(AGENPARL) - Roma, 20 Ottobre 2023(AGENPARL) – ven 20 ottobre 2023 Cardinale Zuppi. Caro Presidente anche nella sua Sicilia hanno occultato
anche quest’anno il 40% dei morti sui luoghi di lavoro escluso itinere, tra
l’altro i più deboli e fragili: diffondono 32 morti per infortuni in
Sicilia, peccato che solo sui luoghi di lavoro l’Osservatorio ne ha
monitorati a questa mattina 53, va bene che la diffusione dati INAIL è
indietro da un mese e mezzo, ma anche così è un’autentica mistificazione e
un occultamento dei morti che sono quasi il doppio. E sono i morti più
fragili, quelli non sindacalizzati, quelli che lavorano da soli e in
categorie non assicurate a INAIL o in nero come spesso accade al sud e non
solo, Già 32 morti sarebbero tanti, ma il 40% in più è drammatico. Ma
davvero la nostra è democrazia se occulta quasi la metà dei morti sul
lavoro, solo perché buona parte non sono assicurati a INAIL? Non voglio
scrivere chi diffonde queste morti, ma lavorano nel settore, non fanno
nessun monitoraggio e ricerca e utilizzano la raccolta dati INAIL
amplificando questa narrazione minimalistica. Questo Istituto caro
Presidente non dice mai chiaramente, almeno fino ad ora, che non fa
nessun monitoraggio e quelle che diffonde sono “solo” i suoi morti. Del
resto come giustificare i miliardi di euro sulla Sicurezza senza risultati?
Soldi che vanno principalmente dove non ce n’è bisogno; quelle aziende che
possono permettersi consulenti ben remunerati, soldi che vengono detratti
dalle buste paghe dei lavoratori, con i morti in costante aumento da
quando l’Ossevatorio ha inziato il monitoraggio? Figuriamoci prima; con una
proiezione statistica se si va a ritroso, oltre 30000 lavoratori morti per
infortuni sono spariti nel nulla dal dopo guerra. Tacciono i Ministri del
lavoro e dell’Agricoltura, tacciono i Ministeri, tacciano il Parlamento e
tutti i parlamentari: che contestino e se si sentono offesi, che mi
querelino, così sapremo chi mente agli italiani, tacciano anche quelli
delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato e le Commissioni d’inchiesta,
tacciono e hanno taciuto buona parte dei Media e di Amministratori. C’è
anche l’ulteriore sospetto “tu sei tu e non conti un ….” come diceva in
un film il bravo Alberto Sordi. Sono stanco dopo 16 anni di monitoraggio
non sentire una sola critica su questo occultamento dei morti, ora gli
stessi soggetti si stanno riposizionando tutti a una nuova narrativa, ora
che gli italiani, informati correttamente dall’Osservatorio, in coro dicono
“ci sono altri morti sul lavoro oltre a quelli di INAIL” e sanno bene chi
ha denunciato questo misfatto in tutti questi anni, ora che non possono
più nascondere la mattanza. E’ evidente a tutti gli italiani che c’è un
sistema “morti e infortuni sul lavoro”. Ci lavorano, ci guadagnano, danno
visibilità politica e mediatica a tanti, si creano intrecci politici e
affaristici. Questa è la realtà che si vuole occultare e ora far
dimenticare: ma gli archivi dell’Osservatorio, come le denunce fatte a più
riprese sono lì a testimoniare l’Orrore di una classe dirigente che non ha
avuto nessun rispetto e sensibilità per la vita dei nostri lavoratori. Io
voglio che questi morti monitorati dall’Osservatorio, parliamo di migliaia
di lavoratori, sia data la dignità che meritano; che siano considerati a
tutti gli effetti alla stregua degli altri morti sul lavoro. Carlo
Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.it
