
(AGENPARL) – lun 20 novembre 2023 **Gli adolescenti toscani secondo l’indagine Hbsc**
/Scritto da Walter Fortini, lunedì 20 novembre 2023 alle 16:29/
Un adolescente toscano su due si sente stressato dagli impegni scolastici.
I problemi di ‘peso’ non sono troppo frequenti, più diffusi in ogni caso
tra i maschi: l’obesità oscilla tra l’1 e il 3 per cento, anche se a
tredici anni un ragazzo su cinque risulta però sovrappeso (il doppio delle
ragazze). Le femmine si dimostrano però più sedentarie e propense al fumo
e al consumo di alcolici. Un giovane su dieci fa un uso problematico dei
social media e quasi uno su quattro dei videogiochi.
E’ la fotografia degli adolescenti che vivono nella regione scattata nel
2022 e che emerge dall’indagine Hbsc (Health behaviour school-aged
children) sui comportamenti e gli stili di vita salutari in età scolare:
una ricerca internazionale quadriennale, presentata la scorsa settimana e
che dal 2010 coinvolge le regioni italiane con un focus specifico.
Un’indagine su un’età ‘difficile’, fondata sull’autopercezione di
undicenni, tredicenni, quindicenni e, dall’anno scorso, anche dei
diciassettenni che vanno a scuola. Lo studio è coordinato dall’Istituto
superiore di sanità, con la collaborazione delle Università di Torino,
Siena e Padova e con il supporto del Ministero della salute e del Ministero
dell’istruzione: 3.210 sono stati gli studenti toscani che hanno
partecipato, alcuni di loro presenti nei giorni alla presentazione dello
studio.
“I dati del rapporto Hbsc ci restituiscono una fotografia dei
comportamenti e delle abitudini degli adolescenti toscani – commenta
l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini -: un punto di
partenza per valutare le aree di criticità e orientare le politiche
regionali. Dobbiamo continuare il monitoraggio nel tempo affinché si possa
intervenire là dove sono presenti delle criticità e coltivare invece gli
aspetti positivi che emergono dallo studio”.” In questo senso –
conclude – la collaborazione con la scuola, sia come istituzione che come
ambiente di formazione personale ed umana, è un tassello fondamentale per
raccogliere le istanze delle nuove generazioni e insieme costruire delle
risposte adeguate ai loro bisogni”.
Tanti sono i dati raccolti dai ricercatori. Ci sono quelli sui
comportamenti a rischio che possono avere conseguenze serie sulla salute
futura: il 9,6 per cento delle ragazze di quindici anni e il 5,1 dei maschi
fuma ogni giorno, proporzioni che si invertono (6,5 per cento dei maschi e
3,9 per cento delle quindicenni) quanto all’uso quotidiano di cannabis. Le
ragazze tornano a sopravanzare i ragazzi nel consumo di alcol: il 3,6 per
cento delle quindicenni (più del doppio dei maschi) dichiara di avere
bevuto ogni giorno nell’ultimo mese e il 41.4 per cento (tra i maschi il
34,7 per cento) racconta di aver assunto cinque o più bicchieri di bevande
alcoliche in un’unica occasione almeno una volta nel corso dell’ultimo
anno.
Il gioco d’azzardo (ovvero l’aver scommesso soldi, almeno una volta) si
configura invece come un fenomeno prettamente maschile: un’esperienza che
riguarda il 36,7 per cento dei maschi quindicenni e il 12.6 per cento delle
femmine.
Sull’uso problematico dei social media tutto si anticipa: il passare sempre
più tempo on line trascurando altre attività e le relazioni, l’ansia di
accedere al proprio profilo è qualcosa che già ad un undici anni riguarda
il 15,7 per cento dei maschi e il 14,1 per cento delle femmine. Crescendo
la situazione dei maschi migliora (solo il 7,3 per cento dei quindicenni
continua ad avere un uso problematico dei social) mentre si aggrava per le
femmine: il 16,8 per cento delle quindicenni continua infatti ad avere
problemi. Complessivamente l’11,7 per cento dei giovani toscani tra undici
e diciassette anni hanno uso problematico dei social media, ma ancora di
più – il 23,6 per cento – sono quelli che hanno un problema analogo con i
videogiochi.
Quanto all’alimentazione, la pecca maggiore degli adolescenti toscani
risulta il saltare la colazione nei giorni di scuola: non la fa il 15,4 per
cento degli undicenni, il 21,6 per cento dei tredicenni e il 29 per cento
dei quindicenni. Si tratta di una percentuale stabile rispetto al passato,
maggiore nelle femmine che nei maschi. Allo stesso modo è più diffusa la
sedentarietà tra il genere femminile rispetto a quello maschile: tra le
diciassettenni fa attività fisica quotidiana solo il 2,6 per cento
rispetto al 7,7 per cento dei maschi. Il 44,8 per cento di tutti gli
adolescenti toscani svolge comunque attività motoria per quattro giorni a
settimana (almeno sessanta minuti al giorno): un’abitudine che diminuisce
al crescere dell’età ma che rimane lontana dalle raccomandazioni
dell’Organizzazione mondiale della sanità.
La percentuale di giovani che si reputano in buona salute è decisamente in
calo rispetto al 2018, ovvero prima della pandemia da Covid-19. Ad accusare
sintomi di malessere – dal mal di testa al mal di stomaco, dal mal di
schiena al sentirsi giù di morale, irritabili, nervosi o con giramenti di
testa – sono più le femmine (72,7 per cento) dei maschi (45 per cento),
appena al di sotto della media nazionale (rispettivamente 74,5 e 48,2 per
cento).
Il rapporto con i coetanei, anche per superare le difficoltà, costituisce
un ruolo chiave: sette giovani su dieci dichiara di poter contare sui
propri compagni ed amici. Buona anche la comunicazione con i genitori, più
facile per i ragazzi che per le ragazze.