
(AGENPARL) – lun 06 novembre 2023 FIOM-CGIL
SEGRETERIE NAZIONALI
Prof. RP 1432 nt2023
ili.mo Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
e-mail
Oggetto: richiesta di incontro sulla critica situazione dell’ex llva
Illustrissimo Presidente,
abbiamo deciso di rivolgerci a Lei come garante della nostra Repubblica fondata sul
lavoro per la grande preoccupazione sulla condizione drammatica delle lavoratrici e dei
lavoratori dell’ex llva, oggi Acciaierie d’Italia. Le scriviamo perché sentiamo l’urgenza dettata
dal rischio per la sicurezza sociale e personale dei lavoratori e per la salute dei cittadini.
Questa vertenza è suo malgrado un simbolo dello stato critico dell’industria nel nostro
Paese che vede la vita di migliaia di persone sospesa da anni tra cassa integrazione e
incertezze.
Oggi la maggior parte degli impianti sono fermi e la produzione è arrivata ormai ai
minimi storici; l’utilizzo massiccio e non giustificato della cassa integrazione, la situazione
debitoria di Acciaierie d’Italia e l’incompleta ambientalizzazione rendono poco credibile
l’attuale gestione.
Nonostante l’impegno profuso quotidianamente dalle lavoratrici e dai lavoratori nel
salvaguardare gli impianti, le condizioni peggiorano di giorno in giorno per la decisione della
proprietà di non investire nella manutenzione ordinaria e straordinaria.
In questi anni abbiamo svolto decine di incontri ministeriali e a Palazzo Chigi, ci siamo
mobilitati con scioperi, manifestazioni, audizioni parlamentari, ma le nostre grida di allarme
sono rimaste inascoltate. L’ultima iniziativa si è tenuta lo scorso venerdì 20 ottobre ed ha
visto migliaia di lavoratrici e di lavoratori manifestare nella Capitale.
Acciaierie d’Italia, nonostante la presenza nel capitale dello Stato italiano, versa in una
condizione produttiva, gestionale ed occupazionale molto critica a partire dal polo
siderurgico di Taranto dove gli attuali impianti senza investimenti e rilancio rischiano di
terminare la loro attività. La situazione non è migliore negli altri siti, come a Genova dove la
rottura del carroponte principale mina l’int?ro stabilimento e a Novi Ligure dove registriamo
giornaliere segnalazioni di guasti.