
(AGENPARL) – gio 12 ottobre 2023 GLI IMPATTI SOCIO-ECONOMICI
DEL DEPOSITO COSTIERO GNL
DI BRINDISI
Un’interpretazione dei benefici netti
dell’investimento infrastrutturale
per le comunità coinvolte
Sintesi dei principali risultati
Brindisi, 12 ottobre 2023
Indice
L’utilità economica e sociale dimostrata
Il risultato economico complessivo
La fase di cantiere
La fase a regime
Il senso dei risultati
FONDAZIONE CENSIS
1. L’UTILITÀ ECONOMICA E SOCIALE DIMOSTRATA
La ricerca realizzata dal Censis ha studiato gli impatti economici e
occupazionali (diretti, indiretti e indotti) sul territorio dell’investimento per la
realizzazione del Deposito costiero Gnl nel Porto di Brindisi. È stata applicata
una metodologia econometrica consolidata (il modello di Leontief o modello
input/output) a partire da dati di fonti ufficiali, considerando le interrelazioni
con le altre branche dell’economia locale. In particolare, gli impatti sui settori
logistica, attività crocieristica, servizi portuali.
I risultati sono l’esito di un percorso di ricerca fondato su opportune tecniche
e metodologie e appropriate ipotesi di base, come il richiamo all’esperienza
del Deposito costiero di Gnl di Ravenna, che hanno consentito di delineare
scenari distinti e alternativi, tra i quali si è optato per quello di cui nel presente
Rapporto sono presentati i dati.
Emerge che l’investimento per il Deposito costiero di Gnl nel porto di
Brindisi è per il territorio della provincia e, più in generale, per quello pugliese
una grande opportunità poiché:
– mobilita risorse economiche rilevanti, pari a 150 milioni di euro in totale,
di cui più di 55 milioni di euro focalizzati direttamente sull’economia
provinciale. Una cifra quantitativamente molto significativa, di per sé
stessa in grado di rappresentare uno stimolo straordinario e una
opportunità unica per gli attori economici e sociali del territorio brindisino;
– l’investimento per la fase di cantiere determina un moltiplicatore stimato
pari a 3,1 che significa che ciascuna risorsa investita ha la capacità di
generare localmente benefici di valore triplo. Inoltre, ha effetti prolungati
e cumulativi nel tempo e diffusi nel sistema economico locale, poiché
l’impulso mette in moto, tramite i circuiti del sistema produttivo, attori di
settori diversi, che vanno dalla manifattura in senso stretto alle costruzioni,
ai servizi qualificati e professionali, fino ai mercati retail;
– è un investimento infrastrutturale orientato a favorire i processi di decarbonizzazione dei trasporti, pertanto si colloca all’interno del più
generale processo di transizione verso una maggiore sostenibilità
ambientale;
– è in linea con dinamiche profonde dell’economia reale del territorio
brindisino e della Puglia, coinvolgendo settori che vanno dal turismo, in
FONDAZIONE CENSIS
particolare quello crocieristico, ai servizi e alle attività portuali, ai settori
della manifattura, fino ai servizi qualificati e professionali alle imprese;
– colloca in posizione favorevole attori e territori locali e il porto di Brindisi
rispetto alle nuove opportunità offerte dall’esigenza di garantire un punto
di rifornimento nel Mediterraneo orientale, attualmente scoperto, per il
numero crescente di navi alimentate a Gnl;
– l’occupazione aggiuntiva che sarà generata direttamente e indirettamente
dall’investimento infrastrutturale nella fase di cantiere e in quella a regime
è destinata ad incidere positivamente sulla realtà sociale locale, oggi
segnata da dinamiche socio-demografiche regressive, come la contrazione
della popolazione residente e l’invecchiamento accelerato;
– positivo sarà l’impatto sulla qualità della composizione dell’occupazione
locale, con un effetto che sarà sicuramente di upgrading sin dalla fase di
cantiere e che costituirà una sfida per l’offerta locale di lavoro, il sistema
di imprese e anche il sistema formativo regionale. Sono infatti
indispensabili investimenti nell’offerta formativa e di qualificazione locale
per generare nel tempo la molteplicità di figure professionali e competenze
ai vari livelli che nei diversi settori saranno necessari come esito
dell’investimento. Sebbene il sistema di imprese locali disponga di knowhow, professionalità e competenze per rispondere alle esigenze almeno
nella fase iniziale dell’upgrading della domanda di lavoro, è però urgente
anche l’upgrading della più generale offerta formativa per poter far fronte
nel tempo alla nuova domanda di lavoro. Esito dell’investimento per il
territorio brindisino, quindi, potrà essere un mercato del lavoro più
dinamico e qualificato con correlato un sistema formativo efficiente,
funzionale, di qualità.
