
(AGENPARL) – gio 19 ottobre 2023 COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 19-10-23
Prezzi: Unc, le città dove luce e gas sono più care
Da giugno 2021 luce +109,6% nel libero, +21,3% nel tutelato
Luce e gas più cari ad Aosta (+94,6%) e Alessandria (+85,3%)
L’Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rialzi e ribassi annui per quanto riguarda luce e gas, elaborandogli ultimi dati Istat relativi al mese di settembre 2023.
A livello nazionale, invece, l’indagine confronta la variazione dei prezzi di luce e gas, confrontando il mercato libero con il tutelato. Da giugno 2021, ossia prima dei rialzi scattati a partire da luglio, a settembre 2023, la luce del mercato libero in Italia è rincarata del 109,6% (cfr. tabella n. 1) contro il 21,3% del tutelato, più di 5 volte tanto, mentre considerando il primo dato utile del gas rilevato dall’Istat, dicembre 2021, il libero da allora è aumentato del 47,4% contro un calo dell’11,4% del tutelato, un divario di 58,8 punti percentuali.
Anche rispetto ai picchi dei prezzi raggiunti nel dicembre 2022, ora la luce del tutelato è scesa del 52,4%, quella del libero del 45,6%, il gas del tutelato è diminuito del 38,8%, il libero del 37,2%. Infine, anche per i dati tendenziali di settembre 2023 permane il gap, con la luce del tutelato che si abbassa del 27,6% su settembre 2022 contro il -8,7% del libero, e il prezzo del gas che si riduce del 29,8% nel tutelato contro il -5,6% del libero.
“Insomma, comunque la si giri, tutti i confronti dimostrano come il mercato tutelato abbia contribuito a contenere gli aumenti dei beni energetici in questa situazione di prezzi impazziti e che sarebbe vergognoso non prorogarlo, sia per le famiglie che per il gas dei condomini, come minimo fino al gennaio 2025 e in ogni caso fino a che ci saranno le tensioni legate alle guerre in corso. Urge fare un decreto entro la fine del mese, considerato che le famiglie hanno già ricevuto a settembre un avviso di sfratto dal mercato tutelato, e poi va inserita la proroga, come da noi proposto, anche in fase di conversione in legge del decreto n. 131 del 29/09/2023, così da dare subito certezze, sia agli italiani che agli operatori. Infine vanno ripristinati gli sconti sugli oneri di sistema della luce, magari riservandoli a chi ha contratti a prezzi variabili o a chi ha un reddito inferiore a 35 mila euro” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
Anche analizzando l’andamento degli indici Istat, tradotti con grafici a linee (grafico n. 1 e 2), per la luce è evidente che dopo incrementi iniziali maggiori nel tutelato rispetto al libero, per via dei contratti a prezzi fissi che hanno ritardato l’adeguamento dei prezzi, a partire da maggio 2022 la situazione si è capovolta e da allora le variazioni dei prezzi del mercato libero sono sempre state maggiori. Andamento analogo per il gas, con il superamento del libero che avviene a partire da agosto 2022 e raggiunge un divario record nell’ottobre del 2022, quando Arera decide, anche su proposta dell’Unc, di stabilire il prezzo del tutelato su base mensile ed ex post.
Per quanto riguarda le città, per la voce Energia elettrica, gas e altri combustibili, che include gas, luce (mercato libero e tutelato), gasolio per riscaldamento e combustibili solidi, se in Italia il rialzo da settembre 2023 a giugno 2021 è stato pari al 68,1%, in alcune città si è superato il 90 per cento.
A vincere la classifica delle città con i cittadini più bastonati dalle bollette (tabella n. 2) è Aosta, dove le spese per luce, gas e gasolio volano del 94,6% su giugno 2021. Medaglia d’argento e di bronzo a due città del Piemonte: Alessandria con +85,3% e Cuneo con +83,2%.
Appena fuori dal podio altre 4 città del Piemonte: Vercelli (+82,8%), Biella (+82,1%), Torino (6° con +81,3%) e Novara (+80,3%). In ottava posizione Teramo (+78,4%), poi Campobasso (+77,5%). Chiude la top ten Imperia con +77,3%.
Dall’altra parte della classifica, la città meno tartassata è Potenza con +46,4%. Al secondo posto Napoli con +55,4%. Sul gradino più basso del podio delle città virtuose Reggio Calabria con +55,9%.
Interessanti anche gli ultimi dati tendenziali di settembre 2023 (tabella n. 3). Nonostante la stagione termica non sia ancora iniziata, quindi da ottobre la graduatoria potrebbe capovolgersi, mentre alcune città hanno visto precipitare i prezzi rispetto a settembre 2022, 6 città segnano ancora degli aumenti rispetto allo scorso anno, cosa assolutamente ingiustificata atteso che la scorsa estate i prezzi nei mercati all’ingrosso erano impazziti. Così mentre Bolzano e Trento sono le più risparmiose d’Italia, con, rispettivamente un crollo del 30,8 e del 30%, seguite da Potenza con -21,1%, ad Aosta, che guarda caso è la peggiore d’Italia anche nel confronto con giugno 2021, si registra un rincaro del 3,9%, apparentemente contenuto, ma spropositato atteso che i prezzi dello scorso anno erano già astronomici. Al secondo delle cattive c’è Alessandria con +1,5%, seguite da Genova e Cuneo, ex aequo con +0,5 per cento.
