
(AGENPARL) – lun 06 novembre 2023 CGIL UIL
SICILIA
COMUNICATO STAMPA
Manovra: la mobilitazione di Cgil e Uil in Sicilia contro “misure che
penalizzano il mondo del lavoro, i siciliani tutti”. Scioperi di
categoria il 17 novembre e sciopero generale regionale il 20
Mannino e Lionti: “La protesta cesserà solo dopo avere raggiunto i
risultati”
Palermo, 6 nov. Monta in Sicilia la protesta contro la manovra economica
del governo Meloni, che “non guarda ai lavoratori, ai giovani e per
quanto riguarda le pensioni arriva perfino a peggiorare la legge Fornero
cercando anche di fare la cassa sui dipendenti pubblici”. Ne hanno
discusso gli esecutivi unitari di Cgil e Uil siciliane riuniti a Pergusa
per i dettagli organizzativi e di contenuto di una fase di mobilitazione
a carattere nazionale destinata a non esaurirsi nel breve termine. “La
Sicilia è messa all’angolo- ha detto in apertura la segretaria generale
della Uil regionale, Luisella Lionti- hanno tagliato le risorse del Pnrr
ripartendo al Nord le risorse. C’è poi la grande beffa sulle pensioni,
mentre non si fa niente per recuperare l’evasione fiscale e neanche per
il lavoro precario e per la sicurezza sul lavoro”. Si comincia il 17
novembre con gli scioperi del pubblico impiego, della scuola, dei
trasporti, dei consorzi di bonifica e con presidi davanti alle
prefetture e ai luoghi di lavoro. Il 20 novembre si replica con lo
sciopero generale e la manifestazione a carattere regionale. Da ora e
fino al 20 novembre Cgil e Uil annunciano assemblee nei luoghi di lavoro
e iniziative territoriali. “La manovra del governo – ha detto il
segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- unita a misure
come l’autonomia differenziata e, in contraddizione, l’accentramento
statale delle competenze sulle Zes ampliate a coprire tutto il
Mezzogiorno, penalizzano fortemente la Sicilia e i siciliani devono
acquisirne piena consapevolezza, contrastandola con la protesta. Per
questo metteremo in campo quante più iniziative di informazione
possibile”. Convitato di pietra della riunione il governo regionale,
chiamato in causa in più interventi per il suo “silenzio e
incondizionato assenso alle misure azzoppa- Sicilia e per la sua
inadeguata azione su più fronte a partire da quello della sanità, con
una sanità pubblica allo sfascio”. Al centro del dibattito i problemi su
cui Cgil e Uil chiedono un “inversione di rotta delle politiche
nazionali e regionali”. Si è parlato dunque di interventi veri su salari
e pensioni, soprattutto in Sicilia dove manca il lavoro, di istruzione,
trasporti, forestazione, consorzi di bonifica, precariato nella pubblica
amministrazione e nella sanità, di prospettive per i giovani, per le
donne e delle difficoltà di anziani e non autosufficienti con un welfare
insufficiente. “Al livello nazionale – hanno detto Mannino e Lionti – si
è deciso per iniziative a scacchiera dal 17 novembre all’1 dicembre per
segnalare la volontà di un percorso che si apre e che si chiuderà solo
al raggiungimento dei risultati”.
2023 dac