FONDAZIONE CENSIS
2. IL RISULTATO ECONOMICO COMPLESSIVO
Effetti economici complessivi per 441 milioni di euro in dieci anni: ecco
l’esito dell’investimento di Edison pari a 150 milioni di euro, di cui oltre 55
milioni di euro localizzati direttamente nel territorio brindisino, relativo alla
costruzione del Deposito costiero di Gnl nel porto di Brindisi e, per la sola
fase di cantiere, della durata di circa 30 mesi, fino a 1.140 unità di lavoro
aggiuntive (tab.1). Si stima una media annua di circa 120 persone (fino a un
picco di 200 persone) impiegate nel cantiere.
Un investimento economico rilevante, prolungato, capace di generare effetti
diffusivi positivi anche sul piano sociale, e con ricadute diversificate poiché:
– nella fase del cantiere per la costruzione del Deposito, il valore della
produzione interna diretta, indiretta e dell’indotto ascrivibile
all’investimento è stimata pari a 170 milioni di euro, con un moltiplicatore
pari a 3,1. Si tratta della produzione che, nel periodo del cantiere sarà
attivata in risposta alla domanda, da imprese locali dei settori più
direttamente coinvolti, poi di quelli limitrofi e via via di quelli più distanti;
– nella fase a regime, invece, il valore della produzione diretta e indiretta nel
periodo 2026-2035 è stimato pari a 271 milioni di euro. In questa fase,
l’occupazione aggiuntiva relativa alla gestione operative del deposito è
stimata in 31 unità occupate a tempo pieno e in ulteriore personale indiretto
esterno di supporto all’esercizio del deposito. C’è poi l’occupazione che si
genera nell’indotto per effetto dell’investimento sul deposito (logistica
portuale, trasportatori Gnl ecc.).
Due fasi, distinte ma integrate, che rendono evidente come dalla iniziale
mobilitazione di imprese, competenze e lavoratori locali, alla seguente andata
a regime di esso con le diverse attività coinvolte, l’investimento opererà come
una piattaforma in grado di generare opportunità per gli stakeholder del
territorio, con effetti che si irradieranno via via ben oltre il perimetro del
porto, del territorio comunale e provinciale, coinvolgendo il contesto
regionale e, in una certa misura, quello dell’intero Sud.
FONDAZIONE CENSIS
Tab. 1 – Effetti economici dell’investimento per la costruzione del Deposito costiero di
Gnl nel porto di Brindisi, 2026-2035 (v.a. e milioni di euro)
Investimento totale (milioni di euro)
di cui nel territorio brindisino
Effetti economici
Fase di cantiere
Valore produzione diretta, indiretta e indotto (milioni di euro)
Moltiplicatore
Occupazione diretta, indiretta e indotto (unità di lavoro)
1.140
A regime (2026-2035)
Valore produzione diretta e indiretta (milioni di euro)
Totale effetti economici (milioni di euro)
Fonte: elaborazione e stime Censis, 2023
FONDAZIONE CENSIS
3. LA FASE DI CANTIERE
I numeri
Sul piano metodologico, per valutare modalità e intensità di coinvolgimento
delle imprese locali, si è fatto riferimento all’esperienza omologa di
costruzione del Deposito costiero nel porto di Ravenna.
