(AGENPARL) - Roma, 1 Novembre 2023(AGENPARL) – mer 01 novembre 2023 Ecco quanto sono in realtà i morti sul lavoro, e qui sotto l’andamento
regionale seMa che cali delle morti sul lavoro….sembra di vedere il gioco
delle tre carte quando si parla di queste tragedie, morti che calano,
aumentano, tornano a calere nelle stime INAIL. Ora sono per INAIL nel 2023
al 30 settembre 761 (ma non è specificato chiaramente che queste morti sono
comprensive anche dell’itinere). *L’Osservatorio ne ha monitorati al 30
settembre 732, tutti registrati in tabelle Excel,* e che inali ne denuncia
125 morti in itinere, si fa presto a fare i conti e ha capire che tanti
morti non ci sono nelle loro statistiche, ma lo scrivo inutilmente da 15
anni. Ma un can can mediatico a febbraio 2023, quando INAIL diffonde “solo”
1090 morti a gennaio, il 3 gennaio se ricordo bene noi ne diffondemmoo 1499
complessivi (una bella differenza no?) ma poi scopriamo che il 4 ottobre di
quest’anno, per voce del Commissario INAIL D’Ascenzo i morti INAIL nel
2022 sono diventati 1208, Ma non erano 1090? Sono aumentati o diminuite nel
2022? Poi leggi anche che quelli accertati sono poco più di 600, e gli
altri 600 sono per caso resuscitati? Ma ecco i morti che ha registrato
l’osservatorio nei primi 10 mesi del 2023 sui luoghi di lavoro al *31
anche quelli in itinere, tutti, non solo gli assicurati a INAIL*. Ecco,
senza trucchi i veri colori della in”Sicurezza” Regionale se si contano
tutti i morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) e non solo gli
assicurati a INAIL, si inventano indici occupazionali e colori, quando
buona parte dei morti sono in nero o anziani non assicurati a INAIL. C’è un
vero business miliardario su queste tragedie, ma nessuno che va a vedere
come vengono spesi i soldi che i lavoratori italiani versano allo Stato con
i loro contributi detratti dalle buste paghe. Sta di fatto che arrivano
dove ce n’è meno bisogno, la stragrande maggioranza vanno alle aziende
strutturate che hanno consulenti, e così si organizzano corsi di ogni tipo
ma in quest’ambito sono percentualmente molto pochi i morti e gli infortuni
gravi, che sono concentrati per la maggior parte nelle aziende piccole e
piccolissime, anche a conduzione familiare; quanti ne arrivano in queste
aziende? Chi controlla come vengono spesi e se vengono spesi bene? Da 16
anni mi batto con l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro,
l’unico con lavoro volontario e che spende di suo per monitorare questi
morti, tanti si sono fatte le “budella d’oro” con queste tragedie. Per far
emergere quello che scrivo, combatto da 16 anni contro una burocrazia
stupida, contro opportunisti e vili e con mani in pasta, c’è un muro di
omertà verso chi distribuisce soldi: viene in questo modo condizionata la
politica, i media, insomma una lobby potentissima quella del sistema “morti
e infortuni sul lavoro”; tanti che dentro a questo business che fa loro
chiudere gli occhi e tappare le orecchie, non sentono la disperazione nella
quale vengono portati i familiari che perdono un proprio caro sul lavoro?
In questi 16 anni, se si contano tutti i morti si arriva alla terribile
conta di oltre 23000 lavoratori, dentro a questo sistema ci sono anche
sindacalisti o ex potenti, poi passati in politica. Intanto i morti
aumentano e non si possono più nascondere e che cerco di far emergere da 16
anni, e devo dire che ci sto riuscendo. Ora tutti dicono “ci sono altri
morti sul lavoro oltre a INAIL” e sono gli stessi che per interesse li
hanno nascosti e che si stanno riposizionando a una nuova narrativa. Sono
in agricoltura ci sono già stati 150 agricoltori schiacciati dal trattore
anche quest’anno: in questi 16 anni ne sono stati occultati oltre 2600 e
nessuno che ha mosso un dito quando ho mandato mail a partire dai ministri
in giù denunciando questa carneficina. Come non scandalizzarsi quando
denuncio, documenti alla mano, che il 36% dei morti sui luoghi di lavoro
hanno più di 60 anni e che sono complessivamente a questa mattina 305 su
836 dall’inizio dell’anno e che ne 2008, nel primo anno di monitoraggio
dell’Osservatorio erano solo 67? E continuano a aumentare l’età per andare
in pensione truccando anche le carte con quota 103 di fatto e concretamente
più di quota 104, anche a quelli che svolgono un lavoro pericoloso: che
hanno acciacchi dovuti all’età e riflessi poco pronti: chiamiamoli col loro
vero nome “omicidi sociali” perpetrati dalla politica e dalla nostra classe
dirigente. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna
morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it in allegato il vero
andamento delle regioni in rapporto ai morti con la popolazione della
regione, l’unico parametro valido per valutarne l’andamenmento e la foto
del povero Domenico Gangemi morto ieri a soli 23 anni
Regioni                    morti       abitanti
Morti per numero di abitanti
*Molise *
*289000*
*41285*
*Trentino Alto Adige *
*22*
*48059*
*Friuli Venezia Giulia *
*25*
*47860*
*Abruzzo*
*25*
*127500*
*50794*
*Calabria*
*36*
*518380*
*Marche*
*27*
*54835*
*Valle D’Aosta*
*122955*
*61477*
*Umbria *
*14*
*854137*
*61009*
*Veneto *
*76*
*63657*
*Piemonte*
*63*
*67391*
*Emilia Romagna*
*63*
*70507*
*Sicilia*
*64*
*75125*
*Campania*
*75*
*74590*
*Basilicata*
*536659*
*76571*
*Toscana*
*48*
*76062*
*Puglia *
*49*
*79609*
*Sardegna*
*18*
*83722*
*Lombardia*
*105*
*94816*
*Liguria*
*15*
*100174*
*Lazio *
*47*
*121428*
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