
(AGENPARL) – mer 15 novembre 2023 Settimana della Cucina Italiana nel mondo: Cia, ottima opportunità per
valorizzare l’alimentare “made in Basilicata”
La Settimana della Cucina Italiana nel mondo, con numerose manifestazioni
nelle capitali estere e la partecipazione attiva di tanti chef e produttori
lucani, è un’ottima opportunità per valorizzare l’alimentare “made in
Basilicata” che nell’export sta toccando livelli importanti con un
incremento annuo del 34,3%. Lo sottolinea Cia-Agricoltori Potenza e Matera
evidenziando che nelle aziende agrituristiche da tempo sono a lavoro gli
agri/le agri-chef, in molti casi le stesse titolari delle aziende che
conoscono bene i prodotti che cucinano per gli ospiti e sono i custodi/le
custodi di antiche ricette contadine.
Tra le manifestazioni in corso merita un riconoscimento quella di Palazzo
Italia Bucarest (presieduto da Giovanni Baldantoni) con i prodotti lucani –
dalla pasta artigianale con farina di grani lucani, al pane di Matera, ai
salumi di Picerno, all’olio e alla salsa di pomodoro dell’Alto Bradano,
all’aglianico del Vulture – cucinati dagli chef e proposti ai mercati
romeno e dei Paesi Balcanici. Un modo concreto per proiettare in mercati
esteri le nostre produzioni tipiche e di qualità e valorizzare i territori
dove si producono, quali itinerari eno-gastronomici e del turismo
esperenziale.
Nel ricordare che il valore della produzione agricola dei 19 prodotti doc,
igp (13 alimentari e 6 vini) certificati in Regione ammonta a 16 milioni di
euro, Cia rinnova la proposta del Progetto di distretto regionale per la
sostenibilità e l’innovazione agro-alimentare, zootecnico e
silvo-forestale. La filiera bio va sostenuta in quanto componente ad
alto valore qualitativo va sostenuta in quanto rispettosa dei
consumatori per una corretta e sana alimentazione.
Gli operatori dell’agro-alimentare interessati in totale sono 728 (448 per
il vino e 280 per l’alimentare). Questa la suddivisione delle filiere: 84%
vino, 13% formaggi, 2% ortaggi e 0,6% olio) . Ai Dop e Igp si aggiungono
le 3 STG nazionali e le 2 Bevande Spiritose IG regionali, per un totale di
24 Indicazioni Geografiche.
Cia sottolinea l’esigenza di procedere a scelte strutturali ancor più per
il comparto agricolo-alimentare lucano “nevralgico” per l’economia
regionale. Tra l’altro è necessario un capitolo di spesa con adeguate
risorse per sostenere gli investimenti connessi ai bandi sia IV° che V°
bando nazionale delle filiere agro-alimentari nazionali sostenute dal Pnrr.