
(AGENPARL) – mer 08 novembre 2023 COMUNICATO STAMPA
IL CDA APPROVA I RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2023
I RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI CONFERMANO UNA FORTE CRESCITA DELLA
REDDITIVITA’ E LA CONTINUA CAPACITA’ DI GENERARE CAPITALE
IN MANIERA SOSTENIBILE; ROTE PARI AL 15,1%
UTILE NETTO AL 30 SETTEMBRE 2023 PARI A 929 MILIONI DI EURO (RISPETTO A PERDITA DI
334 MILIONI DI EURO A FINE SETTEMBRE 2022),
UTILE NETTO DEL TERZO TRIMESTRE A 310 MILIONI DI EURO
ULTERIORE RAFFORZAMENTO DELLA POSIZIONE PATRIMONIALE CON CET1 RATIO FULLY
LOADED AL 16,7%1, IN CRESCITA DI OLTRE 80 PUNTI BASE T/T,
LARGAMENTE SUPERIORE AI REQUISITI NORMATIVI
IN FORTE MIGLIORAMENTO A 1.446 MILIONI DI EURO IL RISULTATO OPERATIVO LORDO
NEI PRIMI NOVE MESI (509 MILIONI DI EURO NEL TERZO TRIMESTRE), PIU’ CHE
RADDOPPIATO RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2022,
GRAZIE SIA AL MIGLIORAMENTO DEI RICAVI (+22,9% A/A) SIA AGLI STRUTTURALI E
CONTINUI INTERVENTI SUI COSTI OPERATIVI (-15,2% A/A)
MARGINE DI INTERESSE IN CRESCITA ANCHE NEL TERZO TRIMESTRE, CON UN RISULTATO
NEI NOVE MESI A 1.688 MILIONI DI EURO (+62,7% A/A), CHE HA PIU’ CHE COMPENSATO
L’ANDAMENTO DELLE COMMISSIONI (-6,5% A/A) IMPATTATE NEL TERZO TRIMESTRE
SIA DAGLI EFFETTI DELLA RIDUZIONE DELLE SPESE SUI CONTI CORRENTI
CHE DALLA CONSUETA STAGIONALITA’
COST/INCOME NEI PRIMI 9 MESI AL 48%, IN ULTERIORE MIGLIORAMENTO RISPETTO AL
PRIMO SEMESTRE E IN SIGNIFICATIVA RIDUZIONE RISPETTO AL 70% NEI NOVE MESI 2022;
GIA’ SUPERATO L’OBIETTIVO DI PIANO AL 2026
RACCOLTA COMMERCIALE TOTALE2 ANCORA IN CRESCITA NEL TERZO TRIMESTRE GRAZIE
ALL’INCREMENTO DEI VOLUMI DEI DEPOSITI,
CON UNA DINAMICA GLOBALE DEI VOLUMI DA INIZIO ANNO PARI A +2,9%
VOLUMI DEGLI IMPIEGHI3 PERFORMING SOSTANZIALMENTE STABILI NEL TERZO
TRIMESTRE, CON UNA DINAMICA NEI NOVE MESI IN LINEA CON IL MERCATO
Inclusivo dell’utile di periodo.
Raccolta diretta e indiretta.
3 Esclusi PCT.
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COSTO DEL RISCHIO NEI NOVE MESI PARI A 52 PUNTI BASE, CON UN TERZO TRIMESTRE
CONFERMATO SUI LIVELLI PRECEDENTI, IN LINEA CON LA GUIDANCE PER IL 2023
STOCK DEI CREDITI DETERIORATI LORDI PRO FORMA A 3,4 MILIARDI DI EURO:
NPE RATIO PRO FORMA LORDO AL 4,1% (4,2% A FINE 2022)
NPE RATIO PRO FORMA NETTO AL 2,2% (2,2% A FINE 2022)
COPERTURA COMPLESSIVA PRO FORMA DEI CREDITI DETERIORATI AL 49,1% (+100 PB
RISPETTO A FINE 2022)
SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITA’, CON UNA COUNTERBALANCING CAPACITY NON
IMPEGNATA SUPERIORE A 28 MILIARDI DI EURO; LCR >160% E NSFR >130%, CON
ULTERIORE RIDUZIONE DELL’INCIDENZA DEL FUNDING BCE
(RIMBORSATI NEL MESE DI SETTEMBRE ULTERIORI 3 MILIARDI DI TLTRO III)
1,2 MILIARDI DI EURO DI PETITUM DI RISCHI LEGALI STRAORDINARI
DECLASSATI A RISCHIO “REMOTO”
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IL CDA DELLA CAPOGRUPPO ESPRIME PARERE FAVOREVOLE A PROPORRE ALL’ASSEMBLEA
DEI SOCI, IN SEDE DI APPROVAZIONE DI BILANCIO 2023, DI DESTINARE A RISERVA DI UTILI
NON DISTRIBUIBILI UNA SOMMA NON INFERIORE A 312,7 MILIONI DI EURO
A LIVELLO DI GRUPPO, QUALE OPZIONE PREVISTA DALLA NORMATIVA
SULLA TASSAZIONE DEI COSIDDETTI EXTRA PROFITTI
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Siena, 8 novembre 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
(la “Banca”), conclusosi ieri sera sotto la presidenza dell’Avvocato Nicola Maione, ha esaminato ed
approvato i risultati al 30 settembre 2023.
I risultati di conto economico di Gruppo al 30 settembre 2023
Al 30 settembre 2023 il Gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 2.804 mln di euro, in aumento
del 22,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tale dinamica è da ricondurre alla crescita del margine di interesse, che beneficia, sul fronte degli
impieghi, dello scenario favorevole dei tassi, in un contesto di attento presidio del costo della
raccolta. Il positivo andamento del margine di interesse ha più che compensato la flessione delle
commissioni nette (registrata soprattutto sui proventi della gestione del risparmio e sul comparto del
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credito, in ragione dell’evoluzione dello scenario macroeconomico) e il minor contributo degli altri
ricavi della gestione finanziaria (che nei primi nove mesi del 2022 incorporavano, in particolare,
consistenti utili derivanti dalla cessione di titoli classificati nel banking book della Capogruppo) e
degli altri proventi e oneri di gestione.
I ricavi del terzo trimestre 2023 ammontano a 953 mln di euro, in lieve calo (-2,0%) rispetto al
trimestre precedente per il minore contributo della gestione finanziaria. Stabile il margine di
intermediazione primario, al cui interno la prosecuzione della crescita del margine di interesse ha
più che compensato la flessione delle commissioni nette, che ha risentito anche di fattori di
stagionalità tipici del terzo trimestre, nonché della manovra di riduzione delle spese sui conti correnti,
che impatta per circa 5 milioni di euro sul trimestre.
Il margine di interesse al 30 settembre 2023 è risultato pari a 1.688 mln di euro, in crescita rispetto
allo stesso periodo del 2022 (+62,7%). Tale crescita è stata guidata prevalentemente (i) dal maggior
contributo del comparto commerciale, che ha beneficiato di maggiori interessi attivi sugli impieghi,
generati dall’aumento dei tassi di interesse, solo in parte compensati dai maggiori interessi passivi
sulla raccolta e (ii) dalla maggiore contribuzione del portafoglio titoli, in conseguenza di maggiori
rendimenti. Nei rapporti con banche centrali, al 30 settembre 2023 è stato contabilizzato un costo
netto pari a 90 mln di euro, rispetto al beneficio netto di 116 mln di euro del corrispondente periodo
del 2022. Tale dinamica è da ricondurre alle decisioni di politica monetaria di BCE, che hanno
introdotto una serie di aumenti dei tassi di riferimento e alcune modifiche, a far data dal 23 novembre
2022, ai termini e alle condizioni applicate alle aste TLTRO III in essere. In aumento, rispetto al
corrispondente periodo dell’anno precedente, anche il costo della raccolta di mercato, a seguito del
rialzo dei tassi e delle nuove emissioni obbligazionarie effettuate nel 2023.
