
(AGENPARL) – dom 15 ottobre 2023 *COMUNICATO STAMPA *
*Basilicata-Europa: entro fine anno il “Progetto Ricas Italia”, la Rete
delle Istituzioni e dei Cittadini per la Cooperazione, la Cultura,
l’Ambiente e la Solidarietà contro la povertà e l’inquinamento del pianeta*
*Tale progetto eco-sociale rientra tra le iniziative da proporre all’Unione
Europea per dare impulso ad un nuovo modo di fare cultura e sostenibilità
contro il degrado e la povertà*
Roma, 15 ottobre 2023 – Il giornalista *Biagio Maimone, originario di
Maratea, *fondatore del sito* “Progetto di Vita per il Sud” – *
http://www.progettodivitasud.it* – *per il rilancio del Mezzogiorno, ha proposto al*
Gal – “La Cittadella del Sapere” *dell’Area Sud della *Basilicata*, che
comprende 27 Comuni, il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale
dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese e Maratea, di sostenere e
condividere il progetto relativo alla costituzione della *Rete dei Comuni e
delle Regioni per la tutela ambientale, la cultura, la cooperazione e la
solidarietà tra i cittadini, contro la povertà e l’inquinamento del
pianeta.*
Tale *progetto* *eco-sociale*, ideato dal giornalista *Biagio Maimone* nel
2016, riattualizzato recentemente, sottoposto a *Nicola Timpone*,
Direttore del Gal, rientra tra le iniziative *da proporre all’Unione
Europea *per dare impulso ad un *nuovo modo di fare cultura*, al fine di
realizzare un impegno a favore della sostenibilità, contro il degrado e la
povertà e dare forza ulteriore alla richiesta formulata all’Unesco di
candidare l’Area Sud della Basilicata a Patrimonio Mondiale Mondiale
dell’Umanità, che ha ottenuto il sostegno da parte del Presidente della
Regione Basilicata Vito Bardi, del Ministro degli Esteri Antonio Tajani,
del Ministro per le Riforme Istituzionali Alberta Casellati e dal
Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
La *Rete *che dovrà essere realizzata,* s*econdo Maimone, avrà l’intento di
aggregare, partendo dalla Basilicata, il maggior numero di Comuni e di
Regioni, affinché si impegnino attivamente per la tutela ambientale e
contro l’inquinamento, nonché per la salvaguardia dell’intero ecosistema,
attraverso azioni concrete che coinvolgano, nel contempo, i cittadini e le
Istituzioni.
Ma importante sarà la *cultura o meglio l’emancipazione cultural**e*
attraverso la cura dei valori dei territori che conduce a quella cultura
che può definirsi la cultura della bellezza.
La povertà culturale e morale genera povertà economica e miseria nonché il.
proliferare della violenza e della malavita.
Ai Comuni e alle Regioni e ai cittadini spetterà il compito di monitorare i
singoli territori. Ne consegue, pertanto, che ad essi spetti anche il
compito di controllare privati ed industrie affinché rispettino l’ambiente
e utilizzino tutti i mezzi necessari per evitare l’inquinamento, al fine
della salvaguardia della potabilità delle acque del mare e dei fiumi,
nonché la salvaguardia dei territori. Grande responsabilità avranno le
amministrazioni comunali e regionali, che dovranno interfacciarsi con il
governo non solo italiano, considerato che il tema dell’inquinamento del
pianeta è un tema che coinvolge tutte le nazioni.
“La povertà culturale e morale è la conseguenza del degrado ambientale,
che è la conseguenza del degrado morale” ha dichiarato Nicola Timpone, il
quale ha aggiunto: “L’acuirsi della crisi dei valori della nostra società
ha prodotto, oltre ad un impoverimento economico complessivo, anche la
decadenza del valore della “cultura umana” e dei principi morali e civili”.
L’ideatore del progetto Biagio Maimone ha aggiunto: “Per noi porre al
centro l’uomo e la sua dimensione sociale ed ambientale significa creare
una nuova forma di relazione umana e di comunicazione, che si avvalga della
creatività quale forza propulsiva per incamminarsi in un nuovo processo
socio-economico che possa realmente favorire lo sviluppo del progresso
umano.
Riteniamo che ‘fare rete’ sia, in tale contesto, fondamentale per far
vivere un tessuto sociale che includa e non escluda nessuno. Dovrà essere
coinvolta l’intera Europa, a cui chiederemo lo stanziamento di fondi da
destinare alla salvaguardia dei patrimonio ambientale.
La rete si prefigge di interfacciarsi con tutti gli organismi nazionali ed
internazionali per monitorare ciò che accade ed il tasso di inquinamento
prodotto, per poi segnalare ai vari organismi competenti le anormalità
riscontrate perché vi pongano rimedio.
Non si deve eludere la considerazione che il clima rappresenta il fattore
principale per la salvaguardia del pianeta e degli esseri umani e che,
pertanto, non si possa assolutamente prescindere dal difenderlo sia da
parte dei singoli Comuni, sia da parte di tutti i cittadini.
Educare al rispetto del clima e, conseguentemente, dell’ambiente e
dell’intero ciclo della vita degli animali è l’obiettivo che ogni singolo
Stato e ogni singolo cittadino deve, pertanto, prefiggersi.
Nondimeno rilevante consideriamo essere il tema dell’alimentazione, letto
in termini di capacità di produrre cibo attraverso l’utilizzo di risorse
naturali e tecnologie non inquinanti, sempre più attente alla salvaguardia
della natura e alla creazione di nuove opportunità di lavoro.
E’, in tal modo, possibile creare un nuovo welfare che genera ricchezza
attraverso la natura e la salvaguardia dell’ambiente, nonché la sana
nutrizione dell’uomo affinché si garantisca, nel contempo, il suo
benessere e il progresso umano.
Urge l’esigenza, perciò, di creare un connubio tra sostenibilità, cultura e
solidarietà, fonte di opportunità per il futuro dell’umanità.
Mai più terre depresse e mai più uomini ai bordi della strada!
La cultura del bello ha il potere di condurre al vero progresso umano.
E’ tale monito che può avviare un reale processo di umanizzazione e di
cooperazione sociale continua contro le varie forme di povertà: ambientali
, economiche, civili e sociali, nonché morali”.