
(AGENPARL) – ven 03 novembre 2023 *L’assessore all’Istruzione della Regione Puglia, Sebastiano Leo, risponde
al ministro Valditara *
“Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, ora vorrà anticipare anche il
“merito” del giudizio dinanzi al TAR?“
L’assessore all’Istruzione, Sebastiano Leo replica così alle parole che
nelle ultime ore ha espresso il Ministro Valditara rispetto alla istanza
cautelare della Regione Puglia contro il dimensionamento scolastico.
“Facciamo il punto – prosegue – il ricorso al TAR Lazio proposto dalla
Regione Puglia contro il Decreto interministeriale n. 127 del 30 giugno
2023, sull’assegnazione del contingente regionale per il dimensionamento
scolastico, ha visto ad oggi il solo pronunciamento anticipatorio (assunto
cioè “inaudita altera parte”) della istanza di sospensiva.
È quindi solo rispetto a tale fase “anticipatoria“ che sono state valutate
le situazioni dell’assenza del cosiddetto periculum immediato, tale da non
poter attendere i tempi per l’espletamento della discussione collegiale in
sede cautelare.
E, difatti, la valutazione sulla richiesta cautelare si terrà il 21
novembre prossimo nell’udienza della “camera di consiglio” alla quale fa
riferimento il Ministro con una presunzione di esito negativo sulla
cautelare.
Leo ha aggiunto: “noi, che peraltro abbiamo anche proposto il ricorso sulla
incostituzionalità della legge di bilancio dello Stato, che ha riformato il
dimensionamento, attendiamo, fiduciosi e rispettosi, gli esiti delle
procedure contenziose in corso riconoscendo il valore delle singole fasi
del processo.
Ha voluto forse il Ministro dell’Istruzione e del Merito, che ne ha già
anticipato la valutazione cautelare, scambiandola con quella anticipatoria,
anticipare anche il “merito” del ricorso?
Nel frattempo, e questo è un fatto decretato processualmente, il TAR
Campania afferma una cosa piuttosto importante sull’eccezione di
costituzionalità: “non è chi non veda come tale norma si connoti per uno
spiccato carattere di disposizione di dettaglio e non certo di principio,
elidendo in toto ogni spazio di concorrente intervento del legislatore
regionale che finisce per essere in buona sostanza esautorato”.
Questo passaggio è molto importante perché di fatto si afferma che, la
legge prima e il decreto interministeriale poi, hanno eliminato le
prerogative regionali in tema di organizzazione del sistema scolastico.
A latere della legittimità in punto di diritto delle norme impugnate
restano evidenti gli effetti di depauperamento che una tale riforma rischia
di produrre sul territorio, con la riduzione nella sola Regione Puglia di
58 autonomie scolastiche e la conseguente creazione di scuole ingestibili
con più di 1700 alunni articolati a volte anche in più di 10 punti di
erogazione”.
“Resta evidente – conclude l’assessore – che gli effetti negativi di una
simile riorganizzazione, ove malauguratamente il 21 novembre dovessero
avverarsi le previsioni del ministro Valditara, si ripercuoteranno sugli
studenti e sui territori, con un innalzamento degli indici di povertà
educativa. Le scuole, i territori, le parti sociali e soprattutto le
famiglie stanno manifestando in varie forme il loro dissenso poiché hanno
ben compreso il periculum derivante dall’applicazione della norma vigente e
noi non possiamo che essere accanto a loro. Forse è il caso di riflettere”.