Il margine di interesse del terzo trimestre 2023 è in aumento anche rispetto al trimestre precedente
(+4,6%) grazie al maggior contributo degli impieghi commerciali (che continuano a beneficiare della
crescita dei tassi), combinato all’attento presidio del costo della raccolta; in aumento anche i proventi
del portafoglio titoli. Risulta in crescita, rispetto al trimestre precedente, invece, il costo netto dei
rapporti con banche centrali. La diminuzione degli interessi passivi sulle aste TLTRO III
(rispettivamente, 77 mln di euro nel terzo trimestre 2023 e 144 mln di euro nel secondo trimestre
2023), a seguito delle scadenze di fine giugno 2023 (11 mld di euro) e fine settembre 2023 (3 mld
di euro) è stata più che compensata da un minore beneficio sulla liquidità depositata (110 mln di
euro nel terzo trimestre del 2023 rispetto a 131 mln di euro nel trimestre precedente) e da un
maggiore costo delle aste MRO e LTRO (55 mln di euro nel terzo trimestre 2023 rispetto a 2 mln di
euro registrati nel secondo trimestre del 2023).
Le commissioni nette al 30 settembre 2023, pari a 987 mln di euro, evidenziano un calo rispetto
a quelle consuntivate nello stesso periodo dell’anno precedente (-6,5%). La flessione è riconducibile
soprattutto ai proventi sulla gestione del risparmio (-8,5%), al cui interno le minori commissioni sul
risparmio gestito, legate all’evoluzione dello scenario macroeconomico, sono state in parte
compensate dai maggiori proventi derivanti dalla distribuzione titoli, in ragione del rinnovato
interesse da parte della clientela per gli investimenti a tasso fisso (principalmente titoli di stato). In
riduzione anche le commissioni da servizi bancari tradizionali4 rispetto a quelle consuntivate nello
stesso periodo dell’anno precedente (-2,6%) principalmente per la minore domanda di finanziamenti
e per la riduzione delle spese sui conti correnti. Le commissioni sul credito al consumo intermediato
Escluse le commissioni su prodotti di credito al consumo di terze parti, ma incluse le commissioni da protezione
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ammontano a 11 mln di euro rispetto ai 26 mln di euro nello stesso periodo dell’anno precedente, a
seguito della valorizzazione della fabbrica interna di consumer finance, avviata lo scorso anno.
Il contributo del terzo trimestre dell’esercizio 2023 è inferiore rispetto al trimestre precedente (-6,4%)
nonostante la buona tenuta delle commissioni da risparmio gestito. In riduzione le commissioni da
servizi bancari tradizionali5 (-10,2%) che risentono della manovra di riduzione delle spese sui conti
correnti, che impatta per circa 5 milioni di euro sul trimestre, e del rallentamento tipico del terzo
trimestre dell’anno.
I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 73 mln di euro e
risultano inferiori a 9 mln di euro rispetto al 30 settembre 2022. La dinamica è da ricondurre a minori
proventi generati dalle partecipazioni assicurative nelle società collegate AXA. Il risultato del terzo
trimestre 2023 si pone in riduzione rispetto al trimestre precedente (-15 mln di euro), in relazione,
anche in questo caso, alla minore contribuzione derivante dalle citate società AXA nonché a minori
dividendi contabilizzati nel terzo trimestre.
Il risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli
utili da cessioni/riacquisti al 30 settembre 2023 ammonta a 55 mln di euro, in calo di 19 mln di
euro rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell’anno precedente (inclusivi di consistenti utili
sulla cessione di titoli), e con un risultato del terzo trimestre 2023 inferiore di 14 mln di euro rispetto
al trimestre precedente.
Al 30 settembre 2023 gli oneri operativi sono risultati pari a 1.358 mln di euro, in miglioramento
rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-15,2%); migliora anche l’ammontare del terzo trimestre
2023 rispetto al precedente trimestre (-1,2%). Esaminando in dettaglio i singoli aggregati emerge
quanto segue:
le spese per il personale, che ammontano a 859 mln di euro, si pongono in calo rispetto
al corrispondente periodo dell’anno precedente (-19,5%), beneficiando dalla riduzione degli
organici, legata principalmente alle uscite attraverso l’Esodo/accesso al Fondo di Solidarietà,
di cui all’accordo con le organizzazioni sindacali del 4 agosto 2022. Anche il saldo del terzo
trimestre 2023 è inferiore rispetto al precedente trimestre (-0,8%);
le altre spese amministrative, che ammontano a 368 mln di euro, risultano in flessione
rispetto al 30 settembre 2022 (-6,7%), grazie ad un continuo processo di ottimizzazione dei
costi. Anche l’ammontare del terzo trimestre 2023 evidenzia una riduzione rispetto al
trimestre precedente (-3,9%);
le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a 131 mln di
euro al 30 settembre 2023 e risultano in flessione rispetto al 30 settembre 2022 (-6,9%); il
confronto del terzo trimestre 2023 rispetto al trimestre precedente evidenzia un aumento
(+4,2%), imputabile prevalentemente in investimenti in nuovo software.
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il risultato operativo lordo del Gruppo è pari a 1.446
mln di euro, più che raddoppiato rispetto al 30 settembre 2022 (pari a 679 mln di euro). Il risultato
del terzo trimestre (pari a 509 mln di euro) risulta in lieve flessione rispetto al trimestre precedente
Escluse le commissioni su prodotti di credito al consumo di terze parti, ma incluse le commissioni da protezione.
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(pari a 523 mln di euro), in conseguenza principalmente della dinamica dell’utile delle partecipazioni
e delle valutazioni al fair value.
Al 30 settembre 2023 il Gruppo ha contabilizzato un costo del credito a clientela pari a 307 mln
di euro, in flessione rispetto ai 320 mln di euro rilevati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il
contributo del terzo trimestre 2023, in lieve incremento rispetto al trimestre precedente (+4,5%)
include gli effetti dell’aggiornamento degli scenari macroeconomici nei modelli di rischio.
Al 30 settembre 2023 il rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei
finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di
crediti non performing esprime un tasso di provisioning di 52 bps (54 bps al 30 giugno 2023 e 55
bps al 31 dicembre 2022).
Il risultato operativo netto del Gruppo al 30 settembre 2023 è pari a 1.139 mln di euro, in
significativa crescita rispetto al risultato di 360 mln di euro registrato al 30 settembre 2022. Il risultato
del terzo trimestre 2023, pari a 405 mln di euro, si pone in leggera riduzione rispetto al trimestre
precedente, che aveva registrato un risultato di 426 mln di euro.
Alla formazione del risultato di periodo concorrono anche le seguenti voci:
altri accantonamenti netti al fondo rischi e oneri pari a +5 mln di euro al 30 settembre
2023, rispetto ai rilasci netti pari a 43 mln di euro contabilizzati nello stesso periodo dell’anno
precedente. Il saldo del terzo trimestre 2023 è pari a +7 mln di euro rispetto ai rilasci netti di
4 mln di euro del trimestre precedente;
altri utili (perdite) da partecipazioni pari a -3 mln di euro (includendo l’impairment
registrato nel primo trimestre 2023 su una partecipazione del Gruppo), a fronte di un utile di
4 mln di euro contabilizzato nel corrispondente periodo dell’anno precedente. Il risultato del
terzo trimestre 2023 risulta in flessione di 2 mln di euro rispetto al trimestre precedente;
oneri di ristrutturazione/oneri una tantum, pari a -10 mln di euro, rispetto ad un saldo
pari a -928 mln di euro registrato al 30 settembre 2022, che includeva gli accantonamenti
effettuati a fronte della manovra di esodo/fondo di solidarietà, di cui all’accordo con le
Organizzazioni sindacali del 4 agosto 2022. Il saldo del terzo trimestre 2023 si attesta a -13
mln di euro, rispetto ai +10 mln di euro del trimestre precedente;
rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari, pari a -134 mln di euro, costituiti
dai tributi a carico del Gruppo dovuti al Fondo di Risoluzione Unico (SRF), per -59 mln di
euro (contabilizzati nei precedenti trimestri 2023), e al FITD (DGS) per – 75 mln di euro
(contabilizzati nel terzo trimestre 2023);
canone DTA, pari a -47 mln di euro, sostanzialmente invariato rispetto a quanto registrato
nello stesso periodo dell’anno precedente; in linea con il trimestre precedente anche il dato
del terzo trimestre 2023. L’importo, determinato secondo i criteri del DL 59/2016 convertito
in Legge n. 119 del 30 giugno 2016, rappresenta il canone di competenza al 30 settembre
2023 sulle DTA (Deferred Tax Assets) trasformabili in credito di imposta;
risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali, pari a -29 mln
di euro (interamente registrati nel secondo trimestre 2023, a fronte della periodica
rideterminazione del valore del patrimonio immobiliare), rispetto al risultato di -11 mln di euro
contabilizzato nello stesso periodo del 2022;
utili (perdite) da cessione di investimenti, pari al 30 settembre 2023 a 0,4 mln di euro, in
linea rispetto a quanto contabilizzato al 30 settembre 2022 (pari a 0,8 mln di euro).
