
(AGENPARL) – mar 17 ottobre 2023 Gentile collega,
di seguito e in allegato comunicato stampa congiunto della Filcams Cgil
Pescara e dell’ufficio vertenze Cgil Pescara sulla grande vittoria dei
lavoratori ex Auchan che al termine di una battaglia legale sono stati
riammessi in servizio con il pagamento di tre anni di stipendio
arretrato.
Sperando la notizia possa risultare di vostro interesse, saluto
cordialmente.
Paolo Di Sabatino
Responsabile Area Comunicazione Cgil Pescara
Una grande vittoria per i lavoratori ex Auchan di Pescara e Cepagatti.
Riammessi in servizio, con il pagamento degli stipendi dei tre anni
pregressi, grazie al ricorso della Filcams Cgil Pescara e all’Ufficio
Vertenze della Cgil Pescara.
_Le aziende Margherita Distribuzione S.p.A. e Maiora S.r.l. condannate
dal Tribunale di Pescara._
Con pronuncia del 12 Ottobre 2023 il Tribunale di Pescara ha
riconosciuto l’illegittimità del comportamento tenuto da Margherita
Distribuzione S.p.A. e della Società Maiora Srl che, nel Settembre 2020
sottoscrivevano accordi di cessione di ramo d’azienda con le
Organizzazioni Sindacali Territoriali, per cui la sola Filcams CGIL di
Pescara manifestò la propria contrarietà non firmando e contestando gli
accordi stessi.
Gli accordi stabilivano, con criteri del tutto arbitrari, il transito
dalla cessionaria Margherita Distribuzione S.p.A. (ex Auchan) alla
cedente Maiora S.r.l di una sola parte del personale in forze nei due
ipermercati ex Auchan di Pescara Aeroporto e Cepagatti (PE), lasciando
fuori dall’operazione 140 lavoratori.
Subito dopo la firma degli accordi, la Filcams CGIL di Pescara,
unitamente all’ Ufficio Vertenze e Legali CGIL di Pescara, convocava in
assemblea le lavoratrici e lavoratori esclusi, argomentando le
motivazioni che avevano portato ad essere l’unica sigla sindacale a non
aver firmato, esortando gli stessi a promuovere contenziosi per il
diritto al passaggio negato ed offrendo loro piena assistenza legale.
Purtroppo molti dei lavoratori esclusi, in preda allo sconforto e
disorientamento dovuto dall’incertezza, sotto la pressione di scadenze
perentorie hanno accettato le somme economiche a titolo di incentivo
all’esodo proposte da Margherita Distribuzione S.p.A, rinunciando alla
propria occupazione.
Solo gli undici lavoratori che hanno promosso il ricorso, assistiti
dagli Avvocati dell’Ufficio Vertenze e Legali CGIL, Dott.sse Fiorella
Dragani, Francesca Ramicone e Chiara Sabatini, dopo anni di calvario
giudiziario, hanno vinto e visto riconosciuto il loro diritto al
passaggio in Maiora Srl ed al pagamento dei tre anni di stipendio
maturati dal 2020 al 2023.
In dirittura di arrivo dell’iter Giudiziario, le imprese cedenti e
cessionarie, per limitare i danni di una imminente sentenza che si
prospettava a loro sfavorevole, in data 1° Agosto 2023, dopo quasi tre
anni di udienze, riammettevano in servizio tutte le lavoratrici e
lavoratori ancora in forza in Margherita Distribuzione, tuttavia senza
il pagamento delle intere retribuzioni arretrate relative ai tre anni
precedenti, retribuzioni che poi sono state riconosciute in giudizio per
i soli ricorrenti assistiti e rappresentati dalla CGIL.
Quanto contestato sin dal primo momento è stato accolto dal Giudice del
Tribunale di Pescara che, in diversi stralci della stesura si è
ricollegato, e ha fatto proprie, le motivazioni di altri Tribunali, tra
cui la più significativa della Corte di Appello di Torino che in merito
all’operazione sentenzia “_non è configurabile come trasferimento di un
(inesistente) ramo d’azienda, ma ha realizzato il trasferimento
dell’intera Azienda, sia pure con una riduzione della superficie
utilizzabile, e con una contestuale, massiccia, riduzione di personale,
in palese violazione delle norme imperative dell’art. 2112 c.c. e della
L.223/91 sui licenziamenti collettivi:_ _le aziende condannate hanno
progettato ed attuato una scorretta operazione (spezzatino),
all’evidente scopo di eludere ed aggirare l’applicazione delle norme
imperative poste a tutela dei lavoratori e delle condizioni di
occupazione”_
Inoltre sempre nelle motivazioni in relazione all’accordo sindacale
contestato trascrive _”Quanto al merito del domandato trasferimento_ _ex
art.2112 c.c. alle dipendenze del cessionario, deve in primo luogo
osservarsi che l’art.2112 c.c., nella parte in cui prevede la tutela
della continuità dei rapporti di lavoro alle dipendenze del cessionario,
reca una norma imperativa che non può essere derogata dall’accordo
sindacale ex art.47 comma 4-bis L.428/1990 pure intervenuto nel caso di
specie”_
La Filcams CGIL Pescara e l’Ufficio Vertenze e Legali CGIL Pescara
esprimono forte soddisfazione per il risultato ottenuto e per l’ennesima
ingiustizia scongiurata sulla pelle dei lavoratori. Una sentenza
importante in continuità con altri Tribunali, che sancisce i diritti
delle lavoratrici e lavoratori coinvolti e conferma come il raccordo
continuo tra territorio e livello nazionale sia vincente. Riteniamo sia
stata una vertenza complicata, caratterizzata da colpi di scena e
delicate elaborazioni delle linee giudiziarie da seguire, che ha visto i
nostri avvocati Dott.sse Dragani, Ramicone e Sabatini, portare avanti
una strategia legale vincente, che non ha potuto che ottenere
l’accoglimento delle nostre ragioni.
Contestualmente si esprime il rammarico per la perdita di migliaia di
posti di lavoro a livello nazionale a seguito dell’operazione denominata
“Auchan/Conad”, che avrebbe potuto limitare la perdita di posti di
lavoro, qualora ci fosse stato un concreto intervento di Conad con
l’assorbimento dei lavoratori nei suoi numerosi punti vendita, almeno
sul nostro territorio. Risulta inconcepibile come Conad, vero attore
principale dell’intera operazione nazionale, che ha proceduto
all’acquisizione del gruppo Auchan Retail Italia, abbia scaricato ad
operatori terzi diversi punti vendita senza alcun intervento di
ricollocazione nei suoi negozi del personale dichiarato in esubero.