Fissando l’attenzione sugli effetti nel sistema produttivo locale, il valore della
produzione totale diretta, indiretta e dell’indotto che sarà creata
dall’investimento in questa fase, è stimato pari a 170 milioni di euro, con un
moltiplicatore di 3,1 e un valore aggiunto complessivo pari a 75 milioni di
euro.
Più domanda per le imprese locali che, quindi, attivando i processi di
produzione dei beni e servizi, incrementeranno l’occupazione e, a loro volta,
genereranno ulteriore domanda per altre imprese locali. L’esito è appunto la
generazione di produzione e redditi aggiuntivi, a beneficio della crescita
dell’economia locale.
Ulteriore beneficio individuabile per questa fase è relativo all’occupazione,
poiché si possono stimare un totale di 1.140 unità di lavoro (posizioni
lavorative equivalenti a tempo pieno).
Il rilevante effetto occupazionale di questa fase significa che ci saranno più
occupati che beneficeranno di retribuzioni che poi potranno entrare come
spesa nei circuiti economici locali o, anche, trasformarsi in risparmio
potenzialmente utilizzabile anche per iniziative locali.
Il significato per il territorio brindisino
Sono coinvolti settori molto diversi come, ad esempio, quello della
fabbricazione dei prodotti in metallo, le costruzioni, le riparazioni alle
installazioni di macchine e apparecchiature, il commercio all’ingrosso e poi
le attività degli studi legali, di contabilità e di architettura e ingegneria.
L’analisi dei dati mostra che ci sono 8 settori dell’economia brindisina che
assorbiranno fino al 72% del valore della produzione diretta e indiretta
attivata localmente (tab. 2).
FONDAZIONE CENSIS
Tab. 2 – Fase di cantiere: graduatoria dei settori per valore di produzione diretta e
indiretta attivata sul territorio brindisino (milioni di euro e val. %)
Fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e
attrezzature
Costruzioni
Riparazione e installazione di macchine e apparecchiature
Attività metallurgiche
Fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a.
Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi e analisi
tecniche
Commercio all’ingrosso, escluso quello di autoveicoli e di
motocicli
Attività legali e contabilità; attività di sedi centrali; consulenza
gestionale
Valori cumulati dei primi 8 settori
Totale valore produzione effettiva
Milioni di
Val. %
102,7
100,0
Fonte: elaborazione e stime Censis su dati Edison, Istat
FONDAZIONE CENSIS
4. LA FASE A REGIME
Un deposito costiero Gnl, una volta costruito, attivato e funzionante a regime
è una tipologia di infrastruttura che non produce un’attività mono-concentrata
su un singolo canale di creazione di valore, ma è piuttosto una piattaforma da
cui si dipanano percorsi distinti, altrettanto significativi, di generazione di
opportunità economiche e sociali.
Due sono i canali di creazione di valore presi in considerazione, ciascuno dei
quali articolato a sua volta in almeno altri due specifici canali:
– il primo è relativo al trasporto pesante alimentato con Gnl, con riferimento
sia alle attività delle autobotti che trasportano il Gnl dai punti di arrivo sul
territorio, in questo caso il porto di Brindisi, alle stazioni di rifornimento
Gnl, sia all’aumento del numero di stazioni di servizio Gnl, infrastrutture
indispensabili per garantire capillarmente il rifornimento dei mezzi pesanti
alimentati a Gnl;
– il secondo riguarda la crocieristica e i servizi portuali connessi.
Il valore cumulato della produzione diretta e indiretta, pari a 271 milioni di
euro e relativo al periodo 2026-2035, può essere così suddiviso (tab. 3):
– 50,8 milioni di euro per le attività di trasporto Gnl con autobotti e 123
milioni di euro ascrivibili al valore della produzione legata all’incremento
del numero di stazioni di servizio su strada;
– oltre 97 milioni di euro per le attività marittime, di cui 78 milioni per le
attività crocieristiche e 18,9 milioni per i servizi portuali per le navi da
crociera.