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Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, l’utile di periodo al lordo delle imposte del Gruppo
è pari a 922 mln di euro, in crescita rispetto alla perdita ante imposte di 751 mln di euro registrata
nel corrispondente periodo del 2022. Il risultato del terzo trimestre 2023 è pari a 307 mln di euro in
flessione rispetto ai 395 mln di euro del trimestre precedente.
Le imposte sul reddito di periodo registrano un risultato positivo pari a 6 mln di euro (417 mln di
euro il risultato positivo al 30 settembre 2022) imputabile principalmente alla valutazione delle DTA
al netto della fiscalità relativa al risultato economico del periodo.
A seguito delle dinamiche sopra descritte, l’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo
ammonta a 929 mln di euro al 30 settembre 2023, a fronte di una perdita di 334 mln di euro
conseguita al 30 settembre 2022. L’utile del terzo trimestre, pari a 310 mln di euro, risulta in
diminuzione rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente (pari a 383 mln di euro).
Con specifico riferimento a quanto previsto dalla Legge n. 136/2023 sulla tassazione degli extraprofitti bancari, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, avvalendosi dell’opzione prevista
dal predetto provvedimento, ha assunto un orientamento favorevole a proporre all’Assemblea che
approverà il bilancio di esercizio 2023, la costituzione di una riserva di utili non distribuibili non
inferiore a 308,9 mln di euro (analogo orientamento è stato assunto da Banca Widiba per una riserva
non inferiore a 3,8 mln di euro) senza determinare impatti a conto economico.
Gli aggregati patrimoniali di Gruppo al 30 settembre 2023
Al 30 settembre 2023 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 181,9 mld
di euro, in crescita di 3,1 mld di euro rispetto al 30 giugno 2023, trainati dalla raccolta diretta (+5,3
mld di euro). In flessione la raccolta indiretta (-2,2 mld di euro), principalmente per un effetto mercato
negativo.
L’aggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2022 (+7,5 mld di euro) grazie alla
crescita della raccolta diretta (+7,4 mld di euro) mentre rimane sostanzialmente stabile la raccolta
indiretta (+0,1 mld di euro).
La raccolta commerciale totale6, inclusiva dei depositi a clientela e della raccolta indiretta, cresce
dello 0,7% t/t e del 2,9% rispetto a fine 2022.
I volumi di raccolta diretta si sono attestati a 89,4 mld di euro e risultano in crescita rispetto ai
valori di fine giugno 2023 (+5,3 mld di euro). L’aumento è stato registrato principalmente sui conti
correnti (+2,3 mld di euro) e sui PCT (+2,4 mld di euro). In crescita anche le obbligazioni (+0,5 mld
di euro), che includono l’emissione senior preferred pari a 500 mln di euro perfezionata nel terzo
trimestre 2023, e le altre forme di raccolta (+0,1 mld di euro), mentre rimangono stabili i depositi a
scadenza.
L’aggregato risulta in crescita anche rispetto al 31 dicembre 2022 (+7,4 mld di euro) per effetto di
una maggiore operatività in PCT (+6,2 mld di euro) e della crescita della componente obbligazionaria
(+1,3 mld di euro), quest’ultima a seguito del collocamento delle sopra citate obbligazioni senior
preferred per 500 mln di euro nel terzo trimestre 2023, che si aggiunge al collocamento di
un’obbligazione senior preferred per 750 mln di euro perfezionato nel primo trimestre 2023.
Dati gestionali.
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La quota di mercato del Gruppo7 sulla raccolta diretta si è attestata al 3,30% (dato aggiornato ad
agosto 2023) in lieve flessione rispetto a dicembre 2022 (pari a 3,35%), mentre la quota di mercato
sui depositi a vista è pari 4,56%, in crescita di 23 bps rispetto a dicembre 2022.
La raccolta indiretta commerciale8 si è attestata a 82,5 mld di euro, in flessione di 1,2 mld di euro
rispetto al 30 giugno 2023, quasi interamente ascrivibile alla riduzione del risparmio gestito (-1,1 mld
di euro), da ricondurre essenzialmente a un effetto mercato negativo, mentre risulta sostanzialmente
stabile il risparmio amministrato.
Nel confronto con il 31 dicembre 2022 la raccolta indiretta commerciale risulta in crescita (+4,4 mld
di euro) principalmente per effetto della crescita del risparmio amministrato (+4,5 mld di euro),
registrata principalmente sulla componente dei titoli di stato, mentre il risparmio gestito risulta
sostanzialmente stabile.
Al 30 settembre 2023 i finanziamenti clientela del Gruppo si sono attestati a 78,0 mld di euro, in
crescita rispetto al 30 giugno 2023 (+1,9 mld di euro) per effetto soprattutto dell’incremento dei PCT
(+2,4 mld di euro). In lieve calo, invece, i conti correnti (-0,3 mld di euro), mentre risultano
sostanzialmente stabili i mutui (-0,2 mld di euro) e gli altri finanziamenti (-0,1 mld di euro). In lieve
crescita la componente dei crediti deteriorati (+0,1 mld di euro).
Anche nel confronto con il 31 dicembre 2022, l’aggregato risulta in crescita (+1,7 mld di euro). La
maggiore operatività in PCT (+2,6 mld di euro) e l’aumento degli altri finanziamenti (+0,6 mld di euro)
hanno più che bilanciato la flessione registrata da inizio anno sui mutui (-1,4 mld di euro), penalizzati
dal rallentamento della domanda, soprattutto sulla componente residenziale, a causa
dell’incremento dei tassi. In lieve riduzione anche i conti correnti (-0,1 mld di euro).
La quota di mercato9 del Gruppo risulta pari al 4,38% (dato aggiornato ad agosto 2023) in crescita
rispetto a dicembre 2022 (pari a 4,25%).
Il 3 agosto 2023 è stato sottoscritto il contratto di cessione di un portafoglio di crediti non performing
con un gross book value di circa 230 milioni di euro ad un gruppo di investitori istituzionali italiani ed
internazionali. I relativi crediti saranno deconsolidati entro la fine dell’anno.
Fattorizzando tale operazione su basi proforma, il totale finanziamenti clientela deteriorati proforma del Gruppo al 30 settembre 2023 è risultato pari a 3,4 mld di euro in termini di esposizione
lorda, stabile rispetto al 30 giugno 2023 e in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (+0,1 mld
di euro).
Parimenti, al 30 settembre 2023 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati pro-forma del
Gruppo si è attestata al 49,1%, in aumento di 1 punto percentuale rispetto al 31 dicembre 2022 (pari
al 48,1%).
Al 30 settembre 2023 il totale dei finanziamenti clientela deteriorati pro-forma del Gruppo in
termini di esposizione netta si è attestato a 1,7 mld di euro, in lieve incremento rispetto ai livelli
registrati al 30 giugno 2023 (pari a 0,1 mld di euro) e sostanzialmente in linea con il valore del 31
dicembre 2022.
7 Depositi e
PCT (esclusi PCT con controparti centrali) da clientela ordinaria residente e obbligazioni, al netto dei riacquisti, collocate a clientela ordinaria
residente come primo prenditore.
8 Dati gestionali.
9 Prestiti a clientela ordinaria residente, comprensivi di sofferenze e al netto dei PCT con controparti centrali.
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Al 30 settembre 2023 le attività in titoli del Gruppo sono risultate pari a 18,3 mld di euro, in
flessione rispetto al 30 giugno 2023 (-1,3 mld di euro) a causa del calo delle attività finanziarie
detenute per la negoziazione (-1,0 mld di euro) relative all’attività di market making su titoli di stato.
