
(AGENPARL) – mer 11 ottobre 2023 *In allestimento, la mostra “Marsilio Ficino: un umanista e l’immaginario
di un’epoca”*
*Sono arrivate a Palazzo Pretorio da tutta la Toscana (e non solo) le opere
dell’esposizione, organizzata dal Comune di Figline e Incisa Valdarno, che
celebra il 590° anniversario della nascita del suo più illustre
concittadino*
*PALAZZO COMUNALE, 11 OTTOBRE 2023* – 18 opere fra sculture, dipinti e
manoscritti, oltre a due installazioni multimediali. Sono queste le opere
che comporranno la mostra *“Marsilio Ficino: un umanista e l’immaginario di
un’epoca”*, organizzata a *Palazzo Pretorio* dal Comune di Figline e Incisa
Valdarno, in collaborazione con il Sistema Museale del Chianti e del
Valdarno Fiorentino e la sponsorizzazione di Unicoop, per celebrare il *590°
anniversario della nascita* del suo più illustre concittadino e grande
filosofo umanista. La mostra verrà inaugurata il *prossimo 19 ottobre* ma,
a Palazzo Pretorio, le opere stanno già trovando la propria collocazione.
Opere che arrivano da tutta la Toscana e non solo, per un’esposizione che
ripercorrerà in sei sale tematiche la biografia, l’opera e il pensiero di
Ficino, ma anche il contesto storico in cui egli stesso visse.
Si potranno quindi ammirare dipinti raffiguranti i personaggi e gli eventi
che segnarono quell’epoca, come l’iconico *“Supplizio di Savonarola”*, che
Filippo Dolciati pare dipinse nello stesso anno del celebre rogo, e una
copia cinquecentesca dell’iconico ritratto del frate domenicano realizzato
da Fra’ Bartolomeo: entrambe opere provenienti dal *Museo di San Marco a
Firenze*. Sempre da Firenze, precisamente dalle *Gallerie degli Uffizi*,
sono giunti a Palazzo Pretorio un ritratto cinquecentesco di *Pico della
Mirandola* e il dipinto raffigurante *“La congiura de’ Pazzi”* del pittore
ottocentesco Angelo Fabbrini. Ottocentesco anche il ritratto di *Agnolo
Poliziano*, proveniente dal *Museo Civico Pinacoteca Crociani *di
*Montepulciano*.
Tra i ritratti, non poteva mancare quello dello stesso Marsilio ed è
ritratto davvero “d’autore” (oltre che immagine copertina della mostra
stessa) quello appartenente alla *Collezione Giovanni Pratesi* di Figline,
poiché realizzato da uno dei più rilevanti artisti del ‘500, ovvero *Giorgio
Vasari*.
Altro spunto interessante della mostra è l’*“Allegoria dell’Astrologia
sferica” *del pittore barocco *Guido Cagnacci*, concessa dalla *Pinacoteca
Civica di Forlì*. Dal *Museo dello Spedale degli Innocenti*, infine, arriva
la copia ottocentesca dell’*“Amor sacro e Amor profano”* di Tiziano,
realizzata da Guglielmo De Sanctis, mentre tra le sculture in esposizione
una menzione speciale la meritano i due *busti marmorei* dei due grandi
mecenati medicei di Ficino, ovvero *Cosimo il Vecchio *e* Lorenzo il
Magnifico*, scolpiti da *Luigi Magi* e *Gaetano Grazzini* e appartenenti
alla *Villa Medicea di Careggi*.
Cuore dell’esposizione, però, saranno i *manoscritti quattrocenteschi*
provenienti dalla *Biblioteca Medicea Laurenziana*, tra cui quelli delle
traduzioni dei testi platonici straordinariamente decorati dal celebre
miniaturista rinascimentale Attavante Attavanti e la prima redazione del
commento di Ficino al Simposio di Platone (con correzioni autografe in
greco dello stesso Marsilio), oltre un elegante manoscritto dei tre libri
“De Vita” dell’umanista figlinese, incentrati su medicina, astrologia e
magia.
L’*allestimento* è curato dalle storiche dell’arte *Annamaria Bernacchioni*
e *Maria Maugeri* e da *Daniele Conti* dell’Istituto Nazionale di Studi sul
Rinascimento, che fanno parte del *comitato scientifico* composto
anche da *Sebastiano
Gentile* dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio
meridionale e *Silvia
Scipioni* della Biblioteca Medicea Laurenziana. La mostra sarà *aperta ogni
sabato e domenica* (in orario 10-13 / 15-19) *fino al 14 gennaio a ingresso
libero*.
“Crediamo che questa *mostra sia uno strumento importante* – commentano la
sindaca Giulia Mugnai e l’assessore alla Cultura Dario Picchioni – *perché
la vita e il pensiero di Ficino vengano scoperti dalle* *nuove generazioni*
e riscoperti dai meno giovani. Che sia, in altre parole, un mezzo *perché i
nostri concittadini*, e non solo, *possano* *riappropriarsi della sua