Tabella n. 1: Rincari di luce e gas – mercato libero e tutelato
Voci
Rincari
Set 23/Set 22
Rincari
Set 23/Dic 21
(1° dato gas libero)
Rincari
Set 23/Giu 21
(da inizio rincari)
Rincari
Set 23/Dic 22
Energia elettrica mercato tutelato
-27,6
-8,8
21,3
-52,4
Energia elettrica mercato libero
-8,7
73,7
109,6
-45,6
Gas mercato tutelato
-29,8
-11,4
14,4
-38,8
Gas mercato libero
-5,6
47,4
n.d.
-37,2
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat
Tabella n. 2: Classifica delle città con inflazione più alta per Energia elettrica, gas e altri combustibili da settembre 2023 a giugno 2021
Città
Rincari
set 23/giu 21
Aosta
94,6
Alessandria
85,3
Cuneo
83,2
Vercelli
82,8
Biella
82,1
Torino
81,3
Novara
80,3
Teramo
78,4
Campobasso
77,5
Imperia
77,3
Brindisi
76,9
Genova
76,6
Pistoia
76,2
Pisa
76,0
Ancona
76,0
Macerata
76,0
Terni
75,9
Siena
75,8
Livorno
75,3
Pescara
75,3
Massa-Carrara
75,1
Ascoli Piceno
75,1
Modena
74,8
Ravenna
74,7
Firenze
74,5
Reggio Emilia
74,4
Lucca
74,4
Bologna
74,1
Como
73,9
Varese
73,7
Bergamo
73,5
Arezzo
73,5
Perugia
73,3
Parma
73,1
Lecco
72,9
Lodi
72,7
Forlì-Cesena
72,6
Rimini
72,4
Mantova
72,2
Cremona
71,8
Milano
71,6
Grosseto
71,6
Pavia
71,4
Piacenza
70,8
Bari
70,6
Ferrara
70,1
Brescia
69,8
ITALIA
68,1
Caltanissetta
68,0
Messina
67,9
Palermo
66,7
Trapani
66,2
Siracusa
65,4
Catania
65,3
Olbia-Tempio
63,4
Bolzano
63,1
Cosenza
63,1
Trento
63,0
Pordenone
62,2
Vicenza
61,3
Udine
60,9
Catanzaro
60,9
Treviso
60,6
Padova
60,6
Venezia
60,2
Rovigo
59,8
Belluno
59,3
Avellino
59,1
Benevento
59,0
Gorizia
58,8
Viterbo
57,9
Trieste
57,8
Cagliari
57,7
Verona
57,0
Roma
56,9
Caserta
56,9
Sassari
56,9
Reggio Calabria
55,9
Napoli
55,4
Potenza
46,4
Tabella n. 3: Classifica delle città con i ribassi maggiori per Energia elettrica, gas e altri combustibili (dati tendenziali di settembre 2023)
Città
Ribassi
set 23/set 22
Bolzano
-30,8
Trento
-30,0
Potenza
-21,1
Trieste
-18,3
Verona
-18,3
Vicenza
-17,3
Padova
-16,5
Belluno
-16,5
Udine
-16,2
Treviso
-16,0
Venezia
-15,8
Rovigo
-15,8
Pordenone
-15,4
Gorizia
-14,7
Bologna
-14,4
Avellino
-14,4
Perugia
-13,9
Massa-Carrara
-13,8
Roma
-13,7
Piacenza
-13,4
Grosseto
-13,3
Ferrara
-13,3
Viterbo
-13,3
Napoli
-13,1
Lodi
-12,9
Rimini
-12,8
Brescia
-12,8
Caserta
-12,8
Modena
-12,5
Lucca
-12,5
Arezzo
-12,4
Firenze
-12,2
Forlì-Cesena
-12,2
Reggio Calabria
-12,2
Teramo
-12,1
Livorno
-12,0
Milano
-12,0
Ravenna
-11,9
Parma
-11,9
Pistoia
-11,6
Terni
-11,6
Pescara
-11,6
Cremona
-11,6
Pavia
-11,6
Pisa
-11,5
Ascoli Piceno
-11,5
ITALIA
-11,5
Varese
-11,2
Bari
-11,2
Lecco
-11,1
Mantova
-11,1
Siena
-11,0
Reggio Emilia
-10,9
Catania
-10,9
Caltanissetta
-10,7
Benevento
-10,7
Macerata
-10,5
Messina
-10,5
Palermo
-10,4
Bergamo
-10,3
Ancona
-10,2
Trapani
-10,2
Siracusa
-10,1
Como
-9,8
Cosenza
-9,6
Catanzaro
-9,6
Campobasso
-9,4
Olbia-Tempio
-8,3
Cagliari
-8,2
Brindisi
-7,9
Sassari
-7,9
Biella
-0,6
Novara
-0,2
Imperia
-0,1
Vercelli
Torino
Cuneo
Genova
Alessandria
Aosta
Grafico n. 1: andamento degli indici Istat dell’energia elettrica – confronto tra mercato libero e tutelato
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat
Grafico n. 2: andamento degli indici Istat del gas – confronto tra mercato libero e tutelato
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat