(AGENPARL) – mar 31 ottobre 2023 SINDACATO AUTONOMO DI POLIZIA
UFFICIO STAMPA SEGRETERIA PROVINCIALE DI TRIESTE
Trieste, 31 ottobre 2023
10 GIORNI DI SOSPENSIONE SCHENGEN:
ABBIAMO BISOGNO DI PIU’ OPERATORI DI POLIZIA E
UNA LOGISTICA ADEGUATA ALL’ARRIVO DELL’INVERNO
Con la sospensione di Schengen e l’invio di uomini aggregati su questo territorio si è
vista da parte del Governo un’attenzione sulla tematica della Rotta balcanica che
non si era mai vista nei precedenti esecutivi.
Un invio di un numero elevato proveniente da altre città, necessario per poter
gestire il controllo ordinario di un “retro-valico” con un grave problema dettato
dall’immigrazione clandestina, però sicuramente insufficiente a “sigillare” i confini.
Nel 2007, quando i confini erano chiusi la Polizia di Frontiera di Trieste contava 260
poliziotti specializzati, a differenza di quelli arrivati che non appartengono nemmeno
alla “specialità” di Frontiera.
Durante la riunione con il Direttore della Quarta Zona Polizia di Frontiera Friuli-
Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige, nel giorno della sospensione di
Schengen, il SAP aveva posto l’attenzione proprio su questo punto e sul fatto che
tale dispositivo, più mezzi e più agenti, sarebbe da mantenere sempre, per un
controllo migliore delle vie di accesso dei migranti ed il contrasto alla tratta di esseri
umani.
Abbiamo contestato la decisione di non respingere in Slovenia quelle persone che
utilizzano l’escamotage della richiesta dell’asilo politico.
Temevamo che il numero di agenti dispiegati sui confini, a nostro avviso non
adeguato, potesse ricadere sulla gestione del personale, cosa che si sta verificando
in questi primi dieci giorni.
Ormai è chiaro che il dispositivo sarà prolungato per un periodo molto più lungo; le
condizioni internazionali, lo rendono inevitabile.
Ma è altrettanto chiaro che non si può pensare di continuare in queste condizioni,
con un numero di uomini sottostimato e con una logistica del tutto inadeguata ad
affrontare le condizioni climatiche dell’inverno che è ormai alle porte.
Per i controlli fissi, sui valichi, servono unità abitative e tensostrutture al fine di dare
un rifugio decoroso e sicuro agli operatori di Polizia durante i controlli di Frontiera,
come era stato fatto dalla Polizia Slovena durante i controlli legati alla pandemia
Covid-19.
Servono ulteriori rinforzi di personale, che sia questa volta specializzato ed
appartenente alla Polizia di Frontiera per poter svolgere al meglio quelle che sono le
pratiche afferenti a quella materia.
Tutto ciò serve per portare risultati concreti affinché questa non appaia
un’operazione di facciata.
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