In lieve riduzione anche le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (-0,2 mld di euro); sostanzialmente stabili le altre componenti.
L’aggregato risulta in linea al valore registrato al 31 dicembre 2022 (-0,1 mld di euro). La diminuzione
delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (-0,9 mld di
euro), a seguito di scadenze intervenute soprattutto nel primo semestre 2023, è stata infatti
compensata dall’aumento dei crediti verso clientela al costo ammortizzato (+0,5 mld di euro), in
conseguenza di acquisti di titoli governativi (a parziale compensazione delle citate scadenze), e
dall’incremento delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (+0,4 mld di euro).
Al 30 settembre 2023, la posizione interbancaria netta del Gruppo si è attestata a 0,8 mld di euro
in impiego, a fronte di una posizione in raccolta di 3,2 mld di euro al 30 giugno 2023 e di 7,0 mld di
euro al 31 dicembre 2022. La variazione rispetto al trimestre precedente è imputabile principalmente
ai rapporti con banche centrali. La riduzione della raccolta, dovuta alla scadenza in data 27
settembre 2023 della tranche di TLTRO III, ottenuta nell’asta del settembre 2020, per 3 mld di euro
(il totale delle aste TLTRO III in essere al 30 settembre 2023 ammonta a complessivi 5,5 mld di
euro), è stata infatti solo parzialmente compensata dall’accesso ad aste MRO e LTRO per circa 0,75
mld di euro (il totale delle aste MRO e LTRO in essere al 30 settembre 2023 ammonta a complessivi
7,5 mld di euro); in aumento la liquidità depositata presso le banche centrali (+1,4 mld di euro sulla
Depo Facility).
Anche la variazione rispetto alla fine dell’anno precedente è riferibile alla raccolta da banche centrali,
riflettendo nella sostanza le dinamiche precedentemente illustrate (scadenze aste TLTRO III solo in
parte bilanciate dall’accesso ad aste MRO e LTRO, cui si aggiunge l’incremento registrato sulla
Depo Facility).
Al 30 settembre 2023 la posizione di liquidità operativa presenta un livello di counterbalancing
capacity non impegnata pari a circa 28,1 mld di euro, in aumento rispetto sia al 30 giugno 2023
(pari a 26,2 mld di euro) che al 31 dicembre 2022 (pari a 25,5 mld di euro).
Al 30 settembre 2023 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a 8,8 mld
di euro in aumento di 308 mln di euro rispetto al 30 giugno 2023, principalmente per effetto del
risultato positivo registrato nel trimestre.
Rispetto al 31 dicembre 2022 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta in aumento
di 0,9 mld di euro, ascrivibile per la quasi totalità, anche in questo caso, al risultato economico
conseguito nei primi nove mesi del 2023.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 settembre 2023 il Common Equity Tier 1 ratio
Fully loaded si è attestato a 16,0% rispetto al 15,9% del 30 giugno 2023 e il Total Capital ratio al
19,5% rispetto al 19,4% del 30 giugno 2023.
Tali coefficienti non includono l’utile di periodo; includendo l’utile del terzo trimestre 2023, il
Common Equity Tier 1 ratio si è attestato a 16,7% e il Total Capital ratio al 20,2%. L’incremento
rispetto al 30 giugno 2023 è dovuto principalmente alla organica generazione di capitale.
COMUNICATO STAMPA
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A seguito della sentenza della Corte di Cassazione dell’11 ottobre 2023 emessa nell’ambito del P.P.
29634/14, si è proceduto a declassare da “possibile“ a rischio “remoto” il rischio relativo ad alcuni
procedimenti legali e richieste stragiudiziali; di conseguenza l’ammontare complessivo di
Peraltro, dall’11 ottobre scorso, tutte le pretese stragiudiziali, notificate alla Banca successivamente
al 29 aprile 2018, in coerenza con quanto statuito dalla sentenza della Corte di Cassazione nel
procedimento 29634/14, sono da considerarsi prescritte.
*****
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Nicola Massimo Clarelli,
dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del “Testo unico delle disposizioni in materia
di intermediazione finanziaria” che l’informativa contabile contenuta nel presente
comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
*****
Il presente comunicato sarà disponibile sul sito web all’indirizzo http://www.gruppomps.it
Per ulteriori informazioni:
Relazioni Media
Servizio Investor Relations
Image Building
Cristina Fossati, Anna Pirtali
COMUNICATO STAMPA
Prospetti gestionali riclassificati
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico vengono di seguito rappresentati in forma
riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull’andamento generale del
Gruppo fondate su dati economici-finanziari di rapida e facile determinazione.
Di seguito si fornisce informativa sulle aggregazioni e sulle principali riclassificazioni
sistematicamente effettuate rispetto agli schemi di bilancio previsti dalla Circolare n. 262/05, in
Si precisa che i prospetti riclassificati, predisposti per rendere possibile un commento gestionale
delle grandezze patrimoniali ed economiche, non sono stati oggetto di verifica da parte della Società
di Revisione.
A partire dal 1° gennaio 2023, le collegate assicurative AXA MPS Assicurazioni Danni S.p.A. e AXA
MPS Assicurazioni Vita S.p.A. hanno adottato simultaneamente e per la prima volta il nuovo principio
contabile IFRS 17 “Contratti assicurativi”, entrato in vigore dal 1°gennaio 2023, e il principio contabile
IFRS 9 “Strumenti finanziari”. La data di transizione è identificata con l’inizio del periodo d’esercizio
immediatamente precedente a quello di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2022).
I valori economici e patrimoniali al 30 settembre 2022 e al 31 dicembre 2022 relativi al valore delle
partecipate, iscritte nel bilancio del Gruppo MPS con il metodo sintetico del patrimonio netto, sono
stati pertanto riesposti, rispetto a quanto pubblicato alle rispettive date di riferimento, al fine di
garantire un raffronto in termini omogenei. La riesposizione dei dati comparativi economici e
patrimoniali riferiti al 31 marzo 2022 e al 30 settembre 2022 è stata stimata in quanto non è stato
possibile rideterminare in modo puntuale gli specifici effetti retroattivi in tali periodi. In aggiunta si
segnala che i dati patrimoniali ed economici riferiti al 31 marzo 2023 e 30 settembre 2023, elaborati
dalle collegate assicurative, sono stati stimati utilizzando proxy o modelli di calcolo semplificati,
stante la maggiore onerosità delle elaborazioni contabili rispetto alle valutazioni effettuate in regime
dei previgenti principi contabili IFRS 4 e IAS 39.
A partire da dicembre 2022, gli importi relativi ai rimborsi di interessi e commissioni a clientela riferiti
ad anni passati e per i quali sono stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e oneri in contropartita
delle suddette voci di conto economico, sono ricondotti alla voce “altri accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri”. Tale riclassifica è stata adottata anche nei precedenti trimestri del 2022 al fine di
consentire un confronto omogeneo.
Si evidenzia inoltre che, a partire dal primo trimestre 2023, le seguenti riclassifiche non sono più
effettuate avuto riguardo alla scarsa materialità delle voci impattate nel primo caso e ad una più
puntuale ed accurata analisi andamentale nel secondo:
gli effetti economici della Purchase Price Allocation (PPA) di passate aggregazioni aziendali,
che impattavano sulle voci “margine di interesse”, “rettifiche di valore nette su attività
materiali ed immateriali” e “imposte sul reddito di periodo”, non sono più ricondotti alla
specifica voce (PPA) ma permangono nelle voci economiche interessate;
i fitti attivi, prima riclassificati alla voce “rettifiche di valore nette su attività materiali ed
immateriali”, permangono nella voce “altri proventi/oneri di gestione”.
I periodi comparativi sono stati rideterminati al fine di consentire un confronto omogeneo.
COMUNICATO STAMPA
Conto economico riclassificato
Di seguito si riportano i criteri di riconduzione adottati per la predisposizione degli schemi riclassificati
di conto economico:
La voce “margine di interesse” è stata depurata della quota relativa a rimborsi alla clientela
per -0,1 mln di euro, per i quali sono stati accantonati fondi, ricondotti alla voce “altri
accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”.
