[lid] È stata inaugurata questa mattina la residenza per studenti di Ostia intitolata al “Beato Rosario Livatino”, il giudice che, a soli 38 anni, il 21 settembre 1990, venne ucciso in un attentato da parte della criminalità organizzata di stampo mafioso. Al taglio del nastro hanno partecipato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, l’assessore regionale al Lavoro, all’Università, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito, Giuseppe Schiboni e il commissario straordinario di Disco Lazio, Giorgio Ciardi.
La struttura, sul Lungomare Toscanelli 200, è collocata all’interno di un immobile di proprietà dell’Inps, che lo ha dato in concessione a Disco Lazio per 25 anni, ed è suddivisa in due palazzine: la A e la B. I posti alloggio, assegnati da DiSco Lazio, attualmente fruibili nella palazzina A, sono 51, suddivisi tra stanze singole e doppie.
L’immobile, di quattro piani in totale, ha una superficie calpestabile di 1.830mq e comprende 35 camere singole (di cui 2 per diversamente abili) e 8 doppie. Tutte le stanze, eccetto 4, sono dotate di balcone. Al piano terra, di 635mq, si trovano una cucina industriale, la sala mensa, le sale studio, gli uffici e la reception. Sul terrazzo di copertura sono installati pannelli solari per la produzione di acqua calda. La residenza è dotata di un ampio spazio esterno.
L’importo degli investimenti effettuati da DisCo, per rendere operativa la palazzina A, è pari a 84.700 euro che sono serviti per adeguamenti normativi e piccola manutenzione (35mila euro) e per gli arredi (49.700 euro). La ristrutturazione dell’immobile, invece, è stata totalmente a carico dell’INPS.
«La nuova residenza universitaria di Ostia è un ulteriore segnale che la Regione Lazio ha voluto dare rispetto all’emergenza alloggi studenteschi. Si tratta, ovviamente, di un punto di partenza e non certo di arrivo, che testimonia però, ancora una volta, l’impegno della mia Giunta dopo anni di
immobilismo e mancanza di visione e a seguito di una pesante eredità. Infatti, non esiste il vero diritto allo studio se non si garantiscono numeri adeguati di alloggi per gli studenti fuorisede. E questo tocca soprattutto le famiglie più fragili. Oggi è un primo passo per dare delle risposte concrete e per questo il mio grazie va a Disco Lazio», ha dichiarato il presidente Rocca.
«Ostia – ha proseguito Rocca – ha delle grandi potenzialità, ma da troppo tempo i suoi cittadini si aspettano più attenzione da parte delle Amministrazioni, a partire dal collegamento con Roma fino ad arrivare ai noti problemi con la criminalità organizzata. Per questo, l’intitolazione a Rosario Livatino è una scelta importante: un martire della Giustizia che è morto per combattere la criminalità a soli 38 anni, un esempio per chi, come l’Amministrazione regionale, è impegnata in ogni forma di contrasto alla criminalità. Un grazie, quindi, va anche al presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, per la sua presenza. La volontà comune è quella di fare esprimere, al massimo, le energie sane di questo territorio».
“L’inaugurazione di oggi – ha dichiarato l’assessore Schiboni – non è un punto di arrivo ma l’ennesimo passo che, come Regione Lazio, stiamo compiendo per andare incontro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie. L’housing universitario è uno dei cardini su cui poggia il diritto allo studio. Garantire l’accesso agli alloggi a studenti fuori sede si traduce anche in una maggiore equità sociale. Come Regione continueremo a introdurre tutti gli strumenti necessari affinché la formazione, dalla primaria all’università, sia all’insegna dell’eccellenza e della qualità ed efficienza dei servizi”.
Per l’anno accademico 2023/2024 la Regione Lazio, con la partecipata Disco Lazio, ha previsto 793 posti alloggio in più per gli studenti universitari nel Lazio che, sommati ai precedenti, fanno un totale di 3.131, di cui 178 posti per diversamente abili.
«Come da impegni assunti con le associazioni degli studenti – ha spiegato il commissario di Lazio Disco, Giorgio Ciardi – oggi abbiamo inaugurato il primo plesso della residenza, sul lungomare Toscanelli, con 51 posti che saranno messi a disposizione da subito per contrastare l’emergenza alloggiativa. Di concerto con il presidente Rocca e l’assessore Schiboni, abbiamo ritenuto di dover intitolare la residenza al giudice Livatino ucciso dalla mafia, per dare un segnale forte di legalità su un territorio come quello di Ostia che è stato
oggetto di infiltrazioni della criminalità di stampo mafioso».
Al termine degli interventi di ristrutturazione previsti nella palazzina B, i posti alloggio saliranno a 91.