
(AGENPARL) – ven 03 novembre 2023 Comunicato stampa
73/2023
3 novembre
Miele italiano: dal CREA Politiche e Bioeconomia HONEY COST, la prima indagine
statistica sui costi di produzione
Produrre 1 kg di miele costa tra i 9 e i 10 euro
Nell’ultimo decennio il mondo delle Api e del Miele sta riscontrando un trend positivo, come testimoniano
sia il numero crescente di alveari e di apicoltori sia l’incremento del valore registrato dal comparto in
termini economici, grazie a produzioni diversificate e di elevata qualità. Senza trascurare l’importanza
ambientale degli impollinatori nei sistemi agricoli e forestali e la loro funzione nella produzione agricola.
Una conoscenza del settore, fondata su solide basi di dati, è necessaria per delineare interventi a sostegno
e valorizzazione, ma anche evoluzioni, potenzialità e difficoltà. Proprio per tali ragioni il CREA, con il suo
centro di Politiche e Bioeconomia, in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale Miele, ha realizzato
l’indagine statistica Honey Cost, un’iniziativa unica e senza precedenti per il settore dell’apicoltura, che ha
l’obiettivo di determinare i costi di produzione del miele, identificati per la prima volta attraverso una
metodologia scientifica, rigorosa e precisa.
L’indagine Honey Cost. Nata con l’intento di definire in maniera attendibile e sistematica i costi di
produzione del miele – e di raccogliere anche altre informazioni di carattere tecnico-gestionale, produttivo
e ambientale – consente di misurare la sostenibilità tecnica ed economica delle aziende oggetto di
osservazione e l’efficienza gestionale. Conoscere quanto costa produrre un kg di miele, infatti, consente di
sviluppare una strategia aziendale mirata e di prendere decisioni gestionali più efficaci. Questa rilevazione è
la prima di ulteriori analisi, nelle annualità successive, che costituiranno serie storiche utili ad analizzare,
anche nel lungo periodo, gli andamenti dei fattori, non solo economici, presi in considerazione. L’indagine,
infatti, proseguirà con un’azione specifica nell’ambito della Rete Rurale Nazionale.
Il campione. Si compone di 434 aziende rappresentative del contesto produttivo nazionale e regionale, la
cui produzione standard è superiore a 8 mila euro, con una dimensione minima di 120 alveari per un
totale di 6.100 apicoltori rappresentati. I dati (2021 e 2022) sono stati rilevati a partire da 392 questionari.
Il 70% delle aziende rispondenti praticano il nomadismo e oltre il 30% è di tipo biologico; il 45% delle
aziende rilevate sono grandi (con una consistenza media di oltre 240 alveari), corrispondente ad oltre 50
mila euro di Produzione Standard. Circa 1/3 si caratterizza, invece, dall’essere di dimensione piccola (meno
di 25 mila euro di Produzione Standard e una consistenza media di 65 alveari).
I principali risultati. Il prezzo del miele propone una forbice da 8,9 euro a 9,7 euro mentre le rese di miele
per alveare si differenziano in base alla modalità di allevamento: per il nomadismo la resa media è di circa
22 kg di miele per alveare, per gli stanziali si attesta intorno ai 12 kg. Se guardiamo all’UE, mancano
statistiche che danno un prezzo medio del miele nell’Unione, una serie di stime pubblicate evidenziano
prezzi piuttosto differenziati, dai circa 3-4 euro nei paesi dell’est UE (Polonia, Ungheria, Romania) ai 15-20
euro dell’Austria, della Germania, dell’Irlanda; in Spagna, il maggior produttore UE, il prezzo stimato si
attesta sui 7 euro. Tornando al contesto nazionale, da una prima analisi si deducono buone performance
economiche: la produttività unitaria degli alveari (resa in miele), rispetto al prezzo riconosciuto agli
apicoltori, si posiziona sopra la soglia minima delle rese unitarie, consentendo di coprire i costi di
produzione – ad eccezione delle aziende del gruppo “piccole – stanziali”. I costi di produzione sono distinti
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