
(AGENPARL) – ven 10 novembre 2023 16 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE DEL TUMORE AL PANCREAS: È EMERGENZA SANITARIA
Le associazioni Fondazione Nadia Valsecchi e Oltre la Ricerca ODV avviano una collaborazione
con Federfarma e SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, per sensibilizzare la popolazione
e le istituzioni sulla necessità di fare di più per la diagnosi precoce e l’attivazione di percorsi di
sorveglianza nelle persone a maggior rischio di tumore del pancreas.
Al via la campagna ‘Quanto pesano 80 grammi?’
Sono prospettive poco rassicuranti quelle relative al tumore al pancreas: secondo le proiezioni, la patologia
si candida a diventare la seconda causa di morte per neoplasia a livello mondiale entro il 2030, con una stima
di oltre 560mila casi al mondo nel 2025. Un quadro che è confermato dal progressivo incremento dei numeri
anche nel nostro Paese: secondo i dati dell’Associazione Italiana Registro Tumori sono state circa 14.500 nel
2022 le nuove diagnosi in Italia, in aumento rispetto agli anni passati, con un incremento complessivo nei 2
sessi del 3% e un ulteriore incremento atteso per il 2025 del 5% associato ad una diminuzione dell’età media
dei malati.
Neoplasia silente, aggressiva e ancora poco conosciuta, nell’80% dei casi diagnosticata soltanto in fase
avanzata per la sostanziale assenza o aspecificità dei sintomi, il tumore al pancreas rischia di diventare nel
giro di pochi anni un problema sanitario di considerevole portata con ricadute tragiche non solo per le vite
dei pazienti, ma anche per i conti del SSN, poiché l’assenza di un iter diagnostico ben definito allunga a
dismisura i tempi della presa in carico del paziente, e aumenta il numero di specialisti ai quali il paziente si
rivolge spontaneamente, talvolta anche in maniera inappropriata.
La ricerca ha fatto alcuni passi importanti: oggi sappiamo che alcuni gruppi di persone sono più a rischio di
sviluppare la malattia per familiarità (presenza di più casi di tumore al pancreas in famiglia) o perché sono
portatori di mutazioni a geni quali BRCA, CDKN2A ed altri coinvolti anche nello sviluppo del tumore del
pancreas. Studi recenti dimostrano inoltre che la presenza di diabete di recente insorgenza o di diabete di
vecchia data non più ben compensato con la terapia in uso dal paziente, è un altro importante fattore che
deve allertare chi segue il malato ad una scrupolosa valutazione del pancreas. L’evidenza degli studi pubblicati
in letteratura dimostra che l’identificazione di particolari categorie di soggetti a rischio e la sorveglianza
condotta con i giusti mezzi, e con la tempistica corretta, può portare a diagnosi precoci e di conseguenza ad
una più elevata percentuale di casi resecabili e ad una più alta sopravvivenza dei malati.
Fondazione Nadia Valsecchi e Associazione Oltre la Ricerca ODV, realtà che da anni si occupano di
sensibilizzare la popolazione, supportare la ricerca sul tumore al pancreas ed assistere i pazienti e le loro
famiglie nei percorsi di diagnosi e di trattamento, lanciano l’allarme: “Occorre sviluppare strategie di presa in
carico dei pazienti sul territorio in modo da garantire equità delle cure ed il ‘diritto alla salute’ su tutto il
territorio nazionale – dice Francesca Gabellini, Presidente di Oltre la Ricerca ODV – Gli inderogabili doveri di
solidarietà sociale sanciti dalla nostra Costituzione si attuano anche con la messa in campo dei livelli essenziali
di assistenza, che dovrebbero essere garantiti ovunque secondo criteri di uniformità attraverso un intervento
di regolazione da parte dello Stato”.
“Ad oggi – continua Federica Valsecchi, Presidente della Fondazione Nadia Valsecchi – sono poche le strutture
che hanno attivato protocolli di sorveglianza attiva riferiti ai soggetti ad aumentato rischio di sviluppare la
patologia, o Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) standardizzati. Mancano risorse e strategie
a questo dedicate da parte del SSN, così come andrebbero implementati a livello Europeo i fondi dedicati alla
ricerca scientifica su questa patologia”.
Allarme confermato da Silvia Carrara, Presidente dell’AISP – Associazione Italiana Studio Pancreas e
gastroenterologa all’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, che ribadisce: “Il percorso per la diagnosi ed il
trattamento del tumore del pancreas è molto complesso, e richiede, oltre alle risorse tecnologiche adeguate,
la presa in carico da parte di un team multidisciplinare che racchiuda in sé tutte le competenze specialistiche
che si occupano di pancreas. La creazione di un percorso standardizzato di diagnosi e trattamento, e di un
coordinamento a rete fra i centri esperti (chiamati Hub) e quelli meno esperti (spoke) è fondamentale per
garantire cure più adeguate ai malati”.
