
(AGENPARL) – mer 11 ottobre 2023 Sanità, Rizzo (Cisl Medici): «Il rapporto della Fondazione Gimbe
conferma le nostre preoccupazioni sul servizio sanitario della
Basilicata»
Il dirigente sindacale torna a sollevare la questione della
governance delle aziende sanitarie lucane, a partire dal caso CROB
Potenza, 11 ottobre 2023 – «La presentazione del 6° rapporto
della Fondazione Gimbe è stata occasione per lanciare un vero grido
d’allarme sulla tenuta del sistema sanitario nazionale. Sono da
condividere le parole del presidente Cartabellotta quando dice che
serve una profonda riflessione politica poiché il tempo della
manutenzione ordinaria è ormai scaduto visto che ha sgretolato i
princìpi fondanti del servizio sanitario nazionale e mina il diritto
costituzionale alla tutela della salute». È quanto sostiene il
segretario generale della Cisl Medici Serafino Rizzo sottolineando
che «mentre lo scenario rappresentato dalla Fondazione Gimbe
dovrebbe far riflettere tutti rispetto al grave momento di crisi del
nostro servizio sanitario, si leggono interpretazioni a dir poco
superficiali dei dati che riguardano la Basilicata. Nel Mezzogiorno
la nostra regione si colloca per il rotto della cuffia nella fascia
gialla per quanto concerne l’attuazione dei livelli essenziali di
assistenza, subito a ridosso della fascia rossa delle regioni
inadempienti. Il dato relativo alla carenza dei medici, in termini di
numero di medici ogni mille abitanti, ci vede quart’ultimi in
Italia. In maniera strettamente correlata a questo dato, aumenta il
rapporto infermieri/medici. Riteniamo che non ci siano più margini
per fantasie di propaganda e prese in giro: il sistema sanitario
della nostra regione merita di più e la politica deve assumersi la
responsabilità di interventi seri», ammonisce Rizzo.
Per il segretario della Cisl Medici uno dei primi punti da affrontare
è quello della governance delle aziende sanitarie: «A distanza di
più di un anno il Crob risulta ancora senza direttore generale, con
una gestione commissariale che da sempre abbiamo ritenuto essere
caratterizzata da profili di illegittimità e che, alla luce di
alcuni articoli stampa di questi giorni, sembra sia alla sua fase
conclusiva per l’approdo in altri lidi della dottoressa Pulvirenti.
L’aspetto più allarmante è che, con l’uscita della Pulvirenti,
si creerà il vuoto di governance anche all’Asm, che rimarrà in
difetto della figura del direttore generale.
Siamo fortemente preoccupati per come si sta gestendo la sanità
pubblica in Basilicata, proprio in ragione di quella bussola guida
che Cartabellotta indica nell’art. 32 della costituzione».
«Sembra che in questi giorni si stiano svolgendo i colloqui per la
nomina del direttore generale del Crob, colloqui che stanno avvenendo
per effetto di procedure e metodi che ancora una volta lasciano molto
perplessi. L’ultimo avviso di selezione è stato approvato con la
delibera di Giunta regionale n. 359 del 16 giugno 2023. Nonostante
fosse già vigente una graduatoria di idonei, la Regione Basilicata
aveva già pubblicato un primo avviso in data 28 ottobre 2022; i
termini di detto avviso erano poi stati riaperti il 21 dicembre 2022
e la procedura di selezione si era conclusa con una rosa di idonei
proposta dalla commissione di valutazione, dapprima comprendente tre
soggetti idonei, poi integrata a quattro».
«Negli atti della commissione si legge che la rosa di quattro non si
prestava ad ulteriore integrazione “alla luce dei colloqui
sostenuti dai candidati”. Come a dire che stando ai colloqui fatti,
nessun’altra competenza poteva essere proposta per la guida del
Crob. E ciò risalta in maniera particolare se consideriamo il fatto
che tra i partecipanti c’era anche qualcuno che stava già
ricoprendo funzioni dirigenziali strategiche nelle aziende sanitarie
della nostra regione. A fronte del giudizio chiaro espresso dalla
commissione di valutazione e a seguito della mancata disponibilità
richiesta a solo due dei soggetti in rosa, invece che procedere ad
acquisire l’eventuale disponibilità degli altri due soggetti, si
è pensato bene di bandire un nuovo avviso, con la nomina di nuova
commissione. Altro giro, altra corsa. Ancora una volta facciamo
appello alla politica affinché inizi ad affrontare con competenza e
responsabilità i problemi della sanità lucana, senza più indugi e
con la determinazione e la serietà che la materia richiede»,
conclude Rizzo.
(l.can.)
Cisl Basilicata
Ufficio stampa