La voce “commissioni nette” accoglie il saldo della voce di bilancio 40 “commissioni attive”,
depurato della quota relativa al rilascio di fondi accantonati per rimborsi alla clientela riferiti
ad anni precedenti (+3,5 mln di euro), ricondotta alla voce “altri accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri” e il saldo della voce di bilancio 50 “commissioni passive”.
La voce “dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni” comprende la
voce di bilancio 70 “dividendi proventi e simili” e la quota di pertinenza dell’utile delle
partecipazioni collegate in AXA, pari a 56,5 mln di euro, inclusa nella voce di bilancio 250
“utili (perdite) delle partecipazioni”. L’aggregato è stato, inoltre, depurato dei dividendi
percepiti su titoli azionari diversi dalle partecipazioni (5,6 mln di euro), ricondotti alla voce
“risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli
utili da cessioni/riacquisti”.
La voce “risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di
attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti” comprende i valori delle voci di
bilancio 80 “risultato netto dell’attività di negoziazione”, 100 “utile (perdite) da cessione o
riacquisto” depurata dal contributo dei finanziamenti alla clientela (0,2 mln di euro) e 110
“risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico”, depurata dal contributo dei finanziamenti alla clientela (-0,1 mln di euro)
e dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing
(+8,3 mln di euro) ricondotti alla voce riclassificata “costo del credito clientela”. Tale
aggregato incorpora altresì i valori afferenti ai dividendi percepiti su titoli azionari diversi dalle
partecipazioni (+5,6 mln di euro).
La voce “risultato netto dell’attività di copertura” comprende la voce di bilancio 90
“risultato netto dell’attività di copertura”.
La voce “altri proventi/oneri di gestione” accoglie il saldo della voce di bilancio 230 “altri
oneri/proventi di gestione” al netto di:
imposte di bollo e di altre spese recuperate dalla clientela che vengono ricondotte alla
voce riclassificata “altre spese amministrative” (142,5 mln di euro);
recuperi di oneri di formazione, riclassificati a riduzione delle “spese per il personale”
(2,8 mln di euro) e delle “altre spese amministrative” (1,0 mln di euro).
La voce “spese per il personale” accoglie il saldo della voce di bilancio 190a “spese per il
personale” dalla quale sono state scorporate componenti positive nette per 3,9 mln di euro,
COMUNICATO STAMPA
riclassificate alla voce “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum”. La voce incorpora, inoltre,
il recupero di oneri di formazione (2,8 mln di euro) contabilizzati in bilancio nella voce 230
“altri oneri/proventi di gestione”.
La voce “altre spese amministrative” accoglie il saldo della voce di bilancio 190b “altre
spese amministrative” decurtato delle seguenti componenti di costo:
oneri, pari a 133,8 mln di euro, derivanti dalle direttive comunitarie Deposit Guarantee
Schemes Directive – DGSD nel seguito – e Bank Recovery Resolution Directive – BRRD
nel seguito – per la risoluzione delle crisi bancarie, ricondotti alla voce riclassificata “rischi
e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari”;
canone sulle DTA trasformabili in credito di imposta, per 47,2 mln di euro, ricondotto alla
voce riclassificata “canone DTA”;
oneri pari a 12,1 mln di euro, riferiti alle iniziative volte anche alla realizzazione dei
commitment assunti con DG Comp, ricondotti alla voce riclassificata “oneri di
ristrutturazione/oneri una tantum”;
oneri, pari a 1,4 mln di euro, riferiti alla chiusura di sportelli prevista dal Piano Industriale,
ricondotti alla voce riclassificata “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum”.
La voce incorpora, inoltre i seguenti importi, contabilizzati in bilancio nella voce 230 “Altri
oneri/proventi di gestione”:
imposte di bollo e altre spese recuperate dalla clientela (142,5 mln di euro);
recupero (1,0 mln di euro) di oneri sostenuti per la formazione.
La voce “rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali” ricomprende i valori
delle voci di bilancio 210 “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” e 220
“rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”.
La voce “costo del credito clientela” comprende le componenti economiche afferenti i
finanziamenti alla clientela delle voci di bilancio 100a “utili/perdite da cessione o riacquisto di
attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” (+0,2 mln di euro), 110b “risultato netto
delle attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value” (-0,1 mln di euro),
130a “rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato” (-300,0 mln di euro), 140 “utili/perdite da modifiche contrattuali senza
cancellazioni” (-2,6 mln di euro) e 200a “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per
impegni e garanzie rilasciate” (-12,8 mln di euro). La voce comprende inoltre le componenti
economiche afferenti i titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti
non performing iscritte nella voce di bilancio 110b “risultato netto delle altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value” (+8,3 mln di euro).
La voce “rettifiche di valore nette deterioramento titoli e finanziamenti banche”
comprende la quota relativa ai titoli (-1,9 mln di euro) e ai finanziamenti alle banche (+0,6
mln di euro) della voce di bilancio 130a “rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito
COMUNICATO STAMPA
di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e la voce di bilancio 130b “rettifiche e
riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva”.
La voce “altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” accoglie il saldo della voce
di bilancio 200 “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” decurtato della componente
relativa ai finanziamenti clientela della voce 200a “accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri per impegni e garanzie rilasciate” (-12,8 mln di euro), che è stata ricondotta alla voce
specifica “costo del credito clientela”. La voce accoglie inoltre l’importo dei rimborsi alla
clientela riferiti ad anni passati rilevati in bilancio alle voci “margine di interesse” per -0,1 mln
di euro e “commissioni attive” per +3,5 mln di euro.
La voce “altri utili (perdite) da partecipazioni” accoglie il saldo della voce di bilancio 250
“utili (perdite) delle partecipazioni” decurtato della quota di pertinenza dell’utile delle collegate
in AXA pari a 56,5 mln di euro ricondotto alla voce riclassificata “dividendi, proventi simili e
utili (perdite) delle partecipazioni”.
La voce “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum” accoglie i seguenti importi:
componenti positive nette per 3,9 mln di euro connesse alle uscite attraverso l’Esodo o
l’accesso al Fondo di Solidarietà contabilizzati in bilancio nella voce 190a “spese per il
personale”;
oneri per 12,1 mln di euro riferiti alle iniziative progettuali, volte anche alla realizzazione
dei commitment assunti con DG Comp, contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre
spese amministrative”;
oneri, pari a 1,4 mln di euro, riferiti alla chiusura di sportelli prevista dal Piano Industriale
e contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre spese amministrative”.
La voce “rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari” accoglie gli oneri derivanti
dalle direttive comunitarie DGSD per la garanzia dei depositi e BRRD per la risoluzione delle
crisi bancarie, pari a 133,8 mln di euro, contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre spese
amministrative”.
La voce “canone DTA” accoglie gli oneri relativi al canone sulle DTA trasformabili in credito
di imposta previsto dall’art. 11 del DL n. 59 del 3 maggio 2016 convertito in Legge n. 119 del
30 giugno 2016, contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre spese amministrative”, pari a
47,2 mln di euro.
La voce “risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali”
accoglie il saldo della voce di bilancio 260 “risultato netto della valutazione al fair value delle
attività materiali e immateriali.
La voce “utili (perdite) da cessione di investimenti” accoglie il saldo della voce di bilancio
280 “utili (perdite) da cessione di investimenti”.
COMUNICATO STAMPA
La voce “imposte sul reddito di periodo” accoglie il saldo della voce 300 “imposte sul
reddito di periodo dell’operatività corrente”.
