[lid] Il re Abdullah II e il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi hanno riaffermato il loro rifiuto comune di politiche come punizioni collettive, assedi o spostamenti forzati contro la popolazione di Gaza.
I leader hanno sottolineato l’urgenza di fermare la guerra in corso, garantire la sicurezza dei civili, revocare il blocco e fornire aiuti umanitari vitali alla popolazione colpita.
Sono state enfatizzate le potenziali conseguenze della guerra, con entrambi i leader che hanno avvertito dell’incombente minaccia di una situazione catastrofica qualora la violenza persistesse e si intensificasse ulteriormente.
Il recente tragico attentato all’Ospedale Battista è stato condannato come un atto riprovevole contro individui innocenti e vulnerabili.
È stata sottolineata la posizione unitaria di entrambi i paesi sulla questione palestinese, ponendo l’accento sul sostegno al popolo palestinese nel perseguimento dei diritti legittimi e nella creazione di uno stato indipendente basato sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale.
Inoltre, durante le discussioni è stata evidenziata l’importanza di mantenere una stretta cooperazione e consultazione tra Giordania ed Egitto su questioni di reciproco interesse, al servizio degli interessi di entrambe le nazioni e della più ampia comunità araba.
All’incontro hanno partecipato il vice primo ministro e ministro degli affari esteri e degli espatriati, Ayman Al-Safadi, insieme ad altri funzionari di alto rango sia della Giordania che dell’Egitto.