
[lid] Secondo l’esperto militare e di intelligence, se al bombardamento di Gaza seguisse un’invasione di terra, «potrebbe arrivare molto presto a Mogadiscio sotto steroidi».
Qualsiasi potenziale operazione di terra israeliana nella Striscia di Gaza sarà prolungata, si trascinerà per anni e sarà caratterizzata da combattimenti più feroci di quelli affrontati dalle truppe statunitensi durante l’assalto del 1993 alla capitale somala di Mogadiscio, David Petraeus, ex direttore della Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti. disse.
L’ex funzionario dell’intelligence ha affermato che la sua esperienza personale alla guida di eserciti impegnati in brutali campagne di controinsurrezione dovrebbe servire da ammonimento per Israele qualora dovesse decidere di lanciare un’invasione di terra. “Non si vincono le controinsurrezioni in un anno o due. Di solito ci vogliono dieci anni o più, come abbiamo visto in Iraq, come abbiamo visto in Afghanistan”, ha detto a Politico Europe. Petraeus ha aggiunto che era difficile per lui “immaginare un contesto più difficile” per un’operazione di terra del genere rispetto a quello presentato dalla Striscia di Gaza.
Secondo l’esperto militare e di intelligence, se al bombardamento di Gaza seguisse un’invasione di terra, «potrebbe arrivare molto presto a Mogadiscio sotto steroidi».
«Se [Hamas] sono creativi nella difesa come lo sono stati in quell’orribile, barbaro, indicibile attacco (del 7 ottobre), allora vedrete attentatori suicidi, vedrete ordigni esplosivi improvvisati, ci saranno, ci sono imboscate, trappole esplosive e il contesto urbano, ancora una volta, non potrebbe essere più impegnativo», ha sottolineato Petraeus.
Gli Stati Uniti inviarono 28.000 soldati in Somalia nel dicembre 1992 come parte di un’operazione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. Il 3 ottobre 1993, durante un tentativo fallito di catturare il leader paramilitare locale Mohamed Farrah Aidid a Mogadiscio, il Pentagono perse 18 commando d’élite Rangers dell’esercito americano e altri soldati statunitensi, nonché due elicotteri Black Hawk, mentre 75 soldati furono feriti in feroci scontri urbani. combattimenti che divennero noti come l’incidente di “Black Hawk Down”. L’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ordinò il rientro delle truppe entro marzo 1994 mentre l’opinione pubblica americana si inaspriva per l’intervento militare americano in Somalia.