Stato patrimoniale riclassificato
Di seguito riportiamo i criteri di riconduzione adottati per la predisposizione degli schemi riclassificati
di stato patrimoniale:
• la voce dell’attivo “finanziamenti banche centrali” ricomprende la quota relativa ai rapporti
con banche centrali della voce di bilancio 40 “attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato”;
la voce dell’attivo “finanziamenti banche” ricomprende la quota relativa ai rapporti con
banche delle voci di bilancio 40 “attività finanziarie valutate al costo ammortizzato”, 20 “attività
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico” e 120 “attività non correnti
e gruppi di attività in via di dismissione”;
la voce dell’attivo “finanziamenti clientela” ricomprende la quota relativa ai finanziamenti
con clientela delle voci di bilancio 20 “attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico”, 40 “attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e 120 “attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione”;
la voce dell’attivo “attività in titoli” ricomprende la quota relativa ai titoli delle voci di bilancio
20 “attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”, 30 “attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”, 40 “attività
finanziarie valutate al costo ammortizzato” e 120 “attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione”;
la voce dell’attivo “derivati” ricomprende la quota relativa ai derivati delle voci di bilancio 20
“attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico” e 50 “derivati di
copertura”;
la voce dell’attivo “partecipazioni” ricomprende la voce di bilancio 70 “partecipazioni” e la
quota relativa alle partecipazioni della voce 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via
di dismissione”;
la voce dell’attivo “attività materiali e immateriali” ricomprende le voci di bilancio 90 “attività
materiali”, 100 “attività immateriali” e gli importi relativi alle attività materiali e attività
immateriali della voce di bilancio 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione”;
la voce dell’attivo “altre attività” ricomprende le voci di bilancio 60 “adeguamento di valore
delle attività finanziarie oggetto di copertura generica”, 130 “altre attività” e gli importi della
voce 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” non ricondotti nelle
voci precedenti;
COMUNICATO STAMPA
la voce del passivo “debiti verso clientela” ricomprende la voce di bilancio 10b “passività
finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso clientela” e la componente relativa a
titoli clientela della voce di bilancio 10c “passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
– titoli in circolazione”;
la voce del passivo “titoli emessi” ricomprende le voci di bilancio 10c “passività finanziarie
valutate al costo ammortizzato – titoli in circolazione”, da cui è stata scorporata la componente
relativa a titoli clientela, e 30 “passività finanziarie designate al fair value”;
la voce del passivo “debiti verso banche centrali” ricomprende la quota della voce di
bilancio 10a “passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso banche”
relativa a rapporti con banche centrali;
la voce del passivo “debiti verso banche” ricomprende la quota della voce di bilancio 10a
“passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso banche” relativa a rapporti
con banche (escluse le banche centrali);
la voce del passivo “passività finanziarie di negoziazione per cassa” ricomprende la quota
della voce di bilancio 20 “passività finanziarie di negoziazione” depurata dagli importi relativi
a derivati di negoziazione;
la voce del passivo “derivati” ricomprende la voce di bilancio 40 “derivati di copertura” e la
quota relativa ai derivati della voce di bilancio 20 “passività finanziarie di negoziazione”;
la voce del passivo “fondi a destinazione specifica” ricomprende le voci di bilancio 90
“trattamento di fine rapporto del personale” e 100 “fondi per rischi e oneri”;
la voce del passivo “altre passività” ricomprende le voci di bilancio 50 “adeguamento di
valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”, 70 “passività associate a
gruppi di attività in via di dismissione” e 80 “altre passività”;
la voce del passivo “patrimonio netto di Gruppo” ricomprende le voci di bilancio 120
“riserve da valutazione”, 130 “azioni rimborsabili”, 150 “riserve”, 170 “capitale”, 180 “azioni
proprie” e 200 “utile (perdita) di periodo”.
COMUNICATO STAMPA
VALORI ECONOMICI e PATRIMONIALI
GRUPPO MONTEPASCHI
VALORI ECONOMICI (mln di euro)
Margine di interesse
1.687,9
1.037,2
62,7%
Commissioni nette
986,6
1.055,7
-6,5%
Altri ricavi della gestione finanziaria
125,7
163,8
-23,3%
-82,9%
2.804,2
2.280,9
22,9%
(1.357,8)
(1.601,8)
-15,2%
(307,0)
(320,0)
-4,1%
(0,3)
Risultato operativo netto
1.139,2
360,5
Componenti non operative
(217,0)
(1.111,4)
-80,5%
Altri proventi e oneri di gestione
Totale Ricavi
Oneri operativi
Costo del credito clientela
Altre rettifiche di valore
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo
928,6
UTILE (PERDITA) PER AZIONE (euro)
(334,4)
Utile (Perdita) base per azione (basic EPS)
0,737
(35,962)
Utile (Perdita) diluito per azione (diluted EPS)
0,737
(35,962)
DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI (mln di euro)
123.192,4
120.235,3
77.981,6
76.265,3
Raccolta Diretta
89.414,6
81.997,6
Raccolta Indiretta
92.516,6
92.420,7
di cui Risparmio Gestito
55.751,8
57.733,6
-3,4%
di cui Risparmio Amministrato
36.764,8
34.687,1
8.807,1
7.860,1
12,0%
Totale Attivo *
Finanziamenti clientela
Patrimonio netto di Gruppo *
STRUTTURA OPERATIVA
Numero Dipendenti – dato puntuale
Numero Filiali Rete Commerciale Italia
16.793
17.020
(227)
1.362
1.362
* I valori patrimoniali al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS
17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
** I valori economici al 30 settembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, oltre che per la suddetta applicazione retrospettiva dei principi
contabili delle collegate assicurative anche per tener conto (i) della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e Fitti Attivi e (ii) dell’introduzione della riclassifica ad “Altri
accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” dei rimborsi di interessi e commissioni a clientela riferiti ad anni passati e per i quali erano stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e
oneri in contropartita delle suddette voci di conto economico..
COMUNICATO STAMPA
INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
GRUPPO MONTEPASCHI
INDICATORI DI REDDITIVITA’ CONSOLIDATA (%)
Cost/Income ratio **
-19,2
R.O.E. (su patrimonio medio) *
(2,5)
(0,1)
Return on Assets (RoA) ratio
ROTE (Return on tangible equity) *
INDICI DI QUALITA’ DEL CREDITO (%)
(2,6)
Net NPE ratio
Gross NPL ratio
Tasso di variazione dei finanziamenti deteriorati
(19,6)
Finanziamenti clientela in sofferenza / Finanziamenti clientela
Finanziamenti clientela al costo ammortizzato stadio 2 / Finanziamenti clientela performing al
costo ammortizzato
Coverage finanziamenti clientela deteriorati
Coverage finanziamenti clientela in sofferenza
Costo del rischio
-0,03
Texas ratio *
* I valori al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS 17 “Contratti
assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate.
** I valori economici al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito (i) della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e
Fitti Attivi e (ii) dell’introduzione della riclassifica ad “Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” dei rimborsi di interessi e commissioni a clientela riferiti ad anni passati e
per i quali erano stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e oneri in contropartita delle suddette voci di conto economico.
Cost/Income ratio: rapporto tra gli oneri operativi (spese amministrative e rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali)
e totale ricavi (per la composizione dell’aggregato cfr. schema del conto economico riclassificato).
Return On Equity (ROE): rapporto tra il Risultato netto di periodo “annualizzato” e la media tra il patrimonio netto di Gruppo
(comprensivo dell’utile e delle riserve da valutazione) di fine periodo e quello di fine anno precedente.
Return On Asset (ROA): rapporto tra il risultato netto di periodo “annualizzato” ed il totale attivo di fine periodo.
Return On Tangible Equity (ROTE): rapporto tra il risultato netto di periodo “annualizzato” e la media tra il patrimonio netto
tangibile10 di fine esercizio e quello di fine periodo.
Gross NPL Ratio: incidenza lorda dei crediti deteriorati calcolata sulla base degli orientamenti EBA11 come rapporto tra i finanziamenti
clientela e banche12 deteriorati lordi, al netto delle attività in via di dismissione, e il totale finanziamenti clientela e banche3 lordi, al
netto delle attività in via di dismissione.
Tasso di variazione dei finanziamenti clientela deteriorati: rappresenta il tasso di crescita dei finanziamenti clientela lordi non
performing basato sulla differenza con lo stock di fine anno precedente.
Coverage finanziamenti clientela deteriorati e coverage finanziamenti clientela in sofferenza: il coverage ratio sui finanziamenti
clientela deteriorati e sui finanziamenti clientela in sofferenza è calcolato come rapporto tra i relativi fondi rettificativi e le
corrispondenti esposizioni lorde.
Costo del rischio: rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei finanziamenti clientela e del valore dei titoli
rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing.
Texas Ratio: rapporto tra i finanziamenti clientela deteriorati lordi e la somma, al denominatore, dei relativi fondi rettificativi e del
patrimonio netto tangibile.
