
(AGENPARL) – sab 14 ottobre 2023 Titolo: “Premier Meloni, il S.O.S. dei Militari: ‘Non siamo figli di un Dio minore'”
Comunicato Stampa – Roma, 14 ottobre 2023
Con un appassionato appello, il sindacato militare Itamil Esercito chiede al Premier Meloni di
non trascurare i rappresentanti sindacali delle Forze Armate nel prossimo consiglio dei
ministri di novembre.
“È mortificante”, afferma il sindacato, “considerare l’ipotesi che il Governo non ha intenzione
di incontrare i sindacati dei militari, nonostante la loro legittimità sia stata riconosciuta dalla
Sentenza 120/2018 e dalla legge 46/22, e che siano persino registrati nell’albo del Ministero
della Difesa.
Un atteggiamento che potrebbe essere interpretato come discriminatorio e antisindacale.”
Il sindacato Itamil Esercito e tutti i nostri militari che finanziano mensilmente il nostro
sindacato attraverso contributi volontari, richiedono un trattamento paritario rispetto agli altri
rappresentanti sindacali.
Il disappunto dei militari potrebbe crescere di fronte alla decisione del Ministero della Difesa
di modificare unilateralmente i termini per il conteggio delle deleghe sindacali, spostando la
scadenza, invece oltrepassando il 31 dicembre 2023, come previsto dall’articolo 13 della
legge 46/22.
“Il Governo e il Ministero della Difesa hanno l’obbligo etico di coinvolgere i sindacati militari
nelle discussioni sul rinnovo del contratto, sul provvedimento 119 attualmente in esame in
parlamento, e sulla previdenza, riconoscendo le specificità dei militari”, sottolinea il
sindacato.
Un rinnovo contrattuale senza l’inclusione dei sindacati militari potrebbe innescare un
profondo malcontento tra i soldati, alimentando sentimenti di rabbia, rancore e delusione
verso il governo per essere stati esclusi.
Ciò potrebbe sfociare in manifestazioni pubbliche di dissenso contro il governo e contro le
politiche percepite come discriminatorie e antisindacali.
“Il sindacato Itamil Esercito ovviamente non dimentica il senso di responsabilità e i valori
militari, rispetterà le regole ma non accetterà di essere il burattino dell’attuale governo”,
conclude con fermezza il comunicato.
Il Segretario Generale
Girolamo Foti