
(AGENPARL) – lun 20 novembre 2023 > ?
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>> COMUNICATO STAMPA
>> Sciopero generale: Mannino ( Cgil Sicilia), così nessun futuro per la Sicilia. Il mondo del lavoro vuole essere protagonista del cambiamento
>> Palermo, 20 nov- “La Sicilia non reggerà il peso di una manovra che colpisce tutti, dai giovani agli anziani, alle donne, a tutti i lavoratori. Non reggerà all’assenza di prospettive future a causa della mancanza di politiche di sviluppo e di misure antimeridionaliste come l’autonomia differenziata. Diventeremo più poveri e la nostra terra più deserta. Già ogni anni almeno 20 mila giovani vanno via in cerca di un futuro migliore e la situazione non potrà che peggiorare. Per questo lo sciopero oggi oltre che un diritto è un obbligo e il segnale che viene da Siracusa è che il mondo del lavoro vuole essere protagonista del cambiamento. Questa mobilitazione dunque continuerà finchè non cambieranno le politiche scellerate del governo”: lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a Siracusa per la manifestazione regionale nel giorno dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil. “Siano stretti nella tenaglia di due governi, quello nazionale e quello regionale- ha sottolineato Mannino-che dopo avere blandito i siciliani con false promesse fanno oggi gioco di sponda per affossare ulteriormente la Sicilia. Il governo Meloni ritiene con evidenza che il Mezzogiorno e la Sicilia siano un peso da sganciare al proprio destino. Il governo Schifani, che dovrebbe essere il primo soggetto a guidare la protesta, parla il politichese e non la lingua degli interessi della siciliani. Per questo- ha sottolineato Mannino- i siciliani sono chiamati a reagire, nessuno può più girarsi dall’altra parte, sapendo che non sarà una battaglia di breve durata e che è arrivato il momento di alzare la testa e di prendere nelle mani il proprio destino.Per nuove politiche per lo sviluppo e l’occupazione, contro le disuguaglianze sociali e territoriali, nell’interesse delle lavoratrici, del lavoratori, dei pensionati, delle giovani generazioni”.
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