Patrimonio netto contabile del Gruppo comprensivo del risultato di periodo, depurato dell’avviamento e delle altre attività immateriali.
EBA GL/2018/10.
12 I Finanziamenti banche includono i conti correnti e i depositi a vista presso banche e banche centrali classificati nella voce “cassa” dell’attivo patrimoniale.
COMUNICATO STAMPA
INDICATORI REGOLAMENTARI
GRUPPO MONTEPASCHI
RATIO PATRIMONIALI (%)
Common Equity Tier 1 (CET1) ratio – phase in
Common Equity Tier 1 (CET1) ratio – fully loaded
Total Capital ratio – phase in
Total Capital ratio – fully loaded
INDICE DI LEVA FINANZIARIA (%)
Indice di leva finanziaria – transitional definition
Indice di leva finanziaria – fully phased
RATIO DI LIQUIDITA’ (%)
166,1
192,3
-26,2
130,8
134,1
Encumbered asset ratio
Loan to deposit ratio
Counterbalancing capacity a pronti (mld di euro)
Nella determinazione dei ratios patrimoniali la versione “phase-in” (o “transitional”) rappresenta l’applicazione delle regole di calcolo
secondo il quadro normativo in vigore alla data di riferimento, mentre la versione “fully loaded” incorpora nel calcolo le regole come
previste a regime.
Common equity Tier 1 (CET1) ratio: rapporto tra capitale di qualità primaria13 e RWA (Risk Weighted Asset)14 complessive.
Total Capital ratio: rapporto tra Fondi Propri e le RWA complessive.
Indice di leva finanziaria: indicatore dato dal rapporto tra Tier 115 e totale attivo introdotto dalla normativa di Basilea con l’obiettivo
di contenere l’incremento di leva finanziaria nel settore bancario e rafforzare i requisiti basati sul rischio tramite una diversa misura
basata su aggregati di Bilancio.
Liquidity Coverage Ratio (LCR): indicatore di liquidità di breve termine corrispondente al rapporto tra l’ammontare degli High Quality
Liquidity Asset (attività liquide di elevata qualità) e il totale dei deflussi di cassa netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di
riferimento.
Net Stable Funding Ratio (NSFR): indicatore di liquidità strutturale a 12 mesi e corrisponde al rapporto tra l’ammontare disponibile
di provvista stabile e l’ammontare obbligatorio di provvista stabile.
Encumbered asset ratio: rapporto tra il Valore contabile di attività e garanzie vincolate e il Totale di attività e garanzie (XVII, sezione
1.6, punto 9, del Regolamento UE 2015/79).
Loan to deposit ratio: rapporto tra Finanziamenti clientela netti e la Raccolta diretta (debiti verso clientela e titoli emessi).
Counterbalancing capacity a pronti: sommatoria di poste certe e libere da qualsiasi impegno utilizzabili dal Gruppo per far fronte al
proprio fabbisogno di liquidità, costituite da attivi finanziari e commerciali eligible ai fini delle operazioni di rifinanziamento con BCE
e da attivi conferiti in MIC (mercato interbancario collateralizzato) e non utilizzati, cui viene prudenzialmente applicato lo scarto di
garanzia (haircut) pubblicato giornalmente dalla BCE.
Definito dall’art. 4 del regolamento UE/2013/575 (Capital Requirements Regulation, CRR). È costituito dagli elementi e strumenti di capitale
computabili, al netto delle rettifiche e detrazioni previste.
14 Attività ponderate per il rischio: è il risultato dell’applicazione di determinati coefficienti di ponderazione (risk weight) alle esposizioni determinate
secondo le regole di Vigilanza.
15 Somma del capitale primario di classe 1 (CET1) e del capitale aggiuntivo di classe 1 dell’ente (AT1), come definito dall’art. 25 del regolamento (UE) n.
575/2013.
COMUNICATO STAMPA
Conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali
GRUPPO MONTEPASCHI
Variazioni
Margine di interesse
1.687,9
1.037,2
650,7
62,7%
Commissioni nette
986,6
1.055,7
(69,1)
-6,5%
2.674,4
2.092,9
581,5
27,8%
Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni
(8,6)
-10,6%
Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di
attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti
(19,1)
-25,9%
Risultato netto dell’attività di copertura
(1,8)
(10,4)
(20,1)
-83,1%
Margine intermediazione primario
Altri proventi/oneri di gestione
Totale Ricavi
2.804,2
2.280,9
523,3
22,9%
Spese amministrative:
(1.226,5)
(1.460,8)
234,3
-16,0%
a) spese per il personale
(858,7)
(1.066,6)
207,9
-19,5%
b) altre spese amministrative
(367,8)
(394,2)
-6,7%
(131,3)
(141,0)
-6,9%
(1.357,8)
(1.601,8)
244,0
-15,2%
Risultato Operativo Lordo
1.446,4
679,1
767,3
Costo del credito clientela
(307,0)
(320,0)
-4,1%
Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali
Oneri Operativi
Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche
(0,3)
(1,7)
1.139,2
360,5
778,7
(37,6)
-88,1%
Altri utili (perdite) da partecipazioni
(3,1)
(6,8)
Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum
(9,6)
(928,5)
918,9
-99,0%
(133,8)
(172,2)
-22,3%
Canone DTA
(47,2)
(47,1)
(0,1)
Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali
(28,8)
(10,8)
(18,0)
(0,4)
-50,0%
Risultato operativo netto
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte
922,2
(751,0)
1.673,2
416,5
(410,2)
-98,5%
Utile (Perdita) al netto delle imposte
928,5
(334,5)
1.263,0
Utile (Perdita) di periodo
928,5
(334,5)
1.263,0
(0,1)
(0,1)
928,6
(334,4)
Imposte sul reddito di periodo
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo
1.263,0
* I valori economici al 30 settembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito (i) della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e
Fitti Attivi e (ii) dell’introduzione della riclassifica ad “Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” dei rimborsi di interessi e commissioni a clientela riferiti ad anni passati e
per i quali erano stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e oneri in contropartita delle suddette voci di conto economico e (iii) dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS
17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
COMUNICATO STAMPA
Evoluzione trimestrale conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali
GRUPPO MONTEPASCHI
3°Q 2023
Esercizio 2023
2°Q 2023
1°Q 2023
4°Q 2022
Esercizio 2022 *
3°Q 2022
2°Q 2022
1°Q 2022
Margine di interesse
605,0
578,3
504,5
498,4
378,7
336,3
322,2
Commissioni nette
316,6
338,3
331,7
309,0
326,7
359,5
369,5
Margine intermediazione primario
921,6
916,6
836,2
807,4
705,4
695,8
691,7
Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value
di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti
Risultato netto dell’attività di copertura
(8,6)
(1,9)
(0,5)
(2,4)
Altri proventi/oneri di gestione
(0,2)
(1,7)
Totale Ricavi
953,0
972,3
878,9
838,9
728,1
753,6
799,2
Spese amministrative:
(399,2)
(406,2)
(421,1)
(459,9)
(480,3)
(488,8)
(491,7)
a) spese per il personale
(284,3)
(286,7)
(287,6)
(326,9)
(354,0)
(356,8)
(355,9)
b) altre spese amministrative
(114,8)
(119,5)
(133,5)
(132,9)
(126,3)
(132,0)
(135,8)
(44,8)
(43,0)
(43,5)
(46,5)
(47,1)
(46,6)
(47,3)
Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali
Oneri Operativi
(444,0)
(449,2)
(464,6)
(506,4)
(527,4)
(535,4)
(539,0)
Risultato Operativo Lordo
509,1
523,1
414,3
332,6
200,7
218,2
260,2
Costo del credito clientela
(102,1)
(97,7)
(107,2)
(96,9)
(95,1)
(113,7)
(111,3)
Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti
banche
(1,9)
(2,5)
(0,3)
(0,4)
Risultato operativo netto
405,1
425,5
308,6
233,1
105,3
106,6
148,5
(6,5)
(40,7)
121,8
(50,1)
(29,0)
Altri utili (perdite) da partecipazioni
(1,8)
(1,6)
(0,7)
Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum
(13,1)
(6,2)
(2,9)
(925,4)
(2,9)
(0,2)
Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari
(75,2)
(0,2)
(58,4)
(7,5)
(83,5)
(88,7)
Canone DTA
Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e
immateriali
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
(15,7)
(15,7)
(15,7)
(15,8)
(15,7)
(15,7)
(15,8)
(28,9)
(20,3)
(10,8)
(0,1)
Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte
306,9
395,0
220,3
145,9
(795,1)
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Imposte sul reddito di periodo
(11,8)
407,6
Utile (Perdita) al netto delle imposte
309,6
383,2
235,7
156,0
(387,5)
Utile (Perdita) di periodo
309,6
383,2
235,7
156,0
(387,5)
(0,1)
(0,1)
309,6
383,3
235,7
156,0
(387,5)
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo
* I valori economici relativi ai trimestri 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alle rispettive date di riferimento, a seguito (i) della cessata applicazione delle riclassifiche
su PPA e Fitti Attivi, (ii) dell’introduzione a partire da dicembre 2022 della riclassifica ad “Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” dei rimborsi di interessi e commissioni
a clientela riferiti ad anni passati e per i quali erano stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e oneri in contropartita delle suddette voci di conto economico e (iii) dell’applicazione
retrospettiva del nuovo principio IFRS 17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative .
