
(AGENPARL) – mer 25 ottobre 2023 Prot. n.______ Federico Marini
SETTIMANA ENERGIA SOSTENIBILE – L’autonomia energetica
della Sardegna può arrivare dai pannelli fotovoltaici sui capannoni. Venerdì
27 ottobre a Cagliari tavola rotonda con esperti e Istituzioni e presentazione
dossier: organizza Confartigianato Sardegna. Maria Amelia Lai (Presidente
Confartigianato Sardegna): “Troppo pochi 237 GigaWatt prodotti attualmente:
possiamo fare molto di più e diventare autonomi puntando su fonti alternative e
pulite”. Evento regionale pubblico aperto a imprese e professionisti.
Associazioni “La sostenibilità energetica delle imprese artigiane. Quali strategie per le nuove
Territoriali sfide energetiche” è il titolo dell’iniziativa di Confartigianato Imprese Sardegna,
Sud Sardegna
regionale pubblica aperta a imprese e professionisti, in occasione della “Settimana per
Cagliari l’Energia e la Sostenibilità” organizzata da Confartigianato in 55 città italiane, in
Via Riva Villasanta 241
L’evento, attraverso una tavola rotonda a più voci, vuole porre l’attenzione sul
Oristano
Via Campanelli, 41 protagonismo degli artigiani e delle Mpi sulle energie rinnovabili per la costruzione di
Nuoro A confrontarsi saranno Maria Amelia Lai, Presidente di Confartigianato
Via Brig.Sassari, 37 Imprese Sardegna, Paolo Truzzu, Sindaco di Cagliari e della Città Metropolitana,
Federico Della Puppa, analista di Smartland, Fabrizio Pilo, Prorettore per il
Sassari territorio dell’Università di Cagliari, Marco Naseddu, del Centro Regionale di
Via Alghero, 30
anche testimonianze di imprenditori che stanno affrontando la transizione
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 energetica e sperimentando l’autoproduzione.
Imprese Sardegna – non si produce, non si può essere competitivi. E per essere
competitive le imprese non possono subire i continui aumenti dei costi energetici.
Dobbiamo ridurre la dipendenza per l’approvvigionamento e puntare sulle fonti
alternative e pulite. In questo, serve uno scatto e un impegno convinto e concreto anche
da parte della politica”.
A oggi nell’Isola, gli impianti fotovoltaici installati nelle imprese manifatturiere,
delle costruzioni e del terziario producono solo 237 GigaWatt. Anche per questo per
Confartigianato Sardegna diventa, quindi, strategico puntare sullo sviluppo delle fonti
energetiche rinnovabili, tra cui proprio il fotovoltaico, soprattutto nelle attività
produttive. Ma cosa succederebbe se questi pannelli venissero installati su ogni
capannone artigianale e industriale della regione? La spiegazione arriverà da una ricerca
commissionata dall’Associazione Artigiana e realizzata da Smart Land, società di
valutazioni, analisi e strategie per la trasformazione, lo sviluppo e rigenerazione urbana,
che verrà presentata per dimostrare che se il sistema produttivo isolano riuscisse a
concretizzare questo progetto, si potrebbe coprire una altissima percentuale di fabbisogno
Confartigianato Imprese Sardegna
energetico delle attività produttive e quindi avvicinarsi all’autonomia energetica. Conti
alla mano, le aziende sarde potrebbero sfiorare l’autonomia e migliorare la loro
competitività, non essendo più esposte alla fluttuazione dei costi energetici. Non solo:
con l’installazione sui tetti, si eviterebbe il consumo del suolo, rispettando l’ambiente.
“Al termine di questa nostra proposta – continua la Presidente – lanceremo una
idea di confronto con gli interlocutori istituzionali, anche per individuare strumenti di
finanza sostenibile per realizzare, almeno in parte, questo obiettivo”.
Da una rilevazione di Confartigianato, emerge come lo scorso anno il caro-
energia sia costato alle piccole imprese italiane ben 23,9 miliardi di euro, con
un’incidenza del 6,1% sul valore aggiunto prodotto e un maggior onere del 47,5%
rispetto ai prezzi della media dell’Eurozona. Attualmente, nel nostro Paese, i prezzi al
consumo di elettricità rimangono superiori del 90% rispetto a quelli del 2019, a fronte del
+ 42,4% registrato nei Paesi Ue. In Sardegna, la situazione è analoga al resto al
Continente Europeo, se non peggiore considerata anche la pesante condizione di
insularità. Da settembre 2021 a oggi, le attività isolane hanno pagato per l’energia
elettrica quasi 1 miliardo di euro in più rispetto alle condizioni normali.
E gli ultimi dati sulla povertà energetica non sono rassicuranti. Sono infatti 2,2
milioni le famiglie italiane in povertà energetica (PE) ovvero 5 milioni di persone che
vivono in abitazioni poco salubri, scarsamente riscaldate d’inverno, poco raffrescate
d’estate, con livelli di illuminazione scadenti e con un utilizzo molto contenuto dei
principali elettrodomestici bianchi. I nuclei familiari più a rischio sono costituiti da un
elevato numero di persone, si trovano in condizioni di disagio economico e le abitazioni
in cui vivono sono in cattivo stato di conservazione.
“Sin da subito abbiamo accettato la sfida di guidare le imprese sarde verso la
transizione green – prosegue la Lai – infatti cresce il numero dei piccoli imprenditori già
impegnati a ridurre l’impatto energetico delle proprie attività ma questi sforzi dovranno
essere accompagnati da politiche e interventi orientati ad affrontare la transizione
energetica e ambientale. Inoltre, bisogna ridurre drasticamente la burocrazia che, ad
esempio, ostacola l’installazione di impianti rinnovabili per imprese e privati ed è
necessario sbloccare gli incentivi, come quelli per favorire l’autoproduzione di energia”.
“Non bastano più i piccoli gesti – aggiunge Daniele Serra, Segretario Regionale di
Confartigianato Sardegna – stiamo arrivando ad un punto di non ritorno. Dobbiamo
impegnarci per raggiungere l’autonomia energetica per non essere costretti a subire
politiche energetiche esterne”. “Le imprese artigiane – conclude il Segretario – devono
sapersi adeguare al cambiamento e avranno un ruolo decisivo, ad esempio nella
riqualificazione energetica, con tutta la filiera delle costruzioni, ma anche nella
manutenzione dei mezzi di trasporto elettrici”.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT