Manuela Bora.
L’ambiente domestico si conferma il luogo dove maggiormente si
verificano le violenze, da parte soprattutto dei coniugi, spesso con
lavoro stabile e senza apparenti problemi di natura psicologica. Novità
del rapporto 2022 è l’inserimento nella rete del Centro regionale per
uomini autori di violenza (Cuav Marche) con sede a Macerata e quattro
sportelli territoriali, uno per provincia, ai quali, dati alla mano, si
sono rivolti 98 uomini, il 90% su disposizione del Tribunale e il
restante 10% su base volontaria.
Per la Presidente della Commissione regionale Pari opportunità, Maria
Lina Vitturini, serve un cambiamento culturale. “Come Cpo – ha
evidenziato – continueremo a lavorare intervenendo su tutti i fronti
affinché abbia fine questa mattanza che decisamente non appartiene a una
società civile a cui tutti noi aspiriamo”.
Approfondimenti sul tema anche da parte di Marina Pepe, Vice Questore e
direttrice della Divisione Anticrimine della Questura di Ancona, che ha
parlato di “un fenomeno strutturale della nostra società e trasversale”
e di Emanuela Zambataro, Direttore Regionale Marche Inps. Quest’ultima
ha fatto il punto su un protocollo “operativo – ha specificato – da
settembre” per supportare le donne vittima di violenza, che coinvolge
Centri antiviolenza, Ambiti territoriali sociali, Case rifugio e Caritas.
Sono intervenuti, inoltre, Andrea Felicetti, Comandante della stazione
dei carabinieri di Force e Nicola Di Pietro, del Nucleo Radiomobile di
Ascoli Piceno che hanno fatto riferimento alle loro esperienze sul campo
e narrato, in particolare, l’episodio del salvataggio di una ragazza
vittima di violenza.
Dopo le riflessioni degli assessori Filippo Saltamartini e Chiara
Biondi, conclusioni affidate al Presidente della Giunta, Francesco
Acquaroli che ha parlato, riferendosi al fenomeno della violenza contro
le donne, di “piaga sociale, una vera emergenza che richiede un impegno
collettivo, un cambiamento culturale e adeguate politiche di sistema”.