COMUNICATO STAMPA
Stato Patrimoniale consolidato riclassificato
Attività
Cassa e disponibilità liquide
Variazioni
13.514,5
12.538,6
975,9
522,6
628,1
(105,5)
-16,8%
Finanziamenti banche
2.270,1
1.950,1
320,0
16,4%
Finanziamenti clientela
77.981,6
76.265,3
1.716,3
Attività in titoli
18.323,3
18.393,6
(70,3)
-0,4%
3.122,8
3.413,6
(290,8)
-8,5%
689,1
750,7
(61,6)
-8,2%
2.499,6
2.604,0
(104,4)
-4,0%
Finanziamenti banche centrali
Derivati
Partecipazioni
Attività materiali e immateriali
di cui: avviamento
Attività fiscali
1.922,4
2.216,4
(294,0)
-13,3%
Altre attività
2.346,4
1.474,9
871,5
59,1%
123.192,4
120.235,3
2.957,1
Totale dell’Attivo
Passività
Raccolta diretta
Variazioni
7.417,0
89.414,6
81.997,6
79.494,9
73.356,8
6.138,1
9.919,7
8.640,8
1.278,9
14,8%
13.105,6
19.176,9
(6.071,3)
-31,7%
Debiti verso Banche
1.790,8
2.205,9
(415,1)
-18,8%
Passività finanziarie di negoziazione per cassa
3.614,6
2.567,2
1.047,4
40,8%
Derivati
1.493,9
1.722,9
(229,0)
-13,3%
Fondi a destinazione specifica
1.501,9
1.585,7
(83,8)
-5,3%
(2,5)
-3,6%
152,6
142,5
(23,1)
-86,8%
1.278,1
1.346,4
(68,3)
-5,1%
25,8%
Altre passività
3.454,9
3.111,5
343,4
11,0%
Patrimonio netto di Gruppo
8.807,1
7.860,1
947,0
12,0%
a) Riserve da valutazione
(15,8)
(26,9)
-41,4%
d) Riserve
440,8
611,9
(171,1)
-28,0%
f) Capitale
7.453,5
7.453,5
928,6
(178,4)
1.107,0
(0,2)
-22,2%
123.192,4
120.235,3
2.957,1
a) Debiti verso Clientela
b) Titoli emessi
Debiti verso Banche centrali
a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub.
b) Fondo impegni e garanzie rilasciate
c) Fondi di quiescenza
d) Altri fondi
Passività fiscali
h) Utile (Perdita) di periodo
Patrimonio di pertinenza terzi
Totale del Passivo e del Patrimonio netto
* I valori patrimoniali al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, a seguito dell’applicazione
retrospettiva del nuovo principio IFRS 17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
COMUNICATO STAMPA
Stato Patrimoniale consolidato riclassificato – Evoluzione Trimestrale
Attività
Cassa e disponibilità liquide
Finanziamenti banche centrali
30/09/23
30/06/23
31/03/23
31/12/22*
30/09/22*
30/06/22*
31/03/22*
13.514,5
11.769,1
14.512,4
12.538,6
16.540,4
1.518,8
1.791,0
522,6
544,1
656,4
628,1
4.426,4
17.626,5
15.392,8
Finanziamenti banche
2.270,1
2.237,9
2.125,8
1.950,1
2.715,5
1.432,1
2.424,9
Finanziamenti clientela
77.981,6
76.056,0
77.755,6
76.265,3
77.939,1
78.621,7
79.259,7
Attività in titoli
18.323,3
19.589,7
18.652,3
18.393,6
19.794,3
22.312,7
23.382,2
3.122,8
3.023,6
3.215,9
3.413,6
3.521,3
3.029,2
2.352,6
689,1
677,3
772,0
750,7
691,9
693,5
953,7
2.499,6
2.495,8
2.567,1
2.604,0
2.639,5
2.666,1
2.718,5
1.922,4
2.065,6
2.219,7
2.216,4
2.205,7
1.769,3
1.798,0
Derivati
Partecipazioni
Attività materiali e immateriali
di cui: avviamento
Attività fiscali
Altre attività
Totale dell’Attivo
Passività
2.346,4
2.342,0
1.808,8
1.474,9
1.317,1
1.645,0
1.904,2
123.192,4
120.801,1
124.286,0
120.235,3
131.791,2
131.314,9
131.977,6
30/09/23
30/06/23
31/03/23
31/12/22*
30/09/22*
30/06/22*
31/03/22*
Raccolta diretta
89.414,6
84.142,3
84.067,0
81.997,6
83.805,1
84.305,1
84.428,2
a) Debiti verso Clientela
79.494,9
74.726,7
74.708,3
73.356,8
75.164,3
74.940,9
74.992,2
9.919,7
9.415,6
9.358,7
8.640,8
8.640,8
9.364,2
9.436,0
b) Titoli emessi
Debiti verso Banche centrali
13.105,6
15.283,4
19.317,2
19.176,9
28.931,7
28.947,6
29.081,1
Debiti verso Banche
1.790,8
1.897,7
1.884,6
2.205,9
2.589,8
1.694,6
1.763,6
Passività finanziarie di negoziazione per cassa
3.614,6
2.859,9
3.276,3
2.567,2
2.362,2
2.658,7
3.174,4
Derivati
1.493,9
1.554,5
1.608,7
1.722,9
1.777,2
1.727,5
2.081,9
Fondi a destinazione specifica
1.501,9
1.523,3
1.554,2
1.585,7
2.582,4
1.822,2
1.820,6
136,9
142,5
157,8
152,6
148,6
152,8
142,5
148,5
148,8
147,8
a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub.
b) Fondo impegni e garanzie rilasciate
c) Fondi di quiescenza
d) Altri fondi
Passività fiscali
1.278,1
1.303,3
1.327,7
1.346,4
2.272,8
1.506,0
1.486,0
Altre passività
3.454,9
5.032,7
4.441,3
3.111,5
4.430,8
4.378,1
3.645,4
Patrimonio del Gruppo
8.807,1
8.499,5
8.128,9
7.860,1
5.303,8
5.773,7
5.974,6
(15,8)
(18,4)
(26,9)
(56,0)
174,6
a) Riserve da valutazione
d) Riserve
440,8
445,4
432,5
611,9
740,1
(3.505,0)
(3.417,6)
f) Capitale
7.453,5
7.453,5
7.453,5
7.453,5
4.954,1
9.195,0
9.195,0
h) Utile (Perdita) di periodo
928,6
619,0
235,7
(178,4)
(334,4)
Patrimonio di pertinenza terzi
123.192,4
120.801,1
124.286,0
120.235,3
131.791,2
131.314,9
131.977,6
Totale del Passivo e del Patrimonio netto
* I valori patrimoniali relativi al 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, a seguito dell’applicazione
retrospettiva del nuovo principio IFRS 17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
COMUNICATO STAMPA
The information contained herein provides a summary of the Group’s 3Q 2023 interim financial statements and is not complete. 3Q
2023 complete interim financial statements will be available on the Company’s website at http://www.gruppomps.itwebsite of Banca Monte
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