È tempo di “alzare le antenne” sui sintomi che, anche se generici e aspecifici, se messi a sistema, possono
fondare il sospetto per l’avvio di indagini specifiche, e verso le istituzioni perché strutturino protocolli di presa
in carico del paziente. Con il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi più basso tra tutte le patologie
oncologiche – attorno al 10-12%, ben distante dall’88% del tumore al seno – quella contro il tumore al
pancreas è una sfida con cui il mondo medico e scientifico è chiamato a confrontarsi, coinvolgendo quanti più
attori possibili: una diagnosi precoce può consentire buone possibilità di sopravvivenza a 5 anni.
Per questo Fondazione Valsecchi e Associazione Oltre la Ricerca ODV hanno stretto, in occasione della
Giornata Mondiale del Tumore al Pancreas in programma il prossimo 16 novembre, due partnership di grande
rilevanza: da un lato con Federfarma, la federazione che unisce oltre 19mila farmacie su tutto il territorio
nazionale, dall’altra con SIMG – Società Italiana di Medicina Generale con l’obiettivo di diffondere la
campagna di sensibilizzazione, ‘accendere i riflettori su questa emergenza sanitaria e insieme attivare quella
fondamentale triangolazione tra associazioni, farmacisti e medici entrambi imprescindibili punti di
riferimento per i pazienti.
“Quanto pesano 80 grammi?” è il claim al centro della campagna di comunicazione: un organo piccolo – 80
grammi è il peso medio del pancreas – ma di grande importanza, con un “peso” dunque di gran lunga
superiore alle sue dimensioni fisiche.
“La maggioranza dei pazienti con tumore del pancreas inizia il proprio percorso diagnostico presentando i
sintomi al proprio medico curante – dice Claudio Cricelli, Presidente SIMG. – Si rende necessaria sempre più
la diffusione del sospetto e l’applicazione di strategie volte a raggiungere diagnosi precoci. A tal scopo, ad
esempio, il modello ENDPAC può fornire utili indicazioni, come altri score diagnostici. I MMG richiedono
sempre più supporti di questo tipo, in assenza di marcatori precoci, per identificare i pazienti a rischio che
necessitano di ulteriori approfondimenti”.
“Fare prevenzione e screening rientra nelle quotidiane attività della farmacia di comunità. Per questo
appoggiamo con convinzione la campagna Quanto pesano 80 grammi? organizzata nell’ambito della giornata
mondiale del tumore al pancreas” dichiara Marco Cossolo, Presidente di Federfarma nazionale. “Ogni giorno
i farmacisti in farmacia accolgono ed ascoltano le persone che si rivolgono loro con fiducia per essere orientate
ed ottenere consigli sui propri problemi di salute, svolgendo così il ruolo di informatori e formatori in stretta
collaborazione con gli altri professionisti sanitari che operano sul territorio. Con l’obiettivo, anche in
collaborazione con le società scientifiche e le associazioni di malati, di creare percorsi multidisciplinari ed
integrati che mettano il paziente al centro”.
COMPANY PROFILE
Fondazione Nadia Valsecchi nasce nel 2015 a Palazzolo sull’Oglio (Bs) in ricordo di Nadia Valsecchi, con l’obiettivo di
sostenere la ricerca scientifica sul tumore al pancreas, offrire supporto ai pazienti e alle loro famiglie, sensibilizzare la
popolazione attraverso attraverso campagne informative e contatto diretto.
Associazione Oltre la Ricerca ODV, fondata nel 2012 a Rimini in ricordo di Luca Signorotti, ha come obiettivo prioritario
quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni nei confronti del tumore al pancreas È vicina ai malati ed alle
famiglie nell’intento di accompagnarli nel difficile percorso di diagnosi e trattamento, fungendo da ponte tra pazienteospedale e popolazione-istituzioni.
Fondazione Nadia Valsecchi e Associazione Oltre la Ricerca ODV collaborano instancabilmente da anni per sensibilizzare
la popolazione, la politica, le istituzioni e il mondo medico-scientifico sulla necessità di migliorare i percorsi di diagnosi
e trattamento e di investire in ricerca, per offrire ai pazienti prospettive migliori in termini di sopravvivenza e qualità
della vita.
Partner consolidato delle due realtà è AISP, Associazione Italiana Studio Pancreas, che integra in un contesto
multidisciplinare tutte le professionalità interessate nella ricerca scientifica, nella diagnosi e nella cura delle malattie del
pancreas, con l’obiettivo di promuovere la sensibilizzazione in sinergia con le associazioni dei pazienti. Nel 2018 AISP è
stata riconosciuta dal Ministero della Salute come Associazione Scientifica degna di rappresentare la pancreatologia in
Italia e all’estero.
Ufficio stampa MEC&Partners per Fondazione Nadia Valsecchi e Associazione Oltre la Ricerca ODV