
(AGENPARL) – mar 31 ottobre 2023 CGIL UIL SICILIA
UFFICI STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Manovra: in Sicilia il 20 novembre sciopero generale Cgil e Uil con
manifestazione regionale ad Agrigento
Mannino e Lionti: il governo Meloni colpisce il mondo del lavoro, i
giovani, gli anziani, soprattutto quelli siciliani. E Schifani sta a
guardare
Palermo, 31 ott- Cgil e Uil siciliane hanno proclamato per il 20
novembre lo sciopero generale contro la manovra economica del governo,
con una manifestazione regionale che si terrà ad Agrigento, una delle
città dell’isola più in difficoltà. La macchina organizzativa, di
un’iniziativa che rientra nel percorso di mobilitazione deciso al
livello nazionale e che inizierà di fatto il 17 novembre con scioperi di
categoria, è già partita. Il 6 novembre ad Enna sono in programma gli
attivi regionali unitari che metteranno a punto definitivamente una
piattaforma che ha anche risvolti di natura regionale. Al governo
regionale, infatti, Cgil e Uil contestano “ il silenzio di fronte a
misure nazionali destinate a penalizzare fortemente la Sicilia”, ma
anche “la mancata iniziativa su più fronti, innanzitutto quelli dello
sviluppo e dell’occupazione”. Non solo dunque la manovra, ma anche l’
autonomia differenziata e i tagli al Pnrr sono il bersaglio della
protesta dei due sindacati. “Il governo Meloni- scrivono in una nota i
segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella
Lionti- sta distruggendo la sanità pubblica, vuole fare cassa con le
pensioni, aumenta le tasse non sta facendo niente per lo sviluppo del
Mezzogiorno. Tutto ciò – sottolineano- avrà conseguenze drammatiche in
Sicilia, dove i giovani non trovano lavoro, avranno dunque difficoltà a
costruirsi una pensione, dove il lavoro che c’è è precario e mal
retribuito, dove le pensioni a causa di una base produttiva e
occupazionale fragile, sono già più basse che nel resto del Paese. In
una regione- aggiungono- con un sistema sanitario pubblico in enorme
difficoltà e un’infrastrutturazione sociale e materiale debole”. Cgil e
Uil Sicilia rilevano che “i siciliani hanno dunque ragioni forti per
scendere in piazza. Fare sentire la propria voce con lo sciopero –
dicono Mannino e Lionti- è il metodo democratico che abbiamo per dire
al governo Meloni e al governo Schifani che la realtà è diversa da
quella che loro immaginano o che vogliono credere che sia. Qui in
Sicilia è una realtà fatta di disagio sociale, povertà crescente,
solitudine degli anziani e delle donne che non possono fruire, come
tutti, del diritto alla salute e a un welfare efficiente. Una realtà che
questo governo sta contribuendo a determinare”